Il 2024 si prospetta come un anno interessante per gli investitori che interessati ai dividendi, con le società italiane pronte a distribuire ai possessori di loro azioni una pioggia di cedole. Anche il prossimo anno, quindi, Piazza Affari offrirà opportunità interessanti in termini di dividend yield (rendimento da dividendo).
Siamo a fine 2023 e, almeno per adesso, non ci sono comunicazioni ufficiali da parte della stragrande maggioranza delle quotate sull’ammontare dei dividendi 2024 relativi all’esercizio 2023. Ci sono però tantissime ipotesi e previsioni che sono sufficienti per fare una prima cernita e individuare così le quotate che, con tutta probabilità, staccheranno i dividendi più consistenti e quelle che, alla luce della stima sulla cedola e tendendo conto di quelle che sono le attuali valutazioni di borsa, faranno felici azionisti e investitori con i dividend yield più elevati.
In questo articolo faremo il punto sulle previsioni dividendi 2024 e sui migliori rendimenti da dividendi che si prospettano. Parleremo appunto in termini di ipotesi. Chi volesse avere informazioni reali sull’argomento dovrà attendere il periodo compreso tra febbraio e marzo quando la stragrande maggioranza delle quotate del Ftse Mib convocherà il rispettivo consiglio di amministrazione per l’approvazione dei conti dell’esercizio 2023. In quella circostanza sarà anche deciso l’ammontare del dividendo 2024 da cui si potrà poi calcolare il relativo dividend yield.
Per conoscere i dividendi 2024 definitivi:
Dividendi 2024 Borsa Italiana: previsioni e ipotesi di dividend yield (rendimento)
Chi è solito comprare azioni sa perfettamente che la bontà di una cedola si valuta in base a due parametri: l’ammontare della stessa (più è alto il dividendo e meglio è) e poi c’è il dividend yield che, soprattutto per chi ragiona in ottica investimento, è il fattore più importante. Del resto le azioni da inserire in portafoglio si scelgono sempre per due motivi: perchè possono essere comprate a un prezzo più basso rispetto a quello solito (ma devono avere una prospettiva di crescita nel senso che le valutazioni sono viste in rialzo) e perchè capaci di generare una rendita nel tempo grazie proprio a dividendi costantemente in rialzo esercizio dopo esercizio.
Proprio per tali ragioni vale la pena occuparsi dell’argomento previsioni dividendi 2024 con focus appunto sui migliori dividend yield ipotizzati.
Nella tabella presente sono riportati i dividendi 2024 (relativi all’esercizio 2023) che si prevedono saranno staccati dalle quotate del Ftse Mib di Borsa Italiana. Inoltre nelle altre colonne sono riportate le previsioni sui rendimenti da dividendo e le ipotesi sulle relative date di stacco delle 40 cedole.
