varie chart trading con logo di Intesa Sanpaolo
Focus sull'acconto del dividendo Intesa Sanpaolo 2024 - Borsainside

Tra le quotate che oggi sono da tenere d’occhio c’è Intesa Sanpaolo. La banca guidata da Messina renderà noti oggi i conti del terzo trimestre 2023 ma soprattutto fornirà indicazioni in merito all’ammontare dell’acconto sul dividendo 2024, relativo all’esercizio 2023.

Come si può facilmente intuire si tratta di temi forti e quindi è ovvio che gli investitori abbiano già accesso un faro su di loro. In attesa di conoscere come è andato il terzo trimestre 2023 delle banca e soprattutto quale sarà l’ammontare dell’acconto sul dividendo Intesa Sanpaolo 2024, ad impazzare sono le previsioni dei vari analisti.

Proprio su queste concentreremo la nostra attenzione poichè, come spesso abbiamo affermato su questo sito, la trimestrale è un evento che offre due occasioni di investimento: prima della diffusione dei dati reali (basandosi quindi sulle previsioni) e dopo la pubblicazione degli stessi (verificando il rapporto conti definitivi e quelle che erano le stime).

Acconto dividendo Intesa Sanpaolo 2024: ecco le previsioni

Iniziamo a trattare l’argomento partendo dalle stime sulla cedola che Intesa Sanpaolo dovrebbe concedere agli azionisti a titolo di acconto.

Di certo c’è che che il consiglio di amministrazione definirà l’acconto sul dividendo con importo minimo già stabilito a 2,45 miliardi di euro complessivi ossia 0,136 euro per azione. E’ invece da vedere se ci saranno altre indicazioni in merito a eventuali ulteriori distribuzioni di capitale.

Trimestrale Intesa Sanpaolo: le previsioni di Equita

Secondo gli analisti di Equita, Intesa Sanpaolo dovrebbe chiudere il terzo trimestre 2023 con un utile netto in calo dell’1 per cento a quota 1,75 miliardi di euro e un utile operativo che invece dovrebbe salire di ben il 49 per cento attestandosi a quota 3,5 miliardi di euro.

Gli esperti della sim milanese vedono in progressione anche i ricavi che dovrebbero attestarsi a quota 6,2 miliardi di euro, in rialzo del 25 per cento rispetto ad un anno fa. Anche il net interest income della banca è visto in aumento del 53 per cento a quota 3,7 miliardi di euro in scia alla progressione dei tassi di mercato.

Scendendo nel conto economico, sui volumi gli analisti non vedono particolari discontinuità rispetto al trend in essere evidenziando solo un possibile leggero calo della raccolta diretta e dell’erogazione dei prestiti.

Secondo Equita, nel complesso, la banca guidata da Messina, è sicuramente ben posizionata per superare la stessa guidance che indicava un margine di interesse superiore a 13,5 miliardi di euro.

Per quello che riguarda le commissioni, gli esperti vedono fee in calo del 5 per cento rispetto al trimestre precedente ma solo a causa della tipica stagionalità trimestrale. Anno su anno, invece, il ribasso non dovrebbe essere superiore al 2 per cento.

Per finire in relazione al capitale, gli analisti si attendono un CET1 stabile contro il +13,7 per cento evidenziato nel secondo trimestre del 2023.

In vista della pubblicazione dei conti trimestrali, gli analisti di Equita, sulla base di quelle che sono le loro previsioni, hanno effettuato un aggiustamento poco significativo sulle stime per il 2023-2025. Alla luce di tale revisione, gli esperti della sim milanese stimano per il 2023 un utile netto in area 8 miliardi di euro, senza tener conto dell’impatto della tassa sugli extraprofitti della banche che, stando agli esperti, dovrebbe essere pari a circa 650 milioni di euro.

Equita resta bullish sulle azioni Intesa Sanpaolo

In attesa della pubblicazione dei conti trimestrali di Intesa Sanpaolo (con annesse le decisioni sul dividendo) gli analisti di Equita hanno ribadito il loro rating buy sulla banca guidata da Messina con target price a 3,6 euro, nettamente sopra quelli che sono gli attuali prezzi.

Chi volesse comprare azioni Intesa Sanpaolo in vista della pubblicazione della trimestrale, può operare con in due modi: o direttamente, quindi acquistando titoli reali, o attraverso i CFD speculando sulle differenze di prezzo. Ecco i due migliori broker per procedere in entrambi i modi:

eToro logo piccolo
  • eToro: si possono acquistare azioni reali frazionate ma anche fare trading attraverso i CFD sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading). Il deposito minimo per iniziare ad operare è di soli 50 dollari. Punto di forza di eToro è lo strumento di copy trading grazie al quale è possibile replicare le strategie dei traders più bravi.

Inizia ad incrementare le tue competenze di trading con il conto demo eToro da 100.000 euro virtuali >più informazioni sul sito eToro<

azioni FinecoBank
  • FinecoBank: la celebre banca italiana consente di speculare su tantissime azioni italiane del Ftse Mib (compresa Intesa Sanpaolo) in modo diretto e attraverso i CFD. Fineco, inoltre, proprio perchè banca italiana funge da sostituto di imposta per i clienti con residenza in Italia.

Fai trading con la piattaforma NR 1 in ItaliaMaggiori info sul sito ufficiale, clicca qui >

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Piattaforme consigliate per fare trading sulle azioni italiane

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Copia i migliori trader del mondo

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.