Vendite molto forti sulle azioni Prysmian nella penultima seduta della settimana. La quotata dei cavi e sistemi si sta avvicinando al giro di boa delle 13,30 con un rosso del 7,5 per cento attestandosi poco sopra i 60 euro. I minimi intraday sono stati raggiunti a 58,4 euro, quota che ha implicato un calo di oltre il 10 per cento. A causa della pesante flessione, Prysmian ha allargato ancora di più il passivo accumulato nell’ultimo mese che è ora pari al 17 per cento. In pratica la quotata, nel giro di poche settimane, è passata dall’essere una delle migliori di tutto il paniere di riferimento a diventare una delle peggiori. Il peso della recente flessione inizia a farsi sentire anche nel raffronto anno su anno dove a salvare Prysmian è solo il rally registrato nei mesi passati. Ad ogni modo ad oggi, il verde di Prysmian su base annua è del 35 per cento.
Ma lasciamo il passato e concentriamo l’attenzione su quello che sta avvedendo oggi. La domanda è semplicemente una: cosa spiega un tracollo simile?
Il driver a cui viene spontaneo guardare non può che essere il bilancio 20224 reso noto nel pre-market. Il punto è che i conti sono stati decisamente forti visto che c’è stato un aumento sia dei ricavi che della redditività. E allora se è andata così bene perchè sono le vendite a dominare? Ovviamente i trader non sono ammattiti e basta guardare tra le righe per farsi un’idea di quello che sta nutrendo il sell.
Crollo azioni Prysmian nonostante conti molto forti: l’analisi
Come accennavamo prima, Prysmian ha diffuso i risultati 2024 prima dell’apertura delle contrattazioni. La società ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 17,03 miliardi di euro, in aumento del 10,9 per cento rispetto ai 15,35 miliardi di euro registrati nel 2023. Il dato è stato addirittura migliore di quelle che erano le stime degli analisti che si fermavano a 16,77 miliardi di euro. In forte verde anche il margine operativo lordo adjusted MOL che è salito da 1,63 miliardi a 1,93 miliardi di euro evidenziando una dinamica positiva del 18,4 per cento. In questo caso il dato è stato in perfetta linea con quelle che erano le attese della vigilia.
Scendendo nel conto economico, l’utile netto di Prysmian è ammontato a 729 milioni di euro valore che si raffronta con i 529 milioni contabilizzati nel 2023.
Per quello che riguarda il debito, a fine 2024 l’indebitamento netto aveva segnato un aumento a 4,3 miliardi di euro, rispetto agli 1,19 miliardi di inizio anno, in seguito principalmente all’acquisto di Encore Wire e Warren & Brown. L’incremento del debito è stato inferiore alle stime di consensus che indicavano un indebitamento netto a 4,35 miliardi di euro.
Tirando quindi le somme, i conti 2024 di Prysmiam non solo sono stati molto forti ma, su molte voci, hanno pure fatto meglio delle previsioni.
La reazione dei trader, quindi, non può essere dettata da questi risultati. Essendo per molti versi migliori delle stime della vigilia, infatti, conti simili avrebbero dovuto dare il via ad acquisti sul titolo e non certo ad un crollo.
Previsioni Prysmian 2025 sono poco entusiasmanti
Oltre ad aver approvato i conti 2024, il consiglio di amministrazione di Prysmian ha anche delineato le stime sull’esercizio in corso. La società ha indicato un Ebitda adjusted compreso tra i 2,25 miliardi e i 2,35 miliardi di euro e flussi di cassa nel range tra 950 milioni e 1,05 miliardi di euro.
I vertici hanno precisato che le previsioni si basano sull’assenza di cambiamenti rilevanti a livello geopolitico ed escludono dinamiche di prezzo estreme legate ai fattori importanti.
Secondo molti analisti, la guidance 2025 di Prysmian è in linea con quelle che erano le attese e non stupisce in alcun modo. La sola sorpresa è sul fronte free cash flow perchè per tutto il resto si tratta delle solite previsioni prudenti a cui la quotata ha da tempo abituato.
Proprio l’assenza del classico “effetto wow” è la ragione per cui oggi le azioni Prysmian sono travolte dalle vendite. La situazione in atto non deve indurre alla smobilitazione perchè, in realtà, essendo la quotata dei cavi e sistemi una realtà solida e con un futuro di sviluppo, il ribasso si va a configurare come occasione speculativa. Un approccio che può essere portato avanti ricorrendo a strumenti di tipo derivato come i CFD.
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