Archiviati definitivamente i riflessi del 2017, gli analisti tornano a occuparsi delle previsioni sul cambio euro dollaro dando uno sguardo ai fondamentali e alle mosse di policy monetaria in egual misura. E così, in una settimana piuttosto impegnativa per il cross valutario maggiormente oggetto di trading al mondo, val la pena cercare di condividere qualche spunto sulla direzione che forse il cambio potrà assumere.

Appare infatti evidente come, al momento, il cambio euro dollaro stia cercando nuovo trading range in cui operare. Ed è altresì evidente come difficilmente riusciremo a intuire quale sarà il nuovo trading range nel corso di questa settimana: più probabile sarà invece la necessità di osservare che cosa accadrà nella prossima, una volta che saranno stati digeriti gli avvenimenti di questa, come il primo meeting FOMC del 2018.

Riunione Fed

Tra i tanti eventi di questa settimana, che nel nostro calendario di qualche minuto fa abbiamo riassunto, il focus sarà intuibilmente incentrato sulla riunione della Federal Reserve che, però, non dovrebbe in realtà riservare particolari sorprese. Secondo le previsioni della maggior parte degli analisti, infatti, la banca centrale non alzerà i tassi di interesse di riferimento e non apporterà variazioni alla propria politica monetaria. Risulterà di interesse monitorare però in che modo si evolverà la retorica comunicativa della Fed, e se ci saranno novità sull’outlook.

Sul fronte dei dati, quelli di fine settimana sono i più interessanti: dopo il deludente + 148.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, le previsioni degli analisti stimano ora + 185.000 nuovi posti di lavoro aggiunti a gennaio negli USA.

I dati dall’eurozona

Anche l’Eurozona dovrebbe fornire al cambio EUR/USD alcuni spunti di riflessione. Da oggi a venerdì sono infatti numerose le sessioni di aggiornamento dei dati macro, come quella sul PIL, sull’inflazione, sulla fiducia, sul tasso di disoccupazione e molto altro ancora.

Gli USA “sperano” in un dollaro debole?

In questo contesto di fondamentali, l’attenzione si è altresì spostata allo scenario politico, con il segretario al Tesoro Steven Mnuchin che ha affermato di guardare favorevolmente alla prospettiva di un debole biglietto verde. Le successive dichiarazioni del presidente Trump hanno poi cercato di sminuire la portata di tali affermazioni (definendo come mal interpretate le parole di Mnuchin), ma l’impressione è che il “guaio” fosse già stato realizzato.

in linea di massima, le previsioni degli esperti sembrano essere concordi nel ritenere che la grande quantità di eventi previsti dal calendario economico per questa settimana favorirà la formazione di giornate piene di volatilità. Per comprendere che direzione verrà intrapresa dal cambio, meglio dunque armarsi di un po’ di pazienza e attendere il finire della settimana e l’inizio della prossima.

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