Tra le quotate da tenere d’occhio nella seduta di borsa di oggi c’è sicuramente BPER Banca. Il titolo della quotata emiliana potrebbe avere dalla sua parte un catalizzatore potenzialmente molto interessante: il nuovo piano industriale 2024-2027 e soprattutto la nuova politica dei dividendi. Il documento è stato presentato nel pre-market e quindi è lecito attendersi una reazione da parte della quotata fin dal primo minuto di scambi. Per la cronaca le azioni BPER Banca oggi partono da 5,32 euro e sono forti di una progressione del 12 per cento su base mensile e di quasi il 70 per cento da inizio anno.
Numeri impressionanti che giustamente implicano dei dubbi circa la capacità del titolo di crescere ancora. In effetti nel momento in cui le quotazione di un titolo sono cresciute così, lo spazio per un ulteriore rialzo tende a stringersi. Per capire se è questo o no il caso di BPER Banca è necessario andare ad esaminare proprio i dettagli del piano industriale partendo proprio dalla questione dividendi. Ricordiamo che chi volesse speculare sul titolo sfruttando proprio questi potenziali catalyst può operare anche con i CFD e in questo modo non dovrà possedere fisicamente azioni della quotata.
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Dividendi BPER Banca: cosa cambia con la nuova politica
Il nuovo piano industriale BPER Banca vale per il periodo tra il 2024-2027. Tecnicamente, quindi, è già operativo ma è comunque previsto che entri a pieno regime solo nella prima metà del prossimo anno. La nuova politica dei dividendi fa quindi riferimento allo stesso arco temporale: 2024-2027.
Il management della quotata emiliana punta a remunerare gli azionisti con un pay-out ratio sostenibile pari a circa il 75 per cento. Tale valore corrisponde dividendi cumulati cash per un ammontare pari a circa 3,2 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027. Questa è l’indicazione di massima, tuttavia la distribuzione delle cedole sarà soggetta alle approvazioni da parte della BCE nonchè del consiglio di amministrazione della quotata e logicamente al raggiungimento degli obiettivi di utile netto contabile che sono indicati all’interno dello stesso piano (vedremo nel prossimo paragrafo quasi sono i vari target).
Nell’ambito della politica dei dividendi, il management della quotata non esclude di ricorre anche al pagamento di acconti sul dividendo (quindi la cedola non sarebbe corrisposta in una sola soluzione) laddove dovesse essere verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici.
I target del piano industriale BPER Banca 2024-2027
Focus quindi sia sulle direttrici del piano industriale che sui target previsti. Per quello che riguarda il primo punto, i pilastri sono essenzialmente tre: dare valore ai clienti mediante prodotti personalizzati per i segmenti Retail e Private con l’obiettivo di incrementare i ricavi mediante una maggiore crescita della commissioni che andranno a compensare la scontata riduzione del margine di interesse (esito inevitabile con l’avvio del ciclo ribassista dei tassi di riferimento); fare leva sulla solidità dello stato patrimoniale della banca attraverso un miglioramento della gestione del rischio di credito e di capitale e riuscire a catturare le economie di scala latenti mediante un aumento della produttività da raggiungere mediante iniziative di potenziamento delle competenze e il processo di internalizzazione di attività operative di primaria importanza.
Queste tre direttrici saranno alla base del raggiungimento di tutti i target che il management della banca ha fissato per l’arco di durata del piano. In particolare i ricavi di BPER Banca sono visti in rialzo dell’1,5 per cento fino a 5,5 miliardi di euro a fine 2027 (attualmente il fatturato è pari a 5,4 miliardi di euro (dato stimato per l’esercizio 2024) mentre il rapporto cost/income è previsto in leggero miglioramento da circa il 52 per cento a fine 2024 al 50 per cento a fine 2027.
L’aumento dei ricavi, stando alle proiezioni del management, dovrebbe principalmente essere dovuto all’incremento delle commissioni (250 milioni) e alla crescita selettiva dei volumi degli impieghi (altri 300 milioni). Questi aumenti compenseranno il rialzo del margine di interesse che si dovrebbe attestare a 3,1 miliardi di euro alla fine del piano.
Scendendo nel piano industriale, il risultato netto è previsto in rialzo da circa 1,3 miliardi di euro stimati per il 2024 a 1,5 miliardi di euro previsti a fine piano mentre l’utile netto cumulato si dovrebbe attestare a circa 4,3 miliardi nel corso del piano. Nessuna novità è invece prevista della qualità del credito che dovrebbe restare sostanzialmente stabile fino a fine 2027 mentre, sul fronte patrimoniale, il CET1 Ratio si dovrebbe mantenere sopra il 14,5 per cento.
Cosa fare con le azioni BPER Banca oggi
Come detto in precedenza la presentazione del piano industriale (e soprattutto le novità in materia di politica dei dividendi) potrebbero condizionare l’andamento del titolo BPER in avvio di scambi. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, lo scenario più probabile potrebbe essere quello di un apprezzamento fino a 5,5 euro. Nel lungo termine, poi, il raggiungimento di questo livello potrebbe spingere la quotata a salire anche fino all’area compresa tra 5,70 e 5,75 euro.
C’è ovviamente anche uno scenario diametralmente opposto. Al ribasso, infatti, BPER Banca potrebbe cedere fino a 4,5 euro, zona in cui si colloca la media mobile di lungo periodo. Anche questo, comunque, è uno scenario di lungo termine.
Gli analisti che più recentemente si sono espressi sulla quotata hanno confermato il loro approccio moderatamente ottimista. Proprio ad inizio ottobre è arrivata la valutazione degli analisti di Mediobanca che sul titolo emiliano hanno confermato il rating neutral con target price a 5,6 euro. Il prezzo obiettivo indicato da Piazzetta Cuccia staziona proprio nell’area che abbiamo citato parlando di analisi tecnica. più ottimisti gli esperti di UBS che non solo consigliano di comprare le azioni BPER Banca (il rating è infatti buy) ma addirittura indicano come prezzo obiettivo i 7,2 euro, un valore che implica un potenziale di upside molto robusto.
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