trader che ragiona e barile di petrolio con il logo di Eni
L'intesa per trattativa esclusive con KKR riguarda la cessione di una quota tra il 20% e il 25% di Enilive - BorsaInside

Tra le azioni da tenere d’occhio nel giorno in cui a Piazza Affari ha inizio la stagione delle trimestrali c’è Eni. Il Cane a Sei Zampe rientra di diritto tra le osservate speciali non per la diffusione dei risultati semestrali (la cui approvazione è calendarizzata per il 25 luglio) ma per la sottoscrizione di un accordo esclusivo con il fondo Usa KKR avente ad oggetto la cessione di una quota di Enilive. Per chi non lo sapesse Enilive è la controllata del Cane a Sei Zampe che si occupa di bioraffinazione, produzione di biometano e soluzioni di smart mobility (incluso il car sharing Enjoy) ma anche di commercializzazione e distribuzione di quelli che sono tutti i vettori energetici per la mobilità sostenibile. In pratica si tratta di uno dei capisaldi del lato green di Eni.

L’accordo esclusivo che è stato siglato con gli americani, potrebbe andare ad impattare sui prezzi di Eni fin dal primo minuto di scambi. Chi volesse oggi investire sul titolo del Cane a Sei Zampe non può quindi prescindere dalla conoscenza dei dettagli dell’intesa sottoscritta tra le due entità. Vediamo quindi nel dettaglio cosa prevede l’accordo tra le parti.

Eni sigla accordo con KKR su Enilive

L’intesa siglata tra Eni e il fondo Usa KKR è di esclusiva temporanea. Ciò significa che c’è è previsto un certo arco di tempo durante il quale le parti tratteranno tra di loro in modo esclusivo.

L’intesa è volta all’implementazione della fase di due diligence e al completamento della stesura della documentazione riguardante la cessione di una quota di partecipazione in Enilive compresa tra il 20 e il 25 per cento del capitale della società green. Stando alle indicazioni riportate nell’intesa, la valutazione della società Enilive è compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro. Di conseguenza il valore della quota per cui si tratta la cessione è decisamente alto. Ciò non fa altro che accrescere il potenziale interesse attorno a tutta l’operazione che, inevitabilmente, non può che tradursi in forte visibilità per le azioni Eni. E’ quindi altamente probabile che il titolo del Cane a Sei Zampe sia destinato a restare sotto ai riflettori non solo nell’immediato ma anche sul lungo termine. Un’ottima notizia per i potenziali investitori.

Sempre nell’accordo esclusivo transitorio viene specificato che le parti si impegnano ad una negoziazione sui termini di una potenziale transazione, la cui eventuale chiusura viene subordinata al raggiungimento di un accordo sulla documentazione definitiva.

Attenzione perchè la cessione di una quota compresa tra il 20 e il 25 per cento di Enilive da parte del Cane a Sei Zampe, non è l’unico passo che il colosso degli idrocarburi ha intenzione di eseguire per alleggerire la sua posizione nel capitale della società di bioraffinazione, produzione di biometano e soluzioni di smart mobility. II management di Eni ha puntualizzato che l’interesse arrivato in questo periodo da parte di investitori istituzionali finanziari di primo piano si potrebbe tradurre con la cessione di un’altra quota fino al 10 per cento di Enilive.

Cosa fare in borsa sulle azioni Eni dopo la notizia dell’accordo con KKR

Ogni qualvolta una quotata sottoscrive un accordo di trattativa esclusiva per la cessione di una quota di una sua controllata, tende immediatamente a finire nel mirino dei trader. Questo vale sempre e quindi figuriamoci cosa può avvenire se la quotata in questione è Eni e se il compratore è il fondo di investimento KKR (in Italia già molto noto per l’acquisizione della rete Telecom Italia).

Le azioni Eni sono tassativamente da tenere d’occhio in avvio di scambi. Come si può vedere dal grafico in alto, il titolo nel corso dell’ultimo mese è rimasto invariato mentre da inizio anno evidenzia un ribasso di oltre il 9 per cento. E’ quindi a prezzi vantaggiosi e proprio l’accordo con KKR potrebbe essere occasione di grande visibilità.

La valutazione degli analisti sulle azioni Eni non è convergente. A metà luglio sia Exane che Kepler Cheuvreux sono intervenuti sulla quotata. I primi hanno ribadito il rating sell (quindi vendere) con target price abbassato a 13,5 euro mentre i secondi hanno confermato il rating buy (quindi comprare) con prezzo obiettivo a 19 euro. Come si può subito vedere ad occhio si tratta di due valutazione in completa antitesi tra di loro. Per Exane Eni non ha più niente da dire tanto che il suo target price è addirittura più basso del valore attuale del titolo. Per Kepler Cheuvreux, invece, Eni è da comprare e anche il prezzo obiettivo, per quanto rivisto al ribasso rispetto a quello di prima, resta decisamente alto implicando un buon potenziale di upside rispetto ai prezzi attuali.

Chi volesse comprare azioni Eni in questa fase (sfruttando sia i prezzi bassi che la visibilità data dall’accordo con KKR) può operare in due modi: con i broker come eToro e con le banche come Fineco. In entrambi i casi c’è la possibilità di comprare azioni reali e di fare trading con i CFD. Sempre dallo stesso account.

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