La seduta odierna di Borsa Italiana inizia con una comunicazione direttamente arrivata dalla stanza dei comandi: per tutta la giornata di oggi e fino a nuova comunicazione non sarà possibile immettere ordini al meglio sulle azioni Digital Value e Olidata. Si tratta delle due società quotate sul Mid Cap che nella sessione di ieri hanno registrato un vero e proprio tracollo. Per i non addetti al lavori ricordiamo che lo stop agli ordini al meglio sta a significare che, concretamente, sui titoli interessati a questa decisione non sarà possibile immettere ordini senza limite di prezzo. Investitori e trader sono quindi avvisati: da oggi ci saranno limiti alla normale operatività su questi titoli.
Ma perchè le autorità di Piazza Affari hanno adottato un provvedimento simile? Da cosa nasce questa decisione? Prima di scendere nel dettaglio delle due quotate interessate, facciamo il punto su quello che si intende per stop agli ordini al meglio.
Cosa sono gli ordini al meglio su un titolo e perchè possono essere bloccati da Borsa Italiana
Un investitore X che desidera immettere un ordine al meglio su un titolo Y semplicemente si dichiara disponibile a comprare quel titolo titolo nelle quantità indicate. La banca piazzerà sul mercato l’ordine e cercherà di acquistare la quantità indicata al miglior prezzo disponibile in quel momento sul mercato.
Tecnicamente la banca che ha ricevuto il mandato cercherà di trovare le proposte di vendita migliori sul book di negoziazione del titolo Y e procederà con la loro accettazione fino a quando non avrà acquistato la quantità richiesta dal trader X. Questo ragionamento vale anche se l’ordine non è di acquisto ma di vendita solo che, in questo caso, si determinerà la situazione diametralmente opposta con la banca che cercherà le migliori proposte di acquisto accettandole fino a garantire la vendita completa del numero di titoli Y che il trader desidera cedere.
In situazioni di mercato che possiamo definire normali, non c’è alcun problema per l’attuazione di questo processo in quanto i prezzi di acquisto o di vendita sono giusti. Nel caso in cui però un titolo dovesse registrare un forte ribasso (o un rialzo insensato), allora il meccanismo risulterebbe palesemente falsato andando a determinare una ulteriore spinta al ribasso (o al rialzo) sul titolo coinvolto. Proprio per evitare che la quotata interessata finisca vittima della speculazione (sia nel caso di posizioni long che nel caso di posizioni short), ecco che Borsa Italiana fa scattare lo stop agli ordini senza limite di prezzo.
Proprio questo è che accadrà da oggi sulle azioni Digital Value e Olidata.
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Cosa sta succedendo alle azioni Digital Value e Olidata: cronaca del martedì nero
La sessione di borsa di ieri è stata drammatica sia per le azioni Digital Value che per le Olidata. I due titoli sono stati letteralmente travolti dalle vendite chiudendo con ribassi a doppia cifra. In particolare le azioni Digital Value hanno chiuso con un crollo dell’11 per cento mentre le Olidata hanno perso il 13,4 per cento.
Le due quotate hanno lo stesso minimo comun denominatore: sono attive nel settore delle soluzioni e servizi IT e in quanto operatori di questi comparti stipulano spesso contratti con Sogei, la società di informatica interamente posseduta dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Ebbene ieri la Guardia di Finanza ha arrestato Paolino Iorio, direttore generale di Sogei, proprio mentre riceveva una mazzetta da Massimo Rossi, amministratore delegato di Digital Value. I reati contestati dai finanzieri sono reati corruzione e turbativa d’asta.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza i due manager arrestati fanno parte di “un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno“. Per la Procura della Repubblica, Paolino Iorio avrebbe ricevuto in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro da Massimo Rossi con Sogei che si impegnava ad acquistare prodotti e servizi da Italware e Itd Solution, due società che fanno parte del gruppo Digital Value, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro.
Oltre a Digital Value (tramite Italware e Itd Solution), tra le imprese citate nel capo di imputazione figura anche Olidata oltre a Albamar Buildings Vamp, Business Solutions, Dimira, Innovery, Ismart, Mondostore, Samar, Sferanet, Vipa Impianti.
La reazione di Digital Value e Olidata
Mentre le notizie delle indagini della Procura della Repubblica sul nuovo sistema Sogei facevano crollare i titoli Olidata e Digital Value, dagli uffici stampa delle due quotate arrivavano due comunicati molto simili. In particolare Digital Value confermava una perquisizione da parte dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma rendendo noto di aver appreso di essere sottoposta a indagini mentre Olidata comunicava che erano in corso accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria per verificare la regolarità delle procedure ad evidenza pubblicata aggiudicate in favore della stessa azienda e di numerose altre società. Quindi le posizioni delle due quotate nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza sono sfumate.
Ricordiamo che Digital Value ha chiuso il 2023 con un utile netto consolidato pari a 38,8 milioni di euro, un utile netto separato di 31,3 milioni e un Ebitda di 90,5 milioni di euro mentre il primo semestre del 2024 è stato chiuso con ricavi consolidati per 450 milioni in rialzo dell’8,3 per cento anno sui anno e una posizione finanziaria netta positiva per 37,5 milioni. Olidata, invece, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 103,9 milioni di euro, un netto di 4,2 milioni e un Ebitda di 7 milioni mentre nel primo trimestre 2024 i ricavi sono stati pari a 57,81 milioni di euro con un rialzo del 126,7 per cento mentre l’utile netto è ammontato a 732.000 euro. Per finire la posizione finanziaria netta di Olidata al al 30 giugno scorso positiva per 7,7 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 929.000 euro al 31 dicembre 2023.
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