Le azioni Intesa Sanpaolo sono state tra le protagoniste della seduta di borsa di ieri. Grazie all’effetto-semestrale, la banca guidata da Messina è salita fino a 3,8 euro consolidando così ancora di più la sua prestazione su base mensile e quella da inizio anno. Come si può vedere dal grafico in basso, le quotazioni di Intesa SP rispetto ad un mese fa sono più alte del 6 per cento mentre da inizio 2024 è in atto un vero e proprio exploit con i valori a +41 per cento. I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: Intesa Sanpaolo è una quotata solida che fa felici i suoi azionisti.
Questi ultimi da ieri hanno un motivo in più per guardare con fiducia al futuro della banca. Nell’ambito della pubblicazione dei conti del primo semestre 2024, infatti, il management della banca ha reso nota la nuova politica di remunerazione degli azionisti. Possiamo già subito anticipare che ci sono grandi novità e che esse sono tutte positive!
Come cambia la politica dei dividendi di Intesa Sanpaolo
In merito alla politica di remunerazione degli azionisti, la banca guidata da Messina ha confermato l’indicazione di un payout ratio cash pari al 70 per cento dell’utile netto consolidato in ogni anno del Piano di Impresa. In particolare è previsto un incremento della cedola per azione relativa al biennio 2024/2025 rispetto al dividendo Intesa Sanpaolo staccato sull’esercizio 2023..
Le buone notizie per gli azionisti, però, non si fermano qui. I vertici hanno deliberato un acconto cash sul dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) pari a complessivi 3 miliardi di euro (monte-dividendi). L’ammontare della cedola che sarà riconosciuta a titolo di acconto sarà stabilito il prossimo 31 ottobre 2024 quando verranno approvati i conti relativi al terzo trimestre 2024 (primi nove mesi dell’esercizio).
Sempre restando in materia di remunerazione degli azionisti. è ancora più importante il fatto che la banca di fatto non abbia escluso altre distribuzioni sull’esercizio 2024 che verranno quantificate una volta approvati i risultati annuali.
Inoltre, il management ha ravvisato un acconto dividendi cash (da distribuire a valere sui risultati del 2024) di circa 3 miliardi di euro; la delibera in merito all’acconto dividendi verrà definita il 31 ottobre 2024, in occasione dell’approvazione dei risultati del 3° trimestre 2024, in relazione ai risultati del 3° trimestre 2024 e di quelli prevedibili per il 4° trimestre 2024. Inoltre, IntesaSanpaolo non ha escluso un ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali. Ulteriori distribuzioni future saranno valutate anno dopo anno.
Ai dividendi si andrà poi ad aggiungere un buyback per un ammontare complessivo pari a 1,7 miliardi di euro che è stato avviato a giugno 2024.
Le previsioni sul 2024 di Intesa Sanpaolo
Accanto alle novità in materia di politica di remunerazione degli azionisti, dal consiglio di amministrazione della banca guidata da Messina sono anche arrivate delle indicazioni sui conti relativi a tutto il 2024. Per l’esercizio la banca prevede di conseguire un solido aumento dei ricavi sostenuto dal rialzo degli interessi netti (visto a quota 15,5 miliardi di euro) e dall’aumento delle commissioni nette.
E’ visto anche in miglioramento il risultato dell’attività assicurativa. Parallelamente i costi operativi sono visti stabili nonostante l’incremento degli investimenti in tecnologia legati soprattutto alle minori spese per il personale. Per finire l’utile netto è visto a quota 8,5 miliardi di euro sia nel 2024 che nel 2025.
Quali sono i livelli tecnici da attenzione sulle azioni Intesa Sanpaolo
L’analisi tecnica sulle azioni Intesa Sanpaolo consente di avere elementi utili ai fini del posizionamento sul titolo. Nella seduta di ieri, proprio per effetto dei conti trimestrali, le quotazioni della banca si sono spinte fino a 3,8 euro. Questo livello è in realtà una importante resistenza che configura già una divergenza negativa. Un eventuale ritorno del titolo verso quota 3,67 euro (da valutare nella sessione di oggi) potrebbe portare il titolo fino al supporto in area 3,47 euro.
Ricordiamo che sulla quotata del settore bancario si sprecano le valutazioni positive. Tra i più recenti aggiornamenti c’è quello eseguito a metà luglio dagli analisti di Barclays. Gli esperti inglesi avevano confermato il rating overweight sulla banca alzando il target price a 4,2 euro. Si tratta di una valutazione-obiettivo più alta dei valori attuali del titolo e il che implica la presenza di un buon potenziale di rialzo.
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