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Con il rally del petrolio, meglio Eni o Saipem? - Borsainside

La spiccata volatilità che caratterizza il prezzo del petrolio in questa rush di fine 2023 rappresenta un’occasione per i traders che possono appunto sfruttare le oscillazioni di prezzo del greggio per trarre profitto. Proprio a proposito di investimenti, è impossibile non rilevare come l’attività di trading su tutti gli asset collegati e influenzati dal boom delle quotazioni petrolifere sia in forte aumento. In questo situazione il primo mercato che ne beneficia è il diretto interessato ossia il petrolio (su cui si può investire attraverso i CFD). Tuttavia anche gli investimenti sulle azioni petrolifere traggono beneficio dalla visibilità del greggio.

Restando sulla sola Borsa Italiana, quando si parla di azioni legate al petrolio il pensiero va subito a Eni e a Saipem. Si tratta di due quotate che, in comune, hanno solo il settore di riferimento visto che per modello di business, market cap, valutazioni e prospettive sono molto diverse. Nessuno si offende se evidenziamo che Eni è un colosso in confronto a Saipem (anche perchè la rispettiva situazione finanziaria è molto diversa). Tuttavia entrambi i titoli sono molto amati dagli investitori italiani.

E allora, in modo molto pratico, con questo articolo ci andremo a chiedere se, per cavalcare la volatilità della quotazione petrolio, è meglio investire su Saipem oppure in azioni Eni. Logicamente nulla toglie che si possano inserire sia le prime che le seconde in portafoglio in modo tale da avere anche un certo margine di diversificazione.

Volendo però puntare su un solo titolo per cavalcare il boom del prezzo del greggio, quale scegliere? Lo vedremo citando sia elementi di analisi tecnica che eventuali elementi di tipo fondamentale che possono impattare.

Meglio azioni Eni o Saipem? Cosa dice l’analisi tecnica sui due titoli

Partiamo dall’analisi tecnica (in alto il grafico di Eni). Il titolo del Cane a Sei Zampe è palesemente legato all’andamento del prezzo del petrolio e tutto quello che è successo nelle ultime sedute lo ha dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno). Se le quotazioni petrolifere dovessero salire per effetto della tensione crescente in Medio Oriente, Eni si potrebbe spingere ancora più avanti. Attualmente le azioni Eni scambiano a 15,26 euro, evidenziando un rialzo del 2 per cento mese su mese e del 13 per cento su base annua. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il titolo del Cane a Sei Zampe sembra proprio essere in una fase rialzista che è destinata a proseguire almeno fino a quando la trendline ascendente, attualmente passante per 14,2 euro, non dovesse essere violata.

Restando più sul breve termine, anche quota 14,78 euro può essere ritenuta un livello significativo pr i traders mentre per puntare a nuovi massimi sarebbe necessario che il prezzo delle azioni Eni rompesse quota 15,3 euro. Attualmente il supporto di Eni è in area 14,8 euro mentre una prima resistenza può essere collocata a quota 16 euro. Attenzione perchè se dovesse esserci un cedimento del supporto a 14,8 euro, scatterebbe quello a 14,5 euro.

Nel caso di Saipem, invece, le prestazioni mensili e annuali sono più divergenti. Il titolo del colosso engineering oggi scambia a quota 1,44 euro evidenziando un rialzo dello 0,2 per cento mese su mese e di ben il 33 per cento anno su anno.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, è palese che i prezzi siano oramai da mesi compressi in un range compreso tra 1,36 e 1,59 euro. Solo nel caso in cui ci dovesse essere una rottura decisa di uno di questi due livelli, i prezzi potrebbero assumere maggiore direzionalità. In caso contrario è lecito attendersi un continuo ondeggiare sugli stessi livelli dell’ultimo periodo (e infatti le quotazioni di Saipem nell’ultimo mese sono quasi invariate).

Eni VS Saipem dal punto di vista dell’analisi fondamentale

Per quello che riguarda il quadro fondamentale, la situazione di partenza è identica. Come detto in precedenza, infatti, tutto dipende da come si muoverà il prezzo del petrolio (qui le previsioni 2024).

Ci sono poi degli elementi specifici da considerare. Eni ha staccato la prima tranche del dividendo 2024 relativo all’esercizio 2023. La cedola è stata pagata il 20 settembre. Il Cane a Sei Zampe è uno dei titoli che staccano sempre più volte nel corso dell’anno (ben 4 essendo la cedola trimestrale). Archiviata la questione remunerazione degli azionisti, l’attenzione si sposta ad altri dossier. Ad esempio quello sulla Sustainable Mobility è stato al centro di un report degli analisti di Equita e di Barclays o quello relativo a Plenitude. Proprio in merito a questa seconda questione, la stessa Plenitude ed Energy Infrastructure Partners (EIP) hanno firmato un accordo per l’ingresso di EIP nel capitale sociale di Plenitude medianhte un aumento di capitale fino a 0,7 miliardi di euro che, al termine dell’operazione, sarà pari a circa il 9 per cento del capitale sociale della Società. In base ai termini dell’accordo, le parti hanno concordato che l’importo iniziale dell’aumento di capitale sarà di 0,5 miliardi, con l’opzione per EIP di salire a 0,7 miliardi entro l’inizio del 2024. L’operazione equivale a un Equity Value di Plenitude post money di circa 8 miliardi di euro e a un Enterprise Value di oltre 10 miliardi.

Nel caso di Saipem, invece, le ultime notizie la stipula di un Memorandum of Understanding (MoU) con Valmet, azienda finlandese leader mondiale nello sviluppo e nella fornitura di tecnologie di processo, automazione e servizi. L’accordo ha ad oggetto lo sviluppo di soluzioni congiunte per la decarbonizzazione dei settori industriali che sono alle prese con sfide significative per la riduzione delle proprie emissioni di gas serra. Saipem e Valmet collaboreranno tra di loro per offrire soluzioni efficaci che combinino le tecnologie di Saipem per la gestione della CO2 con le unità di recupero del calore e di trattamento dei fumi progettate e prodotte da Valmet per i segmenti della cellulosa, della carta e dell’energia.

Tirando quindi le somme comprare azioni Eni e Saipem (oppure solo una delle due quotate) può essere un ottimo modo per sfruttare la volatilità del prezzo del petrolio. Per posizionarsi sui due titoli consigliamo di usare solo broker autorizzati come ad esempio:

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