Il mese di settembre è appena iniziato e le prime sessioni di borsa sembrano confermare la fama che questo mese da sempre si porta appresso: quella di essere un periodo difficile caratterizzato da un predominio delle vendite. Settembre 2023 rientrerà nella casistica tradizionale oppure è bene lasciarsi aperto uno spiraglio? Insomma chi volesse investire in borsa a settembre dovrebbe avere un approccio prudente (memore di quello che insegna lo storico) oppure può lasciarsi andare ad un certo ottimismo?
Per rispondere a questa domanda è necessario andare a guardare all’analisi tecnica che, a sua volta, tiene conto anche di quello che è lo storico. Proprio questo sarà ciò che faremo nel prossimo paragrafo. Successivamente entreremo poi più nel dettaglio, esaminando i titoli che vale la pena comprare (quindi rating buy) e quelli da cui è meglio stare alla larga.
Come si muoverà il Ftse Mib a settembre 2023?
Il mese di agosto si è chiuso con un Ftse Mib poco brillante. Anche alla luce dell’ottima prestazione che il paniere di riferimento di Piazza Affari ha messo a segno nei mesi passati, nel mese core dell’estate (mercato del trading after-hours sempre chiuso), il Ftse mib ha messo a segno un leggero ribasso. Successivamente c’è stato un piccolo recupero ma, graficamente, il tentativo posto in essere per allungare fino a quota 29mila punti è fallito.
Proprio attorno a questo livello, adesso, il più importante indice di Borsa Italiana si gioca molto. E’ molto probabile che dei 29mila punti si possa sentire parlare molto per tutto il mese di settembre.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, i massimi raggiunti nel corso del 2023 in area 29750 punti rappresentano una resistenza troppo forte per essere insidiata soprattutto alla luce di quelle che sono le tendenze storiche del mese. Ad ogni modo il Ftse Mib potrebbe fare affidamento sul supporto in area 27500 punti.
Settembre non è mai stato né un mese chiaro e né un mese semplice per i mercati. Diciamo che chi è in certa di vento favorevole certamente non inizia ad investire in borsa a settembre ma attende che ci sia il cosiddetto rally di Natale che, solitamente, è previsto in tardo autunno. C’è però un punto di differenza rispetto al passato: la capacità di riuscire a reagire nel momento in cui vengono toccati i minimi sta cambiando in peggio per tutti i mercati azionari.
Dopo aver dato alcune indicazioni sul possibile momento del Ftse Mib nel mese di settembre, vediamo adesso quali potrebbero essere le azioni da comprare e da quali titoli forse è preferibile stare alla larga. Insomma parliamo di buy e di sell (o al massimo hold) ma lo facciamo adottando un orizzonte temporale di lungo termine.
Azioni del Ftse Mib da comprare e da tenere lontane a settembre
Alla luce di quello che abbiamo detto in precedenza, è logico che non si possa pensare di mantenere un approccio generalista scegliendo i titoli da mettere in portafoglio con leggerezza. A settembre più che mai è quindi necessario essere selettivi e non esserlo significa dover dare i conti con un certo rischio.
Premesso questo vediamo adesso quali sono i possibili buy e quali titoli sono invece da evitare.
Tanto per iniziare ci sono le azioni Eni (qui la quotazione in tempo reale) che potrebbero addirittura allungare verso i 15 euro. Si tratterebbe di un target niente affatto male visto che si andrebbe nella parte più alta del range. Affinchè le azioni Eni possano crescere fino a 15 euro sono però necessarie due diverse condizioni: la prima è di tipo più generalista mentre la seconda è analitica. Ovviamente la prima conditio non può che riguardare il positivo andamento della quotazione petrolio. E’ necessario che i valori del greggio restino alti per creare il terreno ideale per un rialzo del titolo Eni. Le previsioni sul prezzo del petrolio 2023, sotto questo punto di vista, sembrano essere incoraggianti. Per quello che riguarda la seconda condizione, per arrivare a 15 euro, i prezzi delle azioni Eni devono essere in grado di superare i 14,7 euro.
Anche le azioni Saipem potrebbero riservare spunti interessanti nel mese di settembre. In questo caso il valore da tenere d’occhio è 1,5 euro. Se il titolo sarà in grado di salire stabilmente sopra gli 1,5 euro allora non è da escludere che possa allungare ancora. Non va tralasciato il fatto che le azioni Saipem nel corso dell’ultimo anno hanno guadagnato ben il 110 per cento. Comunque tanti analisti restano bullish sulle Saipem: questo è il caso di Societe Generale che proprio recentemente ha tracciato un potenziale di upside di ben il 55 per cento per il gruppo italiano.
Sempre restando sul settore petrolifero di Borsa Italiana, è il caso di dare un occhio alle azioni Tenaris (qui il grafico in tempo reale). La quotata potrebbe recuperare ancora proseguendo con la sua reazione positiva. E’ però l’analisi tecnica a rappresentare l’ostacolo maggiore: ci sono dei livelli che sono ardui.
Fin qui tutte le azioni che sono da comprare. E per quello che riguarda i titoli da cui stare alla larga? Tanto per iniziare sarebbe il caso di lasciar perdere le banche che potrebbero avere nuovi grattacapi dalla questione relativa alla tassa sugli extra-profitti. E a livello settoriale meglio lasciar perdere anche le azioni del settore utility visto che si tratta di società che operano sempre a debito e che ora si trovano a fare i conti con i tassi alti.
Infine un appunto su Telecom Italia (qui la quotazione). Da alcune settimane le azioni dell’ex monopolista sono di nuovo sotto il faro dei riflettori. Ultimo catalizzatore è stato il possibile ingresso del Tesoro nel capitale. I temi sono sempre gli stessi oramai da anni ma l’impressione è che manchi davvero poco per conoscere quello che sarà l’assetto della Telecom Italia del futuro e più in generale della rete. Ecco se si dà per assodato che presto se ne sarà qualcosa di più, allora non si può non pensare che le prossime settimane possano essere positive per il titolo. Staremo a vedere.
Come comprare e vendere azioni di Borsa Italiana?
Alcuni dei titoli che abbiamo citato in precedenza sono da comprare altri da vendere. Si può operare in entrambe le direzioni da una sola piattaforma? Assolutamente si: grazie a uno strumento derivato come i CFD è possibile speculare sia al rialzo che al ribasso. In entrambi i casi senza il possesso fisico del titolo e avendo la possibilità anche di operare a leva (ma sale il livello di rischio).
Ideale è usare broker che consentono sia di comprare azioni reali che di speculare con i CFD. Tra i migliori ci sono:
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