La riunione della Federal Reserve non ha cambiato l’orientamento del cambio Euro Dollaro con una view che rimane riazista nel medio termine. Le previsioni sull’andamento del cross EUR/USD, quindi, non cambiano e si confermano positive. Euro forte e Dollaro Usa debole saranno le due variabili con le quali i mercati dovranno continuare a relazionarsi. Nonostante quella di ieri fosse una riunione FED densa di decisioni importanti, in fin dei conti, nessuno analista è rimasto stupito. La Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati all’1,5% e ha confermato che l’andamento dell’economia americaca resta coerente con l’implementazione di una politica volta ad ottenere un graduale aumento dei tassi.

Secondo la FED, inoltre, l’inflazione armonizzata su base annua è destinata a salire nel corso del 2018. Fin qui dalla Federal Reserve sono arrivate solo conferme. L’unica novità nella relazione del Fom riguarda l’eliminazione del riferimento al fatto che i prezzi al consumo americani rimarranno al di sotto del 2% nel breve termine. Ulteriore novità, ma in questo attesa in quanto atto dovuto, ha riguardato l’annuncio che Jerome H. Powell, membro del consiglio della FED dal 2012, giurerà come nuovo presidente della Federal Reserse il prossimo lunedì. La Yellen, quindi, esce definitivamente di scena. 

Il blocco delle decisioni adottate dalla Federal Reserve ha avuto un impatto limitato sull’andamento del cambio Euro Dollaro. Su un time frame mensile il cross ha raggiunto l’area di 1.2450 delineando già ieri la classica candela di continuazione del trend che è tipica della fine del mese. In considerazione di tale situazione grafica non è da escludere che nelle prossime settimane EUR/USD possa porseguire il suo trend rialzista. I livelli da monitorare in questo caso sono 1,25 e 1,2550. II cambio EUR/USD potrebbe raggiungere proprio questo target. Su un time frame giornaliero, invece, si può notare come il prezzo nelle ultime sedute abbia messo in fila una serie di tentativi per rompere al rialzo la resistenza posta in area 1,2451. Fino ad oggi, però, tali tentativi non hanno portato a nulla di concreto.

C’è correlazione tra questo quadro grafico e quelle che sono state le decisioni della Federal Reserve nel board che si è concluso ieri sera? Ovviamente si. Se il cross EUR/USD non ha subito grandi variazioni e anzi i trend di breve/medio sono stati confermati è stato perchè dalla FED non sono arrivate grandi novità. Secondo l’analista Lee Ferridge, responsabile multi-asset strategy North America di State Street Global Markets, “come ampiamente previsto, l’ultimo meeting di Janet Yellen come presidente della Federal Reserve – nonché membro del board del FOMC – si è rivelato un non-evento“. In pratica tutti sapevano come sarebbe finita ieri e quindi sul fronte valutario tutto è rimasto immutato come immutato era rimasto a seguito della pubblicazione del dato relatvi al sondaggio ADP Usa. Lee Ferridge ritiene che il mercato abbia “già incorporato nelle valutazioni una mossa al prossimo meeting di marzo con una probabilità dell’85 percento e non c’è ragione per non essere d’accordo“.

Questa situazione potrebbe essere ripetibile anche nelle prossime riunioni della Federal Reserve. Vale a dire che i board del 2018 potrebbe avere come reazione sul fronte valutario una non reazione. Questa osservazione è da tenere in debita considerazione nell’elaborazione di una strategia di forex trading su EUR/USD. 

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