Si avvicina il momento dei dividendi di primavera a Piazza Affari. Il prossimo lunedì 24 marzo 2025, infatti, alcune quotate molto popolari sul Ftse Mib saranno alle prese con la remunerazione degli azionisti. Non siamo ancora in presenza di quelli stacchi a raffica che faranno compagnia agli investitori per tutto il mese di maggio e giugno, ma l’appuntamento non è comunque da trascurare.
Prima di analizzare nel dettaglio quali saranno le quotate del Ftse Mib che il 24 marzo staccheranno la rispettiva cedola, ci preme fare una precisazione: non ci sarà alcun dividendo intero. Come già avvenuto con gli stacchi dei dividendi dell’autunno-inverno, la remunerazione riguarderà solo singole tranche. Un indizio sui titoli coinvolti lo abbiamo quindi già dato sia pure in modo indiretto: si tratterà di quotate che dividendo la cedola intera in più parti.
Ecco le azioni che staccano la cedola il 24 marzo 2025
Saranno Eni e STM le due quotate alle prese con lo stacco del dividendo il prossimo lunedì 24 marzo. I due titoli appartengono a settori del tutto diversi tra loro ma, per quello che riguarda la cedola, c’è sempre lo stesso minimo comun denominatore ossia la divisione in quattro tranche annuali. I dividendi in stacco lunedì, quindi, non saranno i classici acconti che spesso gli investitori hanno incontrato durante i mesi autunnali ma bensì singole tranche.
Più nel dettaglio Eni sarà alle prese con lo stacco della terza tranche del suo dividendo 2025 complessivamente pari a 1 euro mentre STM procederà con lo stacco della quarta e ultima tranche del dividendo 2025 in totale pari a 0,36 dollari.
Venendo ai numeri, come da delibera del consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe, la tranche del dividendo Eni in stacco il 24 marzo sarà pari 0,25 euro per azione mentre, come da delibera del CdA di STM, la tranche della cedola di STMicroelectrionics ammonterà a 0,09 dollari. Entrambi gli importi sono da considerarsi al loro.
Tutti e due i dividendi in stacco il 24 marzo saranno poi messi in pagamento da lunedì 26 marzo.
Il diritto a percepire le due cedole spetterà solo quegli investitori che avranno in portafoglio azioni Eni o STM (o ovviamente entrambe) nel giorno dello stacco del dividendo quindi il 24 marzo. La data di stacco, o ex-date, è il momento in cui la società riconosce ufficialmente il diritto a percepire la cedola. Da ciò ne consegue che avranno diritto al dividendo solo quegli investitori che hanno comprato azioni Eni o STM entro venerdì 21 marzo vale a dire l’ultimo giorno utile di quotazioni prima della data di stacco.
Ricordiamo che, di solito, i titoli interessati allo stacco della cedola tendono a registrare variazioni di prezzo anche significative proprio nel giorno dell’appuntamento. Una situazione che può essere sfruttata per fare trading con i CFD.
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Quanto rendono i dividendi in stacco il 24 marzo 2025
Trattandosi di tranche di dividendi totali (un quarto della cedola complessiva) per i dividendi in stacco il 24 marzo non è possibile attendersi grandi importi. E per quello che riguarda i rispettivi rendimenti da dividendo? Il dividend yield è uno dei parametri più importanti per valutare la convenienza di una cedola.
Tecnicamente il rendimento da dividendo è un indicatore finanziario che misura il rendimento di un’azione in base ai dividendi staccati dalla società e viene calcolato dividendo la cedola per il prezzo del titolo nell’ultima seduta valida di scambi. Il risultato viene poi moltiplicato per 100 in modo tale da avere una percentuale.
Considerando che le azioni Eni hanno chiuso la seduta di borsa di ieri a 14,23 euro, il rendimento da dividendo della terza tranche sarà pari all’1,75%. Stesso calcolo per il dividend yield delle azioni STM solo che logicamente cambiano i dati. In tal caso, infatti, abbiamo 0,09 diviso i 23,52 euro della chiusura di ieri moltiplicato per 100 ossia 0,38%. Questo è il rendimento del dividendo STM espresso dalla tranche della cedola in stacco lunedì.
Praticamente il dividend yield altro non è che la percentuale del prezzo dell’azione che un investitore riceve sotto forma di dividendi ogni anno.
In linea generale, un alto dividend yield può essere interessante per gli investitori che cercano entrate passive mentre un basso dividend yield è spesso tipico delle aziende in crescita che reinvestono i profitti invece di distribuirli.
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