chart di trading e logo di Eni su barile di petrolio
Sarà pari a 0,25 euro la prima tranche del dividendo Eni 2025 - BorsaInside

Neppure il tempo di far calare il sipario sul dividendo Eni 2024 (per intendersi quello relativo all’esercizio 2023) che il Cane a Sei Zampe rilancia subito con la cedola sull’esercizio in corso. Tecnicamente parliamo di dividendo Eni 2025 ma l’esercizio di riferimento è proprio quello in corso. Come noto agli azionisti del colosso petrolifero, sono già alcuni anni che la cedola completa viene divisa in 4 tranche di pari importo che sono staccate ogni tre mesi. La remunerazione di Eni è una delle poche ad avere cadenza trimestrale su Borsa Italiana (per la cronaca l’altro dividendo trimestrale è quello di STM).

Premesso questo, il consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe ha liberato la data di stacco della prima tranche del dividendo relativo all’esercizio 2024. La data di stacco sarà il 23 settembre 2024 con pagamento a partire dal successivo mercoledì 25 settembre. L’importo della prima cedola di Eni è di 0,25 euro mentre il dividendo totale 2025 ammonta a 1 euro.

Questa è la delibera del cda della quotata. Cosa possiamo fare alla luce di questa informazione? Un dato che possiamo subito calcolare è l’ammontare del rendimento che scaturisce proprio dalla prima tranche della remunerazione. Tecnicamente si tratta di definire il dividend yield di Eni alla luce dei più recenti valori di borsa del titolo.

Rendimento prima tranche dividendo Eni 2025: il calcolo

Il dividend yield è un indicatore finanziario che misura il rendimento di un investimento in azioni sotto forma di dividendi rispetto al prezzo dell’azione. Viene calcolato come una percentuale e rappresenta il rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo corrente dell’azione.

La formula per calcolare il dividend yield è la seguente: dividendo dell’azione diviso prezzo corrente del titolo moltiplicato per 100.

Solitamente ad essere calcolato è il dividend yield riferito a tutta la cedola. Nel caso specifico di Eni, visto che stiamo parlando di una prima tranche, al numeratore andranno proprio quegli 0,25 euro di cedola trimestrale.

Avremo quindi 0,25 euro di cedola fratto 14,02 euro (ossia il prezzo delle azioni del Cane a Sei Zampe al termine della seduta di borsa di ieri), moltiplicato per 100. Dal calcolo risulta che il dividend yield relativo alla prima tranche della cedola è pari a 1,78 euro.

Le decisioni sulla data di stacco della prima tranche del dividendo Eni sono state deliberate nell’ambito dell’approvazione dei conti del primo semestre 2024 del Cane a Sei Zampe che sono stati resi noti questa mattina (qui le previsioni della vigilia).

Le novità sulla politica di remunerazione degli azionisti Eni

In relazione alla politica di remunerazione degli azionisti, il management della quotata ha precisato che a seguito dell’autorizzazione rilasciata dall’ultima assemblea degli azionisti per un nuovo piano di acquisti di azioni proprie fino a 3,5 miliardi di euro, tutto il piano del management 2024 relativo ad un buy-back complessivo da 1,6 miliardi è stato confermato. La sola novità è che la società non esclude l’attuazione di un piano di riacquisto più rapido rispetto a quelle che sono le assunzioni iniziali.

Alla luce delle politica di distribuzione e tendendo conto del minore livello atteso di debito netto grazie ai progressi nel piano di dismissioni, nel terzo trimestre 2024 il management della quotata ritiene possibile un nulteriore incremento fino al limite massimo del 35 per cento dell’intervallo di distribuzione del flusso di cassa operativo adjusted di budget. Tale variazione corrisponderebbe ad un potenziale incremento del valore del buyback pari a circa 500 milioni di euro.

Quale effetti sulle azioni Eni dalle novità sui dividendi

Tutto quello che riguarda remunerazione degli azionisti tende sempre ad impattare sull’andamento del titolo coinvolto. Eni, oggi, potrà essere anche condizionata dai conti del primo semestre. Chi volesse investire sul titolo, quindi, dovrebbe anche raffrontare i risultati al 30 giugno con quelle che erano le stime della vigilia.

Ricordiamo che il titolo Eni nell’ultimo mese non ha brillato più di tanto evidenziando un calo dell’1 per cento. Decisamente peggiore è invece la prestazione da inizio anno che evidenzia un ribasso del 9 per cento. Per alcuni analisti la pubblicazione dei conti trimestrali di Eni potrebbe essere l’occasione per un rilancio del titolo.

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