Il tema del giorno nell’ultima di Ottava non può che essere il crollo delle azioni Nexi. La quotata dei pagamenti digitali sta segnando un ribasso del 3,4 per cento a 6,1 euro dopo essere precipitata fino ad un minimo intraday appena sopra i 6 euro. Almeno per adesso questa soglia così importante anche da un punto di vista prettamente psicologico sembra reggere.
Detto questo, però è palese che il nervosismo sulle azioni Nexi sia molto alto. Visto che il Ftse Mib si muove in modo tutto sommato tranquillo, quali sono i motivi del violento sell-off di Nexi? Insomma cosa sta succedendo al titolo in borsa?
Cattive notizie dalla Francia mandano a picco Nexi
Il crollo delle azioni Nexi è il risultato del tonfo della concorrente Worldline. La società francese sta registrando una vera e propria caporetto sul listino della borsa francese. Il titolo è infatti in caduta libera del 17 per cento a quota 7 euro. Giusto per farsi un’idea dell’ampiezza del crollo di Worldline è sufficiente considerare che ieri la società dei pos scambiava a 8,43 euro mentre oggi nella fase più acuta del ribasso era a 6,91 euro. Possiamo quindi parlare di vero e proprio panic selling.
Ovviamente c’è una spiegazione a quello che sta avvenendo alla società francese e quindi, a cascata, a tutti i concorrenti europei tra cui l’italiana Nexi. E’ stata la revisione al ribasso delle stime sull’esercizio 2024 a determinare il forte sell-off su Worldline. In particolare il management della quotata francese ha tagliato le previsioni sui ricavi e sull’Ebitda attesi per il 2024 a causa di “problemi di performance specifici” riguardanti alcune attività. Parallelamente è stato anche annunciato un cambio di CEO con la ricerca del manager che prenderà il posto di Gilles Grapinet che è già partita.
Inutile dire che adesso anche i trader che investono su Nexi hanno paura che anche la società italiana dei pagamenti digitali possa essere costretta a rivedere le sue stime.
Come investire con il crollo delle azioni Nexi
Nel momento in cui un titolo crolla (a prescindere dal caso specifico di Nexi) ci sono due alternative che possono essere intraprese da un investitore: la prima è quella di sfruttare il ribasso per comprare su valutazioni convenienti se non addirittura a sconto; la seconda è andare short ossia speculare su una prosecuzione del ribasso. La scelta della strategia dipende da quelle che sono le prospettive che si aprono all’orizzonte.
Nel caso specifico di Nexi, va tenuto conto che, nonostante il forte crollo di oggi, le valutazioni su base mensile restano positive. Come si può vedere dal grafico, rispetto ad un mese fa il valore delle azioni Nexi è più alto dell’8 per cento. Allargando il periodo, sui sei mesi emerge invece un ribasso del 5 per cento e anno su un anno un rosso del 2 per cento. Niente di drammatico comunque.
Dal punto di vista tecnico è fondamentale la tenuta del supporto a quota 6,092 euro che per adesso sembra esserci come dimostra il fatto che le valutazioni si siano allontanate dai minimi intraday. Tuttavia se questo livello dovesse cedere, il titolo potrebbe scendere sotto ai 6 euro. Al rialzo, invece, la resistenza è a 6,21 euro.
La situazione grafica è molto dinamica e incerta. I CFD su Nexi, dando la possibilità si speculare sia al rialzo che al ribasso, possono essere una scelta interessante per sfruttare la dinamica in atto.
Piattaforme consigliate per fare trading CFD sulle azioni Nexi
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