Su Borsa Italiana da alcune settimane è in pieno svolgimento la stagione dei bilanci 2023. Tutte le quotate più importanti stanno via via procedendo all’approvazione dei rispettivi conti al 31 dicembre 2023. Contestualmente alla pubblicazione dei bilanci vengono anche rese note le decisioni in materia di remunerazione degli azionisti.
Parliamo quindi di dividendi 2024 dove l’anno indica il momento dello stacco visto che l’esercizio di riferimento è invece il 2023. Quotate sul Ftse Mib del calibro di Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno già comunicato a inizio febbraio l’ammontare della rispettiva cedola oltre che la data in cui è previsto lo stacco. Conoscendo l’importo del dividendo è possibile anche ricavare un altro dato importantissimo ai fini valutativi: il rendimento o dividend yield.
In questa guida i lettori potranno trovare tutti i dividendi del Ftse Mib con in più le relative date di stacco e soprattutto quanto rendono. Conoscendo ammontare e dividend yield, infatti, è possibile individuare i migliori.
La tabella riportata in basso è articolata in colonne: per ogni titolo del Ftse Mib è indicato l’ammontare del dividendo deliberato dal consiglio di amministrazione e la data di stacco. Tecnicamente non possiamo parlare di cedole definitive poichè c’è sempre il passaggio dall’assemblea degli azionisti, tuttavia è assodato che, salvo imprevisti dovuti a particolari criticità, il via libera da parte dell’assemblea sia scontato.
Come certamente i lettori più attenti avranno già notato nella tabella non è indicata la data di pagamento del dividendo essendo essa sempre due giorno dopo quella di stacco (salvo particolarità che saranno comunque segnalate). Per finire ricordiamo che la stagione dei bilanci è iniziata da poco e quindi la lista è in aggiornamento continuo. Man mano che ci saranno aggiornamenti ovvero pubblicazioni di conti con all’interno indicazioni sulla remunerazione degli azionisti, essi saranno riportati in tabella.
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Dividendi 2024 Ftse Mib: le previsioni sulla stagione
Le prime battute della stagione 2024 dei dividendi sembrano confermare quelle che erano le previsioni della vigilia. Secondo stime rilasciate a fine 2023 i dividendi 2024 di Borsa Italiana dovrebbero valere qualcosa come 32 miliardi di euro. Le stesse previsioni non escludevano neppure il ritorno allo stacco di alcune cedole illustri da tempo assenti come ad esempio quella del Monte dei Paschi. E sempre in base alle stime, si ipotizzavano anche dividend yield molto consistenti, in alcuni casi superiori al 6 per cento.
Ebbene, vero è che nella prima decade di febbraio le cedole annunciate sono poche, tuttavia non si può non evidenziare che gran parte delle previsioni siano state centrate. Tanto per iniziare sono tornati alcuni dividendi del Ftse Mib che mancavano da molto tempo come quello del Monte dei Paschi e quello di Iveco Group. E che dire poi dei migliori rendimenti da dividendo (sempre tra quelli fin qui annunciati) che arrivano anche 10% come nel caso di Intesa Sanpaolo (acconto e saldo)?
Insomma i dividendi 2024 del Ftse Mib non solo non stanno sfigurando ma in alcuni casi battono anche le stime. Una valida ragione per considerare la possibilità di investire in azioni italiane anche perchè, come messo in evidenza da Reuters, i titoli del Ftse Mib sono scambiati con uno sconto del 50 per cento rispetto a quelli globali e quindi sono molto convenienti.
Per confrontare dividendi 2024 definitivi con le stime si rimanda a:
Dividendi Ftse Mib 2024: ammontare e data di stacco
Tecnicamente il dividendo è una distribuzione di parte dei profitti di una società ai suoi azionisti. L’operazione di distribuzione può avvenire in diverse forme, tra cui denaro contante, azioni aggiuntive della società o altre proprietà.
I dividendi sono solitamente dichiarati e pagati periodicamente, come trimestralmente o annualmente, e sono una forma di ricompensa per gli investitori che detengono azioni della società. Le società possono scegliere di pagare dividendi per diverse ragioni, tra cui la condivisione del successo finanziario con gli azionisti, l’attrazione di nuovi investitori e la dimostrazione della stabilità finanziaria dell’azienda. Ovviamente non tutte le società pagano dividendi (sul Ftse Mib ce ne sono alcune che non lo fanno da anni) e la decisione di procedere con lo stacco dipende dalla politica finanziaria e dagli obiettivi della società stessa.
