La seduta di borsa di ieri è stata positiva per il Ftse Mib. Dopo una serie di ribassi, infatti, il paniere di riferimento di Piazza Affari è riuscito a centrare un rialzo del 2,33 per cento riportandosi ad un passo dai 32.000 punti. In evidenza sono risultate soprattutto le azioni MPS capaci di chiudere con un rialzo di oltre il 6 per cento. Questa situazione potrebbe indurre a pensare che il peggio a Piazza Affari sia passato e che il Ftse Mib possa ora intraprendere la strada del recupero. Passare dall’eccesso di pessimismo all’eccesso di ottimismo è uno dei più gravi errori che un investitore può fare. Sia quando i mercato crollano che nel momento in cui arrivano i rimbalzi è sempre necessario mantenere un approccio prudente.
E allora sicuramente ben venga il rimbalzo registrato ieri da Borsa Italiana, ma la situazione è troppo complessa per poter pensare che tutto sia passato. A conferma di questa view prudente c’è il dato odierno della borsa di Wall Street. Sul mercato azionario americano anche ieri non c’è stato alcun recupero. Nonostante il tentativo di rimbalzo registrato nella parte iniziale della seduta, alla fine gli indici Usa si sono tinti di rosso. Si è trattato di un ribasso più contenuto rispetto a quello delle sessioni precedenti (per intendersi quelle caratterizzate dal panic-selling) ma sempre di rosso si sta parlando (Dow Jones in calo dello 0,6% a 38.763 punti, S&P 500 in flessione dello 0,77% a 5.200 punti e il Nasdaq ancora una volta a fare peggio di tutti con un ribasso dell’1,05 per cento a quota 16.196 punti). I segnali arrivati da Wall Street, quindi, non sono ottimisti.
Ma non si tratta solo di questo. Anche l’analisi tecnica, infatti, sembra suggerire che la borsa di Milano non possa cullarsi e che ci sia il rischio persistente di un ritorno delle vendite.
Cosa dice l’analisi tecnica sul Ftse Mib?
Avvio di un vero e proprio recupero dopo i pesanti ribassi delle ultime sedute oppure semplice rimbalzo tecnico con il quadro di fondo che resta caratterizzato da un sentiment negativo?
E’ questa la domanda che accompagnerà le ultime sedute settimanali di scambi. Se l’entità del recupero di ieri sembra indurre all’ottimismo, l’analisi tecnica va in direzione diametralmente opposto.
La sessione di borsa di ieri si è chiusa con il Ftse Mib a quota 31.832 punti, dopo aver oscillato tra un minimo intraday di 31.217 punti e un massimo intraday di 31.914 punti. Il rimbalzo è stato importante anche perchè nelle 5 sedute precedenti l’indice aveva lasciato sul parterre un complessivo 8,3 per cento.
Da notare, però, che quota 32.000 punti non è stata raggiunta durante il recupero. E questo è un limite perchè si può pensare che ci possa essere un reale allentamento del trend al ribasso solo se tale livello dovesse essere superato. Dal punto di vista tecnico, quindi, la view resta negativa perchè non essendo stato rotta quota, c’è sempre il rischio di un calo che potrebbe riportare il paniere di riferimento di Piazza Affari anche verso i 31500 punti. Attenzione, perchè in caso di dinamica simile, il Ftse Mib si potrebbe spingere anche fino a 31.000 punti. Inutile dire che se pure questo livello dovesse saltare, allora si tornerebbe in una situazione di pieno sell-off.
Vogliamo però conservare uno spazio anche all’ottimismo e allora ecco anche la seconda evoluzione possibile: se i 32.000 punti oggi dovessero essere centrati, allora si può ipotizzare un allungo anche fino a 32.500 e magari anche oltre. Una situazione tecnica di questo tipo sarebbe il segnale che il quadro sia effettivamente migliorato.
Tirando quindi le somme, è quasi da escludere che la fase di tensione che ha caratterizzato la borsa di Milano nelle ultime settimane sia stata superata. Al pari è anche difficile immaginare che ci possa essere, dopo il rimbalzo di ieri, una semplice prosecuzione del sell-off. Più probabile è quindi una sorta di via di mezzo con il paniere di riferimento di Piazza Affari in assestamento prima di un rilancio vero e proprio.
Cosa fare in borsa dopo il recupero di ieri?
E allora cosa bisognerebbe fare sul mercato dopo il recupero registrato dal Ftse Mib nella seduta di ieri? Come investire in borsa oggi?
La strada migliore è la classica via di mezzo caratterizzata da una forte cautela. La prudenza è quasi di obbligo perchè la volatilità tenderà ad essere ancora molto forte. E se è vero che le oscillazioni di prezzo anche forti sono occasioni per entrare sul mercato e fare trading, è altrettanto vero che aumentano il rischio che si corre.
Alla luce di quello che abbiamo detto in precedenza, per queste ultime sedute settimanali è presente un certo spazio al ribasso, tuttavia non si possono escludere del tutto delle correzioni prima di dell’arrivo ai minimi da cui, con estrema probabilità, tutto potrebbe poi ripartire.
Per opera in questa situazione molto fluida, possono essere adatti strumenti derivati come i CFD che consentono di speculare in ogni direzione e quindi al rialzo (long trading) e al ribasso (short trading). I CFD sugli indici sono disponibili sia sulle piattaforme di broker come eToro che su quelle di banche come Fineco.
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