L’atteso avvio del ribasso dei tassi FED fino ad ora non c’è stato e le ultime stime lasciano intendere che anche nei prossimi mesi il costo del denaro degli Usa resterà sugli attuali livelli con il primo taglio rimandato a settembre. Siamo passati a una situazione in cui il Fomc avrebbe dovuto tagliare i tassi FED già in primavera, ad una prospettiva in cui tutto viene rimandato a dopo l’estate.
Il nuovo contesto crea inevitabilmente nuove sfide per gli investitori. Se fino a pochi mesi la questione era come investire con l’avvio del taglio dei tassi FED, adesso il punto è come investire se il costo del denaro dovesse restare alto ancora a lungo.
Lo scenario è mutato e anche la strategia trading risente di questa trasformazione.
Gli analisti di Schroders hanno fornito sei dritte per investire se i tassi FED dovessero restare più alti più a lungo. Secondo Michelle Russell-Dowe, Global Head of Securitised Products and Asset Based Finance, e Nicholas Pont, Investment Director del gestore, fondamentale è mantenere un approccio cauto cercando di neutralizzare le insidie e al tempo stesso provare a cogliere le occasioni.
Vediamo nel dettaglio.
I sei consigli per investire se i tassi FED restano ancora alti
La stragrande maggioranza dei trader ha sovrastimato il potenziale di riduzione dei tassi di interesse restando poi smarrito nel momento in cui è apparso con chiarezza che la FED se la sarebbe presa con comodo.
Per evitare le insidie create da questa situazione, gli analisti di Schroders hanno elaborato una lista dei sei consigli operativi:
- lasciar perdere i rumors e guardare solo ai fondamentali: per vedere la FED entrare in azione è fondamentale che gli obiettivi fissati siano a portata di mano. In quest’ottica badare solo ai singoli dati è quasi un suicidio. Concentrandosi sui fondamentali è invece possibile ridurre la sensibilità a tutti quei fattori che sono all’origine della più marcata volatilità.
- ridurre la sensibilità alla volatilità: strettamente connesso al primo consiglio, è anche la seconda dritta, quella riguardante la riduzione della volatilità. Per raggiungere questo obiettivo il suggerimento degli analisti è quello di puntare ad un income interessante privilegiando quegli investimenti che traggono beneficio dal rendimento offerto dai titoli a tasso variabile o di durata più bassa.
- lasciar perdere i timori di una recessione negli Usa: il rischio di una recessione negli Stati Uniti è stato un tema ricorrente dell’analisi economica di tutto il 2023. Ebbene i dati hanno rivelato che l’economia Usa è molto più resistente di quello che si potesse pensare. Gli stimoli fiscali contenuti nell’Inflation Reduction Act e nel CHIPS and Science Act hanno avuto un impatto economico positivo. I consumatori Usa prevedono un aumento dei loro redditi e questo non farà altro che favorire l’economia degli Stati Uniti. Ma se l’economia degli Usa è sana allora non c’è alcuna urgenza che la FED proceda con l’avvio del taglio dei tassi.
- i consumi Usa restano molto solidi: strettamente connesso al punto precedente, è il quarto consiglio degli analisti che nasce dalla presa d’atto della solidità dei consumi Usa. L’opinione comune vorrebbe che i consumatori Usa abbiano oramai speso i risparmi accumulati nella pandemia. Non è così perchè in realtà il patrimonio netto attualmente è a livelli mai visti prima.
- non farsi carico di rischi che non siano adeguatamente compensati: va preso atto che i mercati sono anormali. Oramai la liquidità, sotto forma di T-bills, ha un rendimento più alto dell’Indice delle società investment-grade. Nel contesto attualegli spread di credito potrebbero rimanere invariati o aumentare e per questo motivo gli investitori non sembrano essere adeguatamente compensati per l’assunzione di alcuni rischi. Da qui la preferenza degli analisti per i titoli a tasso variabile o a bassa duration.
- essere pronti a forti divergenze nelle politiche monetarie delle banche centrali: fino ad ora FED e BCE si sono sempre mosse in parallelo ma presto potrebbe esserci una divergenza con la BCE che taglia il costo del denaro prima della FED. Oramai i fondamentali delle economie al di qua e al di là dell’oceano sono molto diversi tra loro. Tale divergenza potrebbe portare ad una maggiore volatilità sui mercati che, a sua volta, creerebbe occasioni di investimento.
Tirando quindi le somme, è altamente probabile che tutti i governatori delle banche centrali, quindi non solo Powell della FED, se la prenderanno comoda con il taglio dei tassi restando focalizzati sul cammino dei target di inflazione. Proprio per questa ragione non è da escludere che i tempi di attesa per il taglio del costo del denaro possano essere più lunghi di quello che si può pensare. Addirittura i due analisti di Schroders non chiudono la porta alla possibilità che i tassi (perlomeno quelli FED) possano non essere affatto tagliati nel 2024.
Sulle previsioni di politica monetaria possono essere utili questi articoli:
- Quando ci sarà il taglio dei tassi FED? Le ipotesi dopo la riunione di ieri
- Primio taglio tassi BCE a giugno 2024? Ecco le previsioni
Investire con i tassi FED alti: indicazioni pratiche
Visto che i tassi FED potrebbero essere destinati a restare alti a lungo, di fondamentale importanza per i trader è la diversificazione delle modalità con cui si ottengono i rendimenti puntando su diversi tipi di premi al rischio e andando alla ricerca di quei mercati che sono meno efficienti. Altro elemento fondamentale è l’introduzione della flessibilità nella strategia trading. La verità è che le opportunità mutano soprattutto se i mercati sono volatili.
Per investire sugli asset americani in considerazione di una più lunga durata della stagione dei tassi elevati si possono usare sia broker come eToro che banche con piattaforma trading come Fineco. Entrambe le soluzioni offrono un ventaglio completo di opzioni per l’esposizione al mercato Usa: forex (cambio Euro Dollaro), azioni, indici di borsa e ETF.
- eToro: consente di fare trading CFD su tantissimi mercati speculando sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading) e operando con la leva finanziaria.
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