Ci sono buone notizie per tutti i possessori di azioni Monte dei Paschi. La banca toscana ha infatti reso noto di aver ricevuto il via libera a parte della Banca Centrale Europea alla proposta di pagamento di un dividendo per azione pari a 0,25 euro a valere sull’esercizio 2023. Si tratta, per intendersi, del dividendo MPS 2024 (dove l’anno fa riferimento alla data di stacco della cedola). In base agli accordi a suo tempo presti con l’EuroTower, Monte dei Paschi sarebbe dovuta tornare al dividendo nell’esercizio 2024 (stacco nel 2025) ma i buoni conti al 31 dicembre 2023 e le incoraggianti prospettive hanno spinto il management della banca toscana ad anticipare i tempi. La mossa ha ovviamente fatto piacere al mercato anche se, come messo in evidenza da alcuni analisti, era prevedibile.
Per diventare esecutiva la decisione della banca senese aveva bisogno del via libera da parte della BCE che è puntualmente arrivato. I dividendi complessivi che Monte dei Paschi procederà a distribuire a valere sull’esercizio 2023 sono pari a 315 milioni di euro.
La decisione dell’EuroTower è stata adottata a seguito della presentazione dell’istanza autorizzativa presentata dalla stessa Banca MPS, in ottemperanza a quanto previsto dalla SREP Decision 2023.
E adesso cosa succederà? Non ci dovrebbero essere problemi per il via libera definitivo. Vero è che c’è il passaggio finale dall’assemblea degli azionisti (procedura che riguarda tutti i dividendi deliberati e non solo quelli della banca toscana) ma si dovrebbe trattare di una formalità. Per la cronaca l’assembla degli azionisti di Monte dei Paschi per il passaggio di approvazione è in calendario per il prossimo 11 aprile 2024.
Quale impatto sulle azioni MPS dall’ok BCE al dividendo 2024?
Già ieri Monte dei Paschi era finita nel mirino degli investitori a seguito della cessione da parte del Tesoro di una quota del 12,5 per cento del capitale. La banca toscana, al termine di una seduta caratterizzata da una discreta volatilità aveva segnato una flessione a 4,19 euro. Questa mattina i prezzi si sono subito mossi al rialzo riportandosi sopra quota 4,21 euro.
Tramite procedura accelerata di raccolta ordini, il MEF ha ulteriormente ridotto la sua partecipazione nel capitale di MPS dal 64,23 per cento iniziale (già ridotto al 39,23 per cento con analoga operazione avvenuta a novembre).
Secondo gli analisti, la nuova cessione operata dal Tesoro riaccendo quello che giornalisticamente è noto come risiko del settore bancario italiano. Da mesi circolano indiscrezioni su una operazione che dovrebbe vedere la partecipazione di Banco BPM, Unipol ma soprattutto Unicredit.
Stando ad alcuni rumors circolati proprio dopo l’operazione condotta dal Tesoro, non sarebbe esclusa una nuova possibile cessione da parte dello stesso MEF nell’ambito di un più vasto piano di privatizzazioni che prevede anche il collocamento di Poste Italiane in più fasi.
Tornando all’andamento in borsa del titolo Monte dei Paschi, c’è da dire che ultimamente la quotata sembra essere molto in forma. Nel solo ultimo mese c’è stata una progressione del 14 per cento mentre anno su anno il rialzo è oramai del 133 per cento. L’appeal da parte degli investitori è tornato quindi ad essere molto alto e a questo ha anche contribuito la decisione di riconoscere un dividendo sull’esercizio 2023.
Chi volesse sfruttare il forte appeal delle azioni MPS può operare in due modi: o comprando azioni Monte dei Paschi reali (e in tal caso si diventa azionisti) oppure speculando al rialzo o al ribasso con i CFD (parliamo rispettivamente di long trading e di short trading).
Piattaforme che permettono di operare in entrambi i modi sono:
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