Nel panorama economico italiano, il primo semestre del 2023 ha segnato un periodo di crescita eccezionale per il settore agroalimentare, come dimostrano i resoconti finanziari di due giganti del comparto: Centrale del Latte e Newlat.
I loro risultati hanno registrato una notevole crescita sia in termini di fatturato che di utili, e il mercato ha risposto positivamente a tali performance, con le azioni in rapido aumento a Piazza Affari.
Centrale del Latte d’Italia: una crescita da capogiro
Centrale del Latte d’Italia, quotata nel prestigioso segmento Star della Borsa Italiana e terza azienda italiana nel mercato del latte, ha riportato nel primo semestre del 2023 un fatturato di 169,8 milioni di euro, segnando una notevole crescita del 17,1%.
Questo successo è stato attribuito alla loro abilità nel conquistare nuovi clienti nel settore Dairy, nonché all’aumento del prezzo medio di vendita, conseguenza di una forte inflazione che ha caratterizzato il periodo in esame.
Nel dettaglio, si è verificato un miglioramento dei ricavi in tutti i canali distributivi, tra cui la grande distribuzione organizzata, il settore business-to-business, il normal trade, il private label e il food service.
L’EBITDA ha raggiunto la cifra di 15,6 milioni di euro, registrando un notevole incremento del 31,1%, mentre il margine EBITDA è salito al 9,2% rispetto all’8,2% riportato nel primo semestre dell’anno precedente.
Il risultato operativo netto (EBIT) ha segnato un notevole aumento dell’89,9%, raggiungendo i 7,3 milioni di euro. L’utile netto è schizzato a 3,6 milioni di euro, contro i 2,3 milioni registrati nello stesso periodo del 2022, registrando un aumento impressionante del 56,5%.
Rispetto al primo semestre del 2022, si è notata un importante miglioramento della posizione finanziaria netta, passando da -58,7 milioni di euro a -44,7 milioni, grazie alla cassa generata dalle attività operative.
Il titolo, quotato nel segmento Star, ha visto un notevole aumento del 9,76%, scambiando a 2,70 euro il 12 settembre alle 11:30, con una capitalizzazione di 37,8 milioni di euro. Questa performance positiva segue un breve periodo di ribasso, con il minimo registrato il 7 settembre a 2,46 euro. Nel complesso, dall’inizio dell’anno, il titolo ha subito una perdita del 5,59%.
Newlat: un record di fatturato
Anche Newlat Food, un gruppo agroalimentare con sede a Reggio Emilia quotato sul segmento Star, ha vissuto un semestre estremamente positivo. Nei conti semestrali, l’azienda ha registrato una crescita impressionante del 23,2% nel fatturato, che è passato da 335,5 milioni di euro nel primo semestre del 2022 a 413,3 milioni di euro nel 2023. Va notato che questa crescita è stata principalmente organica, raggiungendo il 19,1%.
L’EBITDA consolidato ha raggiunto i 38,5 milioni di euro, con un notevole aumento del 52,9%, e il margine EBITDA è salito al 9,3%, rispetto al 7,5% dei conti semestrali dell’anno precedente. L’EBIT consolidato è quasi triplicato, passando da 7,7 milioni di euro a 23 milioni.
L’utile netto ha segnato una crescita straordinaria del 391,4%, raggiungendo quota 10,7 milioni di euro dai 2,2 milioni del primo semestre del 2022. Inoltre, il free cash flow ha raggiunto i 17,4 milioni di euro, e la posizione finanziaria netta è notevolmente migliorata, salendo a 69,2 milioni di euro rispetto ai 109,8 milioni del primo semestre dell’anno precedente.
Alle 12:00, le azioni di Newlat Food hanno registrato un aumento del 5,40%, scambiando a 6,25 euro, rispetto ai 5,93 euro della chiusura precedente. La capitalizzazione di mercato dell’azienda è ora di 274,6 milioni di euro. Nel complesso, dall’inizio dell’anno, il titolo ha registrato un notevole aumento del 39,5%.
Gli analisti di Equita hanno assegnato al titolo il rating “buy” e un prezzo target di 8 euro, indicando un potenziale aumento del 28% rispetto alla quotazione attuale. Ciò è dovuto ai “risultati sopra le attese” che “lasciano spazio per allineare le nostre stime ai target per l’intero anno della società”.
Questi risultati positivi di Centrale del Latte e Newlat Food evidenziano il potenziale e la forza dell’industria agroalimentare italiana, sottolineando il loro impegno per la crescita e il successo nel mercato.
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