Le azioni con dividendi ad alto rendimento stanno guadagnando attenzione, specialmente in vista di possibili riduzioni dei tassi da parte della Federal Reserve. Nonostante l’inflazione persistente e l’incertezza legata a eventuali dazi ereditati dall’era Trump, alcune blue-chip come AT&T e Altria stanno battendo l’indice S&P 500 quest’anno.
In questo scenario, due azioni in particolare continuano ad attirare i miei investimenti. Scopriamo perché queste due azioni ad alto rendimento meritano l’attenzione degli investitori orientati al valore e ai redditi passivi a lungo termine.
Big Pharma e un Dividendo da Record
Pfizer è da tempo uno dei nomi più affidabili nel settore sanitario in termini di pagamento di dividendi. Tuttavia, le difficoltà recenti hanno spinto il titolo in calo del 13,8% quest’anno, facendo schizzare il rendimento dei dividendi al 6,77%. Inoltre, il rapporto prezzo/utili forward è sceso a soli 8,3, rendendolo uno dei titoli più convenienti nel panorama farmaceutico.
Quali sono le sfide?
- Acquisizioni rischiose: Pfizer ha accumulato 68 miliardi di dollari di debiti per acquisire aziende specializzate in farmaci di nuova generazione, alcune delle quali non hanno prodotto i risultati sperati. Ad esempio, il farmaco per l’anemia falciforme Oxbryta, acquisito tramite l’acquisto di Global Blood Therapeutics nel 2022, è stato recentemente ritirato dal mercato.
- Incertezze politiche: I mercati sono in allerta per la possibilità che Robert F. Kennedy Jr., noto scettico sui vaccini, possa essere nominato a capo del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti.
Perché Pfizer è ancora interessante? Nonostante le difficoltà, Pfizer sta reinventando la sua strategia puntando sull’oncologia, un segmento che ha generato una crescita operativa del 32% anno su anno nell’ultimo trimestre. Inoltre, l’acquisizione di Seagen ha arricchito il portafoglio con terapie innovative contro il cancro.
Con azioni vicino ai minimi storici e un rendimento dei dividendi ai massimi, Pfizer rappresenta una potenziale opportunità sottovalutata. Sebbene il debito resti una questione critica, la forte pipeline e la transizione verso un portafoglio incentrato sull’oncologia offrono prospettive solide per gli investitori a lungo termine.
Philip Morris: Innovazione verso un Futuro Smoke-Free
Le azioni di Philip Morris hanno registrato un aumento del 36,6% quest’anno, mantenendo un rendimento interessante del 4,2%. Pur avendo il rendimento più basso tra i titoli del settore tabacco, l’azienda si distingue per il suo approccio pionieristico verso i prodotti senza fumo.
Strategia vincente Philip Morris è leader nella transizione del settore tabacco verso alternative più salutari. Attualmente, circa il 40% del fatturato proviene da prodotti senza fumo, grazie al successo di IQOS, il dispositivo che riscalda invece di bruciare il tabacco. L’acquisizione di Swedish Match per 16 miliardi di dollari nel 2022 ha rafforzato questa strategia, aggiungendo al portafoglio Zyn, bustine di nicotina senza tabacco in rapida crescita, particolarmente popolari negli Stati Uniti.
Risultati tangibili
- I ricavi netti del terzo trimestre sono cresciuti dell’8,4% rispetto all’anno precedente.
- I margini operativi hanno superato il 40%.
- I prodotti senza fumo stanno già generando ricavi unitari superiori rispetto alle sigarette tradizionali, segnalando che l’obiettivo di raggiungere il 66% dei ricavi da prodotti senza fumo entro il 2030 è realistico.
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Un’opportunità a lungo termine Philip Morris non si limita a reagire ai cambiamenti delle abitudini dei consumatori, ma li anticipa, costruendo un modello di business sostenibile e orientato al futuro. Nonostante il rendimento del dividendo più basso rispetto ai competitor, l’azienda offre una maggiore sicurezza e visibilità sui dividendi grazie al suo approccio innovativo.
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