La quotazione dell’oro, dopo aver toccato nella seduta del 25 gennaio i massimi da agosto 2016, potrebbe ora invertire la rotta e imboccare quello che gli esperti di analisi tecnica chiamano un contro-trend ribassista di breve termine. Contro-trend è uan terminologia che indica un ribasso rispetto a quello che è il trend attuale che avrebbe in questo caso una durata molto limitata. Il possibile ribasso del prezzo dell’oro rispetto a quelle che sono le quotazioni attuali avrebbe carattere fisiologico e sarebbe quindi più che comprensibile in considerazione del buon andamento del metallo giallo nelle scorse settimane. Il motivo principale che ha sostenuto la corsa della quotazione dell’oro è stato il progressivo indebolimento del Dollaro Usa. Come è risaputo, intatti, l’andamento del prezzo dell’oro è legato strettamente al cambio Euro/Dollaro.
Un cross EUR/USD in rialzo non può che portare ad un avanzamento del metallo giallo. Il movimento grafico rialzista del bene rifugio per eccellenza, visibilissimo dal grafico sulla quotazione oro in tempo reale, ha assunto però pecularità tutte sue nelle ultime settimane. E’ verpo infatti che solitamente il prezzo dell’oro tende a salire con un Dollaro debole ma è pure vero che quando l’oro è forte, le borse sono deboli. Questa situazione “tipica” non si è però verificata nelle ultime settimane. In altre parole ad una corsa dell’oro non è corrisposto un arretramento delle borse ma bensì un apprezzamento dei mercati. Questa situazione “atipica” si è manifestata perchè è aumentato il timore di una forte correzione delle borse, fenomeno che ha spinto una parte degli investitori ad usare l’oro come una polizza per coprirsi anche da questo rischio.
Il possibile contro trend dell’oro sarebbe da inserire appunto all’interno di questo contesto. Partendo da quelle che sono le quotazioni attuali è possibile una discesa del prezzo del metallo giallo fino a 1320 dollari l’oncia. Logicamente uno scenario di questo tipo sarebbe possibile solo ed esclusivamente se non ci dovessero essere novità nel quadro geopolitico internazionale. E’ ovvio, infatti, che un peggioramento dei contesti nei focolai di più alta tensione (si pensi, ad esempio, al rapporto tra Usa e Corea del Sud) andrebbe a determinare un aumento delle quotazioni dell’oro.
Dal punto di vista grafico, considerando un tipe frame mensile, il prezzo dell’oro oggi si trova alle prese con una resistenza molto importante in area 1350 dollari l’oncia. I dati storici dicono che le quotazioni dell’oro hanno fatto fatica a rompere questo livello e, quando ci sono riuscite, non sono state in grado di mantenere a lungo la loro posizione anzi sono subito tornate sui loro passi. La possibilità che anche adesso si verifichi uno scenario di questo tipo è molto alta. A dirlo sono anche gli indicatori con un MACD al di sopra dello 0 ma non con il suo relativo istogramma e un RSI che si sta avvicinando alla sua zona centrale. A completare il quadro su base mensile ci sono poi le medie mobili esponenziali che sono tutte piatte.
A partire da tale situazione si può ipotizzare che il prezzo dell’oro possa subire un contro-trend ribassista nel breve termine.
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