Quotata | Previsioni dividendo 2024 | Previsioni dividend yield 2024 | Ipotesi data stacco cedola |
A2A | 0,087 euro | 4,77 per cento | 20 maggio 2024 |
Amplifon | 0,32 euro | 0,91 per cento | 20 maggio 2024 |
Azimut Holding | 1,4 euro | 5,53 per cento | 20 maggio 2024 |
Banca Generali | 1,25 euro | 4,93 per cento | 20 maggio 2024 |
Banca Mediolanum | 0,27 euro | 5,89 per cento | 22 aprile 2024 |
Banco BPM | 0,4 euro | 4,85 per cento | 22 aprile 2024 |
BPER Banca | 0,27 euro | 3,96 per cento | 20 maggio 2024 |
Brunello Cucinelli | 0,85 euro | 0,75 per cento | 20 maggio 2024 |
Buzzi Unicem | 0,45 euro | 1,65 per cento | 20 maggio 2024 |
Campari | 0,065 euro | 0,58 per cento | 22 aprile 2024 |
Diasorin | 1,15 euro | 1,2 per cento | 20 maggio 2024 |
ERG | 1 euro | 3,57 per cento | 20 maggio 2024 |
Enel | 0,215 euro | 6,01 per cento | 22 luglio 2024 |
Eni | 0,24 euro | 5,81 per cento | 18 marzo 2024 |
Ferrari | 2,3 euro | 0,43 per cento | 22 aprile 2024 |
FinecoBank | 0,65 euro | 3,66 per cento | 20 maggio 2024 |
Generali Assicurazioni | 1,23 euro | 6,06 per cento | 20 maggio 2024 |
Hera | 0,13 euro | 4,13 per cento | 17 giugno 2024 |
Interpump Group | 0,34 euro | 0,65 per cento | 20 maggio 2024 |
Intesa Sanpaolo | 0,145 euro | 6,10 per cento | 20 maggio 2024 |
Inwit | 0,48 euro | 3,03 per cento | 20 maggio 2024 |
Italgas | 0,33 euro | 6,11 per cento | 20 maggio 2024 |
Iveco | nessun dividendo | ||
Leonardo | 0,14 euro | 0,96 per cento | 17 giugno 2024 |
Mediobanca | 0,52 euro | 7,62 per cento | 20 maggio 2024 |
Moncler | 1,12 euro | 2,03 per cento | 20 maggio 2024 |
Nexi | nessun dividendo | ||
Pirelli | 0,218 euro | 4,53 per cento | 20 maggio 2024 |
Poste Italiane | 0,473 euro | 6,35 per cento | 24 giugno 2024 |
Prysmian | 0,65 euro | 1,47 per cento | 22 aprile 2024 |
Recordati | 0,63 euro | 2,14 per cento | 13 maggio 2024 |
Saipem | nessun dividendo | ||
Snam | 0,1692 euro | 3,54 per cento | 16 giugno 2023 |
Stellantis | 1,55 euro | 6,35 per cento | 23 aprile 2023 |
Telecom Italia | nessun dividendo | ||
Tenaris | 0,4 euro | 3,2 per cento | 20 maggio 2024 |
Terna | 0,2263 euro | 4,16 per cento | 17 giugno 2024 |
Unicredit | 1,45 euro | 4,05 per cento | 22 aprile 2024 |
Unipol | 0,38 euro | 7,24 per cento | 20 maggio 2024 |
Come si può vedere dalla tabella in alto (che, lo ripetiamo, si basa tutta su previsioni mentre per conoscere l’ammontare reale delle cedole si dovrà attendere lo specifico consiglio di amministrazione, le sole quotate che non dovrebbero staccare alcun dividendo sono Telecom Italia, Saipem, Iveco Group e Nexi (le stesse del 2023 sull’esercizio 2022). Sempre da una rapida lettura della tabella, si può notare come i migliori dividend yield siano destinati ad essere quelli di Unipol, Mediobanca, Stellantis, Poste Italiane, Intesa Sanpaolo e Generali Assicurazioni mentre il giorno caldo sul fronte degli stacci (cosiddetto dividend yield è il 20 maggio 2024).
Per la cronaca, ricordiamo che la data di pagamento delle cedole staccate è sempre due giorni dopo quella di stacco.
Come investire in dividendi senza errori
Per investire in dividendi nel 2024 è necessario comprendere i vari fattori che influenzano la valutazione delle azioni. Il concetto di dividend yield, cui abbiamo accennato in precedenza, occupa una posizione centrale in questo contesto, poiché fornisce un’indicazione chiara della generosità di un dividendo in rapporto al prezzo dell’azione. Tuttavia, la valutazione delle opportunità di dividendi va al di là di questo parametro cruciale: è fondamentale esaminare anche la solidità finanziaria dell’azienda, valutare il contesto economico e analizzare le prospettive di crescita.
