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Il Tesoro potrebbe cedere altre quote di MPS in tre tempi diversi - Borsainside

Azioni Monte dei Paschi tra le osservate speciali anche della seduta di oggi dopo che già nella sessione precedente il titolo era finito sotto la lente di alcuni analisti a seguito della diffusione di indiscrezioni di stampa in merito ad una possibile nuova operazione di cessione da parte del MEF. Per la verità i rumors non hanno impatto sull’andamento del titolo probabilmente perchè ritenuti troppo deboli.

Non sta scritto però da nessuna parte che una qualche reazione delle azioni MPS ci possa essere nella seduta di oggi a mente fredda. Vale la pena quindi fare il punto proprio sulle ultime indiscrezioni di stampa in merito alla cessione della quota di Monte dei Paschi ancora in mano al Tesoro anche perchè esse sono state commentato dagli analisti di Equita.

Indiscrezioni sulla possibile vendita di quote MPS da parte del Tesoro

Nella giornata di ieri è stato il Sole 24 Ore a riportare sulla stampa la questione relativa alla possibile vendita da parte del MEF della quota del 27 per cento che oggi è detenuta nel capitale di Banca Monte Paschi. Il quotidiano di Confindustria non è tornato sul tema perchè alla fine di giugno scade il periodo di lock-up. In vista di questo appuntamento, quindi, qualcosa potrebbe accadere.

Tra le ipotesi sul tavolo quella con maggiori possibilità riguarda una uscita in più fasi da parte del MEF. In particolare un primo collocamento potrebbe interessare fino al 16 per cento del capitale della banca toscana. Successivamente il Tesoro si occuperebbe quindi del restante 11 per cento.

Nell’articolo del Sole 24 Ore si afferma poi che la cessione della prima quota del Monte dei Paschi non dovrebbe per forza di cose avvenire attraverso un piazzamento sul mercato, come avvenne nelle due precedenti operazioni, ma potrebbe essere realizzato mediante una cessione diretta a soggetti terzi. E qui il quotidiano di Confindustria lancia la sua ipotesi per cui la cessione possa essere a favore delle Fondazioni. Attraverso questa sorta di collocamento riservato il MEF punterebbe a ricreare una solida base azionaria all’interno della banca toscana.

Nell’articolo del Sole 24 Ore si mette in evidenza poi un secondo aspetto sul quale si è sempre insistito poco: il fatto che la politica abbia tutto l’interesse a tenere una forma più o meno forte di controllo pubblico sul Monte dei Paschi. Tale situazione, afferma il quotidiano di Confindustria, rende altamente verosimile la possibilità che il MEF non abbia alcuna intenzione di azzerare del tutto la sua partecipazione nel capitale del Monte dei Paschi. Quindi una quota di MEF, anche dopo le nuove cessione, resterebbe sempre in campo al Tesoro.

Queste indiscrezioni di stampa non hanno avuto ieri alcun impatto sull’andamento in borsa delle azioni MPS. La quotata toscana ha anzi chiuso la seduta con una flessione di circa mezzo punto percentuale. Il ribasso non intacca l’ottima performance della banca toscana nell’ultimo mese e nell’ultimo anno. Come si può vedere dal grafico in alto, infatti, MPS rispetto ad un mese fa vale il 17 per cento in più mentre anno su anno la progressione è addirittura del 138 per cento. Praticamente il Monte dei Paschi è stato uno dei migliori titoli tra le big di Piazza Affari nell’ultimo anno.

Per Equita le azioni MPS restano solo da mantenere

Ma cosa pensano gli analisti delle ultime indiscrezioni di stampa su possibili ulteriori cessioni da parte del Tesoro? Come detto in precedenza, c’è chi ha subito commentato i rumors. Si tratta degli esperti di Equita che per la verità sono rimasti molto cauti. Gli analisti hanno infatti affermato che la riduzione della quota MPS in mano al ME continua ad essere un punto chiave in vista di una eventuale cessione della banca toscana, fermo restando che Monte dei Paschi, in quello che è l’attuale contesto di mercato, è tranquillamente in grado di fare con le sue gambe.

Insomma la cessione della quota del MEF resta nell’agenda ma non ha più questo priorità come era appena un anno fa. Ed allora non c’è da stupirsi se gli analisti di Equita hanno commentato con molta freddezza le indiscrezioni del Sole 24 Ore limitandosi a confermare il rating in essere a hold e il target price a 5 euro. Un rating hold significa che le azioni sono da mantenere (quindi né comprare ma neppure vendere) mentre il prezzo obiettivo fissato a 5 euro è praticamente in linea con le quotazioni attuali.

Morale della valutazione: Equita non ritiene che MPS abbia spazio per crescere e le indiscrezioni sulla cessione della quota in mano al Tesoro hanno scarso impatto.

Comprare azioni Monte dei Paschi resta comunque un’ottima idea di investimento ed è anche molto semplice avere accesso al titolo della banca toscana sia in modo diretto (quindi acquisto fisico di azioni) che attraverso strumenti derivati come i CFD. In entrambi i casi si possono usare broker come eToro e banche come Fineco.

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