La seduta di ieri della borsa di Milano si è chiusa con un passivo dello 0,9 per cento e con il paniere di riferimento a quota 28700 punti (ma poteva anche andare peggio). Il ribasso è stato frutto delle forti vendite che hanno interessato numerose quotate alle prese con la pubblicazione dei conti semestrali.
Tra le peggiori in assoluto ci sono state Banco BPM e BPER Banca che, a onor di cronaca, avevano pure messo a segno trimestrali zeppe di segni positivi ma, evidentemente, a fare la differenza è il nervosismo diffusosi dopo la decisione di Fitch di tagliare il rating degli Stai Uniti di un livello (gli Usa hanno perso la tripla A).
La notizia di per sè non è stata traumatica, tuttavia si può ipotizzare che i grandi fondi e i più grossi investitori istituzionali non stessero aspettando altro che un appiglio di questo tipo per poter liberamente procedere con il taglio delle loro esposizioni sui mercati azionari e monetizzare così i forti guadagni messi a segno nel mese di luglio. E’ in questo che dovrebbe essere inquadrato il ribasso di ieri della borsa di Milano, il calo di tutte le piazze occidentali e, non in ultimo, il vento negativo che sembra caratterizzare i mercati in questa prima parte di agosto.
Visto che dal punto di vista dell’analisi fondamentale non ci sono novità (il quadro è praticamente uguale a quello di luglio e a cambiare è stata solo l’impostazione degli investitori), cosa si può ipotizzare per l’ultima seduta settimanale di scambi e, ovviamente, per la prossima Ottava?
Analisi Ftse Mib: quanto è possibile un rimbalzo?
Nella giornata di ieri, dal punto di vista dell’analisi tecnica, è successo un fatto importante: il paniere di riferimento di Piazza Affari ha sfondato il supporto in area 28600 punti. Ora è vero, come abbiamo detto in precedenza, che dopo questo movimento il ribasso è rientrato diventando più contenuto, tuttavia il dado è tratto.
Se nella seduta di oggi il Ftse Mib dovesse di nuovo scivolare sotto ai 28.600 punti allora ci potrebbe essere spazio per una serie di occasioni long fissando come target i 28.900 punti. Ovviamente si tratterebbe di occasioni da sfruttare in ottica intraday quindi con strategie che hanno il loro orizzonte temporale limitato alla seduta di oggi.
C’è però un alto elemento di cui tenere conto ed è il fatto che il Ftse Mib ha chiuso la sessione di ieri sotto quota 28900 punti. Questo lascia ipotizzare che lo scenario più plausibile per oggi sia un ulteriore ribasso.
Il fatto è che se i 28.600 punti dovessero cedere, come avvenuto nella giornata di ieri, non è da escludere che poi ci possa essere una accelerazione al ribasso. In questo caso il target sarebbe fissato a quota 27.950 punti.
Trading online Ftse Mib: cosa attendersi da agosto 2023?
Agosto è un mese che, per intero, è caratterizzato dalla chiusura della sessione di trading afterhours e questo la dice lunga su quello che è il clima del mese. Detto questo l’ipotesi più probabile è che, anche a causa dell’assenza di reali spunti, alla fine ad agosto ci possano essere tante occasioni di ingresso per fare trading online e poco movimento. Una cosa però è certa: appare difficile immaginare che ci possa essere una prosecuzione del trend ad rialzo.
Per quello che riguarda gli strumenti operativi, per fare trading sul Ftse Mib (che è un indice) si può ricorrere ad uno strumento di tipo derivato come i CFD. Con i Contratti per Differenza sul Ftse Mib i trader possono speculare sulla direzione futura dell’indice. Se prevedono che il Ftse Mib aumenterà di valore, apriranno una posizione “long” (acquistando il CFD). Se prevedono che l’indice diminuirà di valore, apriranno una posizione “short” (vendendo il contratto). I CFD consentono l’uso della leva finanziaria, che permette ai trader di controllare una posizione di valore superiore rispetto al capitale effettivamente investito. Questo può amplificare sia i profitti che le perdite, quindi bisogna fare attenzione e gestire il rischio adeguatamente.
Tra i migliori broker presenti sul mercato per fare CFD trading sul Ftse Mib ci sono:
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