A proposito di stacco della cedola, la data in cui questa operazione avviene viene stabilita dal consiglio di amministrazione il più delle volte (ma non sempre) contestualmente alla determinazione dell’ammontare della cedola stessa (quindi in occasione dell’approvazione del bilancio). Se il dividendo viene corrisposto in una sola soluzione allora ci sarà una data di stacco ma, a volte, la cedola è divisa in un acconto e un saldo e quindi ci saranno due date di stacco per ognuno dei due momenti. In alcuni casi, ad esempio Eni, il dividendo si divide in 4 tranche e quindi, per ognuna di essere avremo una specificata data di stacco e pagamento.
Società | Dividendo 2024 | Data di stacco |
A2A | ||
Amplifon | ||
Azimut | ||
Banca Generali | 2,15 euro (due tranche: 1,55 euro + 0,6 euro) | prima tranche: 20 maggio 2024 seconda tranche: 17 febbraio 2025 |
Banca Mediolanum | 0,7 euro (saldo di 0,42 euro + acconto di 0,28 euro staccato a novembre 2023) | |
Banca MPS | 0,25 euro | 20 maggio 2024 |
Banco BPM | 0,56 euro | 22 aprile 2024 |
BPER Banca | 0,3 euro | |
Brunello Cucinelli | ||
Campari | ||
Diasorin | ||
Enel | acconto di 0,215 euro staccato a gennaio 2024 | |
Eni | quattro tranche (prima tranche di 0,24 euro staccata a settembre 2023; seconda tranche di 0,23 euro staccata a novembre 2023) | |
ERG | ||
Ferrari | ||
FinecoBank | 0,69 euro | 20 maggio 2024 |
Generali | ||
Hera | ||
Interpump | ||
Intesa Sanpaolo | 0,296 euro (saldo di 0,152 euro + acconto di 0,144 euro staccato a novembre 2023) | 20 maggio 2024 |
Inwit | ||
Italgas | ||
Iveco Group | 0,22 euro | 22 aprile 2024 |
Leonardo | ||
Mediobanca | ||
Moncler | ||
Nexi | ||
Pirelli | ||
Poste Italiane | acconto di 0,237 euro staccato a novembre 2023 | |
Prysmian | ||
Recordati | acconto di 0,57 euro staccato a novembre 2023 | |
Saipem | ||
Snam | (acconto di 0,1128 euro staccato a gennaio 2024 | |
Stellantis | ||
STM | ||
Telecom Italia | ||
Tenaris | 0,2 dollari acconto staccato a novembre 2023 | |
Terna | acconto di 0,1146 euro staccato a novembre 2023 | |
Unicredit | 1,78 euro | |
Unipol |
Come si può notare dalla tabella, molti degli stacchi avverranno il 20 maggio 2024: sarà quello il dividend day del Ftse Mib.
Migliori dividendi Ftse Mib 2024: quali saranno?
Quando si parla di migliori dividendi, il riferimento non è solo alla consistenza della cedola. Il fatto che un dividendo sia più alto di un altro dice alla fine ben poco. Il vero discrimine è rappresentato dal rendimento del dividendo.
Il cosiddetto dividend yield permette di valutare il rendimento relativo di un investimento in azioni in termini di dividendi distribuiti rispetto al prezzo dell’azione. La formula per il calcolo è molto semplice: dividendo annuale per azione diviso il numero di azioni in circolazione per il prezzo corrente dell’azione. Il risultato si moltiplica per 100 per esprimere il rendimento in percentuale.
Il dividend yield è importante per gli investitori che cercano reddito da dividendi, poiché fornisce un’indicazione del ritorno in termini di dividendi che possono aspettarsi rispetto al prezzo pagato per le azioni.
La tabella in alto riporta i rendimenti dei dividendi fin qui diffusi. I dati a disposizione sono pochi, tuttavia non si può non notare la presenza di dividend yield molto alti.
Nulla di cui stupirsi visto che già a fine 2023 si parlava con molta insistenza di dividend yield decisamente alti per numerose quotate del Ftse Mib come Stellantis, Mediobanca, Intesa Sanpaolo ma anche Unipol, Banco BPM e BPER Banca.
Chi volesse comprare azioni che potrebbero offrire i rendimenti da dividendo migliori del 2024 può operare con questi broker:
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