raggruppamento azioni Juve
Ok dell'assemblea al raggruppamento azionario Juventus - Borsainside

Il 2024 potrebbe essere un anno centrale per la Juventus. Non stiamo ovviamente parlando dei risultati in campo dei bianconeri ma del futuro della Juve come quotata su Borsa Italiana (anche se, come mostrato dalla cronaca degli ultimi anni c’è una forte correlazione tra prestazioni in campo della Vecchia Signora e quello che è l’andamento in borsa del titolo).

Le azioni Juve da tempo non fa più parte dell’Olimpo di Piazza Affari. Come certamente ricorderanno molto investitori, fino a pochi anni fa il titolo era addirittura quotato sul Ftse Mib, il più importante indice della borsa di Milano. Successivamente ha però avuto inizio un lungo periodo di decadenza che è coinciso con pessimi risultati sul campo, problemi di bilancio e difficoltà sul campo.

Attualmente le azioni Juventus FC scambiano in area 0,25 euro, in ribasso del 4 per cento mese su mese e del 12 per cento nel confronto con un anno fa. La società è da tempo impegnata in un ambizioso piano che proprio il prossimo anno potrebbe segnare la svolta decisiva. Due le carte che il consiglio di amministrazione ha intenzione di giocarsi per il rilancio della quotata: un nuovo aumento di capitale e il raggruppamento azionario della azioni Juve. Inutile dire che la riuscita del piano di rilancio è strettamente connessa a quelle che saranno le prestazioni in campo dei bianconeri (non solo in Italia ma soprattutto in Europa). Questione di soldi, quindi, ma al tempo stesso una questione di prestigio.

In questo articolo parleremo proprio del raggruppamento azionario della Juve e del nuovo aumento di capitale. Su entrambe le questioni, infatti, ci sono state importanti novità appena ieri.

Vediamo quindi di cosa si tratta.

Raggruppamento azionario Juventus: come funziona e quali sono i rapporti

Per valutare un raggruppamento azionario si presta attenzione a quelli che sono i rapporti. Prima di farlo, però, rinfreschiamo la memoria su cosa si intende con questa espressione. Cosa è un raggruppamento azionario e perchè viene effettuato?

Definito in inglese reverse stock split, si configura come una operazione attraverso la quale il numero di azioni in circolazione di una società viene ridotto, mentre il valore nominale di ciascuna azione aumenta di conseguenza. Il raggruppamento azionario non influenza il valore complessivo del patrimonio della società.

Per esempio, in un raggruppamento azionario inverso di 1 per 2, ogni azionista riceverà una nuova azione per ogni due azioni vecchie che possiede. In pratica, il numero totale di azioni in circolazione viene ridotto della metà, ma il valore nominale di ciascuna azione raddoppia.

Le società possono optare per un raggruppamento azionario per diverse ragioni:

  • Prezzo delle azioni: Se il prezzo delle azioni di una società è diventato troppo basso, il raggruppamento azionario può aumentare il prezzo per rendere le azioni più appetibili per gli investitori.
  • Requisiti di listing: Alcune borse richiedono che il prezzo di negoziazione delle azioni sia superiore a un determinato livello. Un raggruppamento azionario può aiutare una società a soddisfare questi requisiti.
  • Aspetto psicologico: Le società possono optare per un raggruppamento azionario per motivi psicologici, per migliorare l’aspetto delle loro azioni agli occhi degli investitori.
  • Ristrutturazione: In situazioni in cui una società sta attraversando una ristrutturazione o una fase di cambiamento, un raggruppamento azionario può essere parte di un piano più ampio.

Nel caso del raggruppamento azionario della Juve siamo alle prese con la quarta fattispecie. Il reverse stock split annunciato dai bianconeri è connesso con l’aumento di capitale e infatti sarà eseguito prima dell’avvio della ricapitalizzazione.

Venendo a numeri e rapporti, l’assemblea degli azionisti della Juve ha fato il via libera alla proposta di raggruppamento delle 2.527.478.770 azioni ordinarie in 252.747.877 azioni ordinarie Juventus di nuova emissione. Il rapporto del raggruppamento sarà il seguente: 1 nuova azione ogni 10 titoli in circolazione. 

Aumento capitale Juventus: caratteristiche

Per quello che invece riguarda l’aumento di capitale, l’assemblea dei soci ha approvato la proposta di ricapitalizzazione a pagamento da effettuarsi entro il 31 dicembre 2024, per un importo massimo complessivo di 200 milioni di euro. L’operazione sarà effettuata attraverso l’emissione di nuove azioni ordinarie, da offrire in opzione agli azionisti aventi diritto.

Sempre l’assemblea ha anche dato il via libera al bilancio di esercizio 2022/2023 che è terminato con una perdita d’esercizio pari a 123,3 milioni di euro che si raffronta con la perdita di di 238,1 milioni nell’esercizio 2021/2022. La perdita è stata coperta attraverso l’utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni. Sempre l’assemblea del club torinese ha anche dato il via libera alla situazione patrimoniale al 30 settembre 2023, dalla quale risulta una perdita pari a 75,1 milioni di euro.

A prescindere dal caso specifico della Juve, un aumento di capitale e un raggruppamento azionari sono tematiche in grado di condizionare sempre un titolo. C’è quindi spazio per una certa volatilità che può essere usata per speculare. Ecco due broker che possono essere impiegati per fare trading sulle azioni (entrambi molto affidabili):

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