Primo impatto in borsa della guerra tra