L’investimento in dividendi implica la selezione attenta di titoli che garantiscono ai detentori di azioni i migliori rendimenti e distribuzioni costanti nel tempo. Evitare società con dividendi bassi o che hanno recentemente effettuato tagli alle distribuzioni è altrettanto cruciale. La costruzione di un portafoglio ad alto rendimento richiede l’individuazione di titoli con dividendi elevati, una volatilità medio-bassa e una crescita sia dei dividendi che degli utili (Ebitda).
Per selezionare le società in base ai dividendi, è consigliabile esaminare una serie di rapporti e indicatori chiave, tra cui ci sono l’EPS (Earning per share), il DPS (Dividend per share), il payout (rapporto tra DPS ed EPS), il dividend yield (rendimento dei dividendi) e il FCF yield (Free Cash Flow Yield).
Inoltre, è utile analizzare la storia dei dividendi, gli utili passati, la politica di remunerazione degli azionisti e il rapporto di indebitamento aziendale.
Come fare per valutare un dividendo azionario: quando conviene davvero?
Come si può sempre notare consultando l’elenco in alto, oramai la stragrande maggioranza delle quotate del Ftse Mib stacca una cedola. I titoli che non remunerano gli azionisti si contano oramai sulle dita di una mano sola. Tanti dividendi sono un bene (questo è indiscutibile) ma pongono anche dei problemi valutativi. In poche parole come fare per scegliere i migliori dividendi 2024 e non fare errori nella composizione del proprio portafoglio di investimento di lungo termine? Qualcosa l’abbiamo già accennata in precedenza ma adesso è il momento di vedere tutto più chiaro.
I dividendi azionari sono una componente fondamentale del rendimento degli investimenti, costituendo la quota degli utili che viene distribuita dalla società ai suoi azionisti (se possibile). Approvati dal Consiglio di Amministrazione e dai soci aventi diritto di voto, i dividendi si possono considerare come una sorta di ricompensa per il possesso delle azioni di un’azienda. Per questo motivo, laddove il consiglio di amministrazione di una quotata dovesse decidere di non staccare alcuna cedola (destinando gli utili a riserva), inevitabilmente gli azionisti e non ne sarebbero contenti (la cronaca finanziaria è piena zeppa di casi di titoli che crollano in borsa dopo la decisione di non riconoscere alcun dividendo).
Tecnicamente i dividendi possono essere pagati in diverse modalità. Alcune società optano per un’unica soluzione attraverso una cedola annuale, mentre altre scelgono di suddividere i pagamenti in diverse tranche. Per i titoli azionari, lo stacco del dividendo è spesso un evento annuale, ma recentemente si sono diffuse anche altre modalità, come il pagamento semestrale o quello trimestrale (su Borsa Italiana ci sono STM che da sempre stacca un dividendo in 4 tranche e da poco si è unita a questa modalità operativa anche Eni). In alcuni casi, le società di grandi dimensioni procedono prima con lo stacco in autunno di un acconto sul dividendo relativo all’esercizio in corso, seguito dal saldo nella primavera successiva.
Detto questo, come abbiamo già anticipato in precedenza, la valutazione di un dividendo azionario non dovrebbe limitarsi all’importo in sé, ma dovrebbe tenere in considerazione anche il rendimento che viene espresso attraverso l’indicatore del dividend yield. Esso altro non è che il rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo dell’azione stessa. Si tratta di un dato molto importante che viene ampiamente utilizzato nell’analisi comparativa permettendo di valutare un’impresa rispetto ad altre o a un gruppo di potenziali concorrenti.
In poche parole quanto più un dividend yield è alto, tanto migliore è la capacità della società di remunerare il capitale investito, fornendo agli investitori un importante criterio di valutazione. Ovviamente il dividend yield non è il solo fattore da considerare per valutare l’opportunità di preferire un titolo ad un altro ma questa è un’altra storia.
Chi volesse compare le azioni che, stando alle previsioni, staccheranno la cedola più alta oppure quelle con il dividend yield migliore, può farlo già da adesso. Le due soluzioni che consigliamo per operare sono:
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