Il Ftse Mib si appresta a chiudere la seduta di oggi con il segno negativo. Il paniere di riferimento di Piazza Affari infatti viaggia in ribasso dello 0,7 per cento a quota 34055 punti quando manca circa un’ora al termine delle contrattazioni. Tra le quotate che stanno appesantendo in modo particolare il Ftse Mib ci sono Leonardo e Iveco Group con la prima che segna un ribasso di oltre 8 punti percentuali a causa delle prese di profitto scattate dopo un rally durato mesi e sostenuto dal clima di crescere tensione internazionale.
Il ribasso in atto sul Ftse Mib conferma che il bullish oltranzista che aveva caratterizzato l’andamento dell’indice in tutte le ultime settimane si sta attenuando. Cosa potrebbe succedere a questo punto? Rispetto al passato la situazione è molto meno definita e quindi è possibile una evoluzione in entrambi i sensi. Per provare a comprendere ciò che potrebbe accadere risulta fondamentale esaminare i vari livelli tecnici del paniere di riferimento.
Proprio questo sarà ciò che faremo nei prossimi paragrafi. Inoltre forniremo anche delle previsioni molto brevi sul possibile andamento di alcuni tra i più importanti titoli di Piazza Affari: dalle quotate del settore oil (Eni, Saipem e Tenaris), fino a Stellantis passando per Leonardo e per Iveco.
Cosa sta succedendo al Ftse Mib?
Come si può vedere dal grafico in alto, il Ftse Mib sembra essere compresso tra i 33.000 punti e i 34.500 punti. L’impressione è che il paniere di riferimento di Piazza Affari stia facendo avanti e indietro tra questi due livelli.
Questa tendenza dovrebbe durate anche dopo la pubblicazione dei dati macro sull’inflazione Usa e dopo il meeting BCE con la politica monetaria in primo piano. Il fatto che non sembrano esserci segnali di novità su entrambi i fronti, dovrebbe favorire la fase interlocutoria del paniere di riferimento di Piazza Affari.
Le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia europea non sembrano impensierire più di tanto gli investitori. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il livello da tenere assolutamente d’occhio è in area 33.000 mila punti. Finchè quest’area regge, allora l’indice azionario potrebbe effettuare sortite anche in avanti. Una eventuale violazione al ribasso di questo livello, richiederebbe molta attenzione sui possibili successivi esiti.
I titoli da seguire sul Ftse Mib in questa fase
Sono tantissime le quotate del Ftse Mib su cui avere gli occhi aperti in questa fase. Tanto per iniziare c’è Stellantis che sembra proprio aver rallentato la sua corsa. Il colosso automotive nell’ultimo mese ha perso lo 0,5 per cento ma anno su anno la sua prestazione è positiva per il 53 per cento.
Per quello che invece riguarda i titoli oil, le prospettive su Eni, Saipem e Tenaris sono molto diverse tra loro. Il Cane a Sei Zampe è sempre di più alle prese con la resistenza in area 15,8 euro. Nel solo ultimo mese Eni ha guadagnato il 5 per cento mentre anno su anno la progressione è stata del 14 per cento. Dal punto di vista dell’analisi tecnica un superamento di quota 15,8 euro potrebbe aprire la porta anche a livelli più alti. Il punto è che non è facile per Eni riuscire a raggiungere questo livello.
Molto interessanti anche le azioni Tenaris. La quotata è recentemente salita oltre i 18,5 euro. La progressione compiuta non ha fatto altro che rendere ancora più interessante il titolo. Non è facile capire fin dove possono arrivare le azioni Tenaris visto che nell’ultimo anno sono cresciute di oltre il 42 per cento.
E per finire con la galassia petrolifera del Ftse Mib, ci sono le azioni Saipem. Stiamo parlando di un titolo che si è apprezzato tantissimo nel corso dell’ultimo anno (+57 per cento), a tal punto da spingere molti analisti ad affermare che lo spazio per una ulteriore risalita si sia stretto. Proprio per questa ragione tra Saipem e Eni sono in tanti a preferire le seconde.
Azioni Iveco e Leonardo a picco
Come già accennato in precedenza, ad appesantire il Ftse Mib oggi sono Leonardo e Iveco. La prima sta segnando un crollo dell’8,3 per cento a 21,73 euro mentre la seconda è in ribasso del 6,14 per cento a 6,78 euro.
I due titoli sono accumunati dallo stesso minimo comun denominatore: prima del crollo di oggi avevano messo a segno un vero e proprio tour de force. Del resto le azioni Leonardo rispetto ad un anno fa restano in rialzo di oltre il 90 per cento mentre quelle Iveco sono salite del 74 per cento.
I forti sell-off che caratterizzano le due quotate possono essere l’occasione giusta per entrare sui due titoli. Chi fino a ieri è rimasto prudente a causa delle valutazioni troppo alte, adesso potrebbe sfruttare la correzione per comprare azioni a prezzi più accessibili puntando sul fatto che i due titoli presentano fondamentali molto solidi e quindi sulla possibilità che il ribasso possa essere solo una parentesi in vista di un successivo rialzo.
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