Oggi è il primo del mese e, come sempre, è tempo di bilanci sul mese precedente. La domanda che ci poniamo in questo articolo è semplicemente questa: come è andata a chi ha deciso di investire in borsa a novembre 2023?
Dare uno risposta a questo interrogativo, ovviamente in base alle statistiche e non alle impressioni, significa non solo soddisfare una esigenza informativa ma anche andare alla ricerca di spunti su quello che potrebbe avvenire nel nuovo mese. Fermo restando che le performance passante non sono mai garanzia di quelle future, è spesso accaduto che titoli sottovalutati in un certo mese siano stati poi riscoperti nel mese successivo e, viceversa, azioni sulla cresta dell’onda, il mese dopo sono andate in difficoltà. Tra l’altro non va scordato che dicembre è il mese delle feste ed è spesso stato caratterizzato dal rally di fine anno.
Insomma si analizzano i dati di novembre per poter avere delle indicazioni utili su dicembre.
Come sono andati i mercati internazionali a novembre 2023
Chi ha scelto di investire in borsa a novembre ha fatto benissimo. A dirlo non siano noi ma sono i numeri. Tutti i principali mercati internazionali hanno chiuso con performance molto forti e il Ftse MIb ha segnato un progresso superiore al 7 per cento, portando il rialzo complessivo da inizio 2023 a circa il 25 per cento.
Più nel dettaglio il paniere di riferimento di Piazza Affari ha segnato una progressione del 7,4 nel solo mese di novembre che portato il rialzo anno su anno al 30,8 per cento ma hanno performato altrettanto bene l’indice Stoxx Europe 600 che è aumentato del 5,4 per cento (+11 per cento YtD), l’S&P 500 che ha chiuso a +8,6 per cento (+20,2 per cento YtD) ed il Nasdaq che ha messo a segno una progressione dell’11,3 per cento portando il rialzo su base annua al 37,5 per cento.
A spingere anche a novembre le borse mondiali sono state le decisioni della Federal Reserve (FED) e della Banca Centrale Europea (BCE) di mantenere i tassi invariati. Questo ha alimentato l’aspettativa di una politica monetaria più accomodante nel corso del 2024, fornendo un impulso significativo agli investitori. La scelta delle banche centrali di lasciare tutto invariato dopo una lista infinita di rialzi del costo del denaro ha contribuito a consolidare la fiducia degli operatori di mercato e a creare un ambiente favorevole per gli investimenti.
Insomma nel mese che si è appena chiuso si è consolidato un sentiment positivo sui mercati. Ovviamente non è che poi sia tutto rose e fiori perchè, in realtà, continuano ad esserci non pochi margini di incertezza. Ad esempio resta sempre aperta la questione delle prossime mosse di politica monetaria di FED e BCE. La tendenza che è emersa con la fine dell’anno è quella dei tassi alti per un periodo di tempo più lungo ma senza altri aumenti. Sarà fondamentale captare indicazioni più precise a riguardo da parte delle banche centrali.
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Come è andata Borsa Italiana a novembre 2023?
Focalizzandosi sul mercato italiano, tutte le più importanti società quotate in borsa hanno goduto di un aumento di valore, soprattutto per quanto riguarda le large cap. La conferma del rating sovrano e la revisione positiva dell’outlook di Moody’s hanno svolto un ruolo chiave in questo contesto. Questi sviluppi positivi hanno stimolato ulteriormente la fiducia degli investitori, consolidando la robustezza del mercato azionario italiano.
In particolare, la promozione di Moody’s ha permesso al settore bancario di sovraperformare Borsa Italiana. Lato tecnico il momentum delle banche italiane dovrebbe restare positivo anche nel mese di dicembre mentre, assumendo orizzonti temporali più lunghi, è scontato che esso possa evolvere verso una certa volatilità. Questo perchè nel momento in cui la visibilità sulla tenuta del ciclo macroeconomico sarà più chiara, le preferenze dei trader saranno orientate verso altri settori.
A novembre large cap battono small cap su Borsa Italiana
Come abbiamo evidenziato in precedenza, tutte le azioni italiane si sono mosse in modo positivo a novembre, tuttavia, allargando l’orizzonte all’intero anno resta marcata la divergenza di performance tra le small cap e le large cap.
Più nel dettaglio, gli indici Star ed EGM hanno registrato nel mese di novembre rispettivamente un +9 per cento ed un +2,1 per cento Year-to-Date ma presentano ora un calo del -3,3 per cento e del -15,1 per cento.
In questo contesto, gli esperti sottolineano che l’ultimo mese dell’anno potrebbe rappresentare un’opportunità d’acquisto unica per gli investitori che cercano di capitalizzare sulle valutazioni ancora contenute delle small cap. Nonostante l’aumento dei tassi, le valutazioni di queste società sembrano essere ancora copresse. La resilienza dimostrata nei mesi precedenti, grazie a modelli di business robusti e margini solidi, ha contribuito a consolidare la fiducia degli investitori nelle small cap.
Nelle scorse settimane si è chiusa la reporting season del terzo trimestre (stagione dei conti trimestrali giugno – settembre 2024) durante la quale gli investitori hanno cercato segnali sullo stato di salute dei consumi. In questo contesto la tenuta dei volumi e dei prezzi da qui a fine anno assieme alle previsioni 2024 dei mercati azionari sono al centro dell’attenzione.
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Come investire in borsa a dicembre 2023?
Come evidenziato in precedenza, tracciare un bilancio su come sono andati i mercati a novembre (per ovvie ragioni il nostro focus è stato su Borsa Italiana), serve anche per tracciare delle indicazioni su come investire in borsa il mese successivo.
Della tradizione del rally di fine anno abbiamo già detto ma ci sono anche altri elementi da valutare. Ad esempio il trend di destocking delle rimanenze di magazzino che deriva dagli acquisti anticipati nei mesi precedenti. Altro fattore che potrebbe influenzare le borse sono gli eventuali aumenti nei prezzi dell’energia. In particolare la quotazione petrolio potrebbe registrare un rialzo nel cose in cui ci dovesse essere un aggravamento ulteriore del rischio geopolitico (è notizia di oggi che a Gaza la tregua è finita e sono riprese le ostilità tra Hamas e Israele).
Operativamente parlando, nel post abbiamo fatto riferimento tanto agli indici di borsa, quanto alle azioni.
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