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Ftse Mib in movimento nel giorno dei pagamenti di 2 dividendi di peso - Borsainside

Sono i pagamenti dei dividendi staccati lo scorso lunedì i protagonisti della seduta di oggi di Borsa Italiana. In un contesto caratterizzato dal clima di attesa per le decisioni sui tassi FED (da ieri il Fomc è in riunione e le decisioni di politica monetaria saranno rese note queste sera alle ore 20,00 italiane), il Ftse Mib evidenzia una progressione dello 0,6 per cento grazie alla quale si assesta a quota 28930 punti.

Tra i titoli più evidenza nella mattinata ci sono Unicredit e Diasorin, entrambi con rialzi superiori al 3 per cento. L’attenzione, però, come anticipato in precedenza, è rivolta soprattutto alle quotate alle prese con il pagamento dei dividendi staccati lunedì. Si tratta della prima tranche del dividendo Eni 2024, relativo all’esercizio 2023, pari a 0,24 euro, della tranche del dividendo STM 2024 di 0,06 dollari, dell’acconto sul dividendo Piaggio 2024 pari a 0,125 euro per finire del SeSa di euro (quella di SeSa è la sola cedola intera).

Visto che stiamo parlando di società quotate, vale la pena evidenziare come sempre nella giornata di oggi sia anche prevista la pubblicazione di una serie di risultati di bilancio da parte di alcune quotate molto pesanti come Mediobanca che renderà noti i conti dell’esercizio 2022-2023 o OVS che invece alzerà il velo dai risultati del primo semestre 2023/2024. Questi i nomi più noti tra quelli oggi alle prese con lo stacco della cedola mentre, tra i meno noti, ci sono AATech, ALA. Comal, Digital Magics, Grent, Racing Force, Tecma Solutions e Websolute (tutti alle prese con la diffusione dei risultati semestrale).

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Analisi Ftse Mib: si prepara l’attacco ai 29mila punti?

Come si può constatare dal grafico in tempo reale (si può trovare sul sito di Borsa Italiana), il Ftse Mib sembra essere ad un passo dai 29mila punti. Dopo l’incertezza mostrata nelle ultime sessioni di borsa, quindi, sembrerebbe aver ripreso la sua risalita. La seduta di lunedì si era chiusa con il Ftse Mib a quota 28585 punti. E’ quindi in atto un recupero anche importante.

Il fatto che il Ftse Mib abbia testato i 28500 punti, spinge ad ipotizzare che il paniere di riferimento sia oramai perfettamente in grado di difendere la fascia di supporto che spazia dai 28.600 ai 28.400 punti. Questo è un range molto importante al di sotto del quale, si verrebbero a creare delle pressioni di tipo ribassista. A questo punto, se il paniere di riferimento di Piazza Affari dovesse riuscire a rimbalzare fino ai 29.300 29.400 punti si potrebbero creare le condizioni per un ulteriore allungo verso i massimi di periodo.

Ovviamente c’è che l’ipotesi opposta ossia che al Ftse Mib non riesca questo movimento in avanti. In tal caso, non sarebbe da escludere un ripiegamento verso i 28.400 punti che potrebbe poi significare l’apertura di un varco per una discesa più profonda con target a quota 27.400 punti.

Insomma c’è una certa fluidità che può essere segnale di esiti differenti. Sicuramente la pubblicazione delle decisione FED sui tassi (qui le previsioni) potrebbe imprimere una svolta più decisa. Questo, però, si potrà vedere solo domani visto che il comunicato della Federal Reserve arriverà quando la borsa di Milano è chiusa.

Lato pratico il modo più semplice per investire sull’andamento del Ftse Mib è attraverso i CFD. Grazie ai Contratti per differenza, gli investitori possono speculare sul futuro movimento dei prezzi dell’indice. Se ritengono che il Ftse Mib dovesse aumentare di valore, allora apriranno una posizione “long” (acquisto) su un CFD ma se invece dovessero ritenere che il valore sia destinato a calare, procederanno con l’apertura di una posizione “short” (vendita).

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