La seduta di borsa di oggi si è aperta senza variazioni significative ma sul Ftse Mib sembra proseguire il momento negativo di Telecom Italia. L’ex monopolista già nei giorni scorsi era stato massacrato dalle vendite provocate dalle notizie sulle nuove offerte presentate da CdP Equity/Macquarie e dal fondo Usa Kohlberg Kravis Roberts (KKR) per rilevare NetCo, la costituenda società che nel suo perimetro andrà ad includere gli asset della rete fissa e la partecipazione in Sparkle.
Oggi il titolo Telecom Italia ha avviato gli scambi con un ribasso del 2,2 per cento che porta il valore delle azioni a precipitare a 0,275 euro. Oramai lo si può vedere anche dal grafico in basso che i tempi del forte appeal sembrano appartenere al passato. La performance mensile del titolo evidenzia infatti una flessione del 5 per cento mentre anno su anno i prezzi hanno perso il 9 per cento.
L’impressione è che, in vista dell’attesissimo consiglio di amministrazione che sarà chiamato ad esaminare le nuovo proposte arrivate dai soggetti acquirenti, tutto venga interpretato in modo negativo dagli investitori. Questo comportamento non deve stupire poichè è praticamente certo che l’azionista di maggioranza Vivendi boccerà anche le nuove offerte (comunque migliorative rispetto a quelle precedenti) ritenendole non congrue.
Dicevamo del fatto che su Telecom Italia stia imperversando fortemente negativo. Ebbene ieri l’assemblea degli azionisti di TIM ha messo nero su bianco quello che già si sapeva: sull’esercizio 2022 non ci sarà alcuna cedola. Niente dividendo Telecom Italia 2023, quindi, e investitori a bocca asciutta perchè la situazione finanziaria non permette di assegnare remunerazioni.
E la situazione delle finanze non è proprio delle migliori visto che l’ex monopolista ha chiuso il 2022 con una perdita netta pari a 2,9 miliardi di euro che è stata coperta mediante prelievo da riserve.
Insomma il 2022 di TIM non è stato per nulla semplice e questo non fa altro che assumere ancora più centralità al dossier vendita.
Le altre decisioni dell’assemblea degli azionisti di Telecom Italia
Sempre nel corso dell’assemblea degli azionisti si è proceduto anche con alcune nomine. In particolare Giulio Gallazzi e Massimo Sarmi sono stati confermati nella carica di consiglieri. Non si è invece proceduto alla nomina del terzo amministratore visto che le le candidature proposte non hanno ottenuto le necessarie maggioranze. Il mandato dei due consiglieri nominati, analogamente a quello degli altri amministratori in carica, durerà fino all’approvazione del bilancio di TIM al 31 dicembre 2023 quindi fino ai primi mesi dell’anno prossimo.
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