titolo banco bpm

Banco BPM protagonista nella seduta di oggi di Borsa Italiana. Il titolo del settore bancario, fin dall’apertura degli scambi, si è mostrato decisamente pesante tanto da arrivare a perdere circa 1 punto percentuale e mezzo dopo un’ora dall’avvio degli scambi.

A fare da driver alle azioni Banco BPM è la pubblicazione dei conti preliminari 2022 avvenuta nel pre-market. Nonostante non si tratta del bilancio definitivo, la relazione ha comunque grande valore anche perchè contiene anche le decisioni del management in merito all’ammontare del dividendo Banco BPM 2023, relativo ossia all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Essendo il nostro sito rivolto soprattutto agli investitori, proprio dalle decisioni sulla consistenza della cedola partiremo nel nostro post.

Dividendo Banco BPM 2023: ammontare e data di stacco

Il consiglio di amministrazione di Banco BPM ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo 2023 pari a 0,23 euro per azione. Considerando il numero delle azioni della banca che sono ad oggi in circolazione, i dividendi Banco BPM complessivi saranno pari a 348,5 milioni di euro.

Già fissate le date di stacco e di pagamento. La prima sarà il 24 aprile mentre la seconda il 26 aprile.

Ad avere diritto al dividendo Banco BPM saranno tutti i possessori azioni della banca alla data di stacco.

Banco BPM conti preliminari 2022: ecco come è andata

Come già detto in precedenza, la presentazione delle decisioni di Banco BPM in materia di dividendi, è avvenuta nell’ambito dell’approvazione dei conti 2022 preliminari. Vediamo quindi come è andata.

La quotata guidata da Castagna ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 702,59 milioni di euro, in aumento del 23,5 per cento rispetto ai 569,07 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente. Le rettifiche nette su finanziamenti verso la clientela sono ammontate a 682,28 milioni di euro. Senza considerare le componenti non ricorrenti, l’utile è ammontato a 886,3 milioni di euro.

Scendendo nel conto economico, il risultato della gestione operativa 2022 ha segnato una crescita dell’8,6 per cento a quota 2,17 miliardi di euro. I proventi operativi hanno registrato un incremento del 4,3 per cento attestandosi a quota 4,71 miliardi di euro, mentre il margine di interesse a fine 2022 risultava in aumento a quota 2,31 miliardi di euro con una progressione del 13,4 per cento anno su anno.

Per quello che riguarda gli aggregati patrimoniali, a fine 2022 le esposizioni nette deteriorate (somma tra sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontavano a 2,4 miliardi di euro mentre l’incidenza delle esposizioni deteriorate nel raffronto con il totale degli impeghi al lordo delle rettifiche di valore era scesa al 4,2 per cento contro il 5,6 per cento di inizio anno.

Sul fronte patrimoniale, al 31 dicembre 2022 il Common Equity Tier 1 del Banco BPM era salito al 14,3 per cento, rispetto al 13,5 per cento al 30 settembre 2022. Non considerando gli impatti della disciplina transitoria, il CET 1 ratio fully phased della banca era pari al 12,8 per cento, decisamente oltre il requisito minimo dell’8,71 per cento che è stato fissato dalla BCE per il Banco BPM per il 2022.

Come le decisioni sul dividendo, anche i conti 2022, sia pure nella versione preliminare, sono un importante catalizzatore che può essere sfruttato per investire sul titolo. Ricordiamo che con il broker eToro è possibile ora acquistare azioni senza commissioni e con un deposito di minimo di partenza di soli 50 dollari. In più eToro dà accesso ad una vasta scelta di strumenti che possono essere molto utili per la normale attività di trading.

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Banco BPM previsioni esercizio 2023

Oltre al dividendo e ai conti preliminari relativi all’esercizio 2022, il consiglio di amministrazione di Banco BPM ha anche fornito delle indicazioni sull’esercizio 2022. Stando all’outlook, il margine di interesse, nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO, dovrebbe trarre vantaggio dall’aumento dei tassi a breve in modo particolare per quello che concerne la componente di matrice commerciale. L’andamento degli oneri operativi potrebbe risentire di parte delle pressioni dell’inflazione e degli effetti di una sostenuta politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel Piano Strategico della stessa banca.

Venendo ai numeri, l’utile netto dovrebbe superare sia per traiettoria di redditività che in relazione ai target complessivamente delineati nel Piano Strategico, quello del 2022. Il management della banca ritiene che nel 2022 ci possa essere un utile per azione superiore agli 0,6 euro.

Insomma anche sul lungo termine gli spunti non mancano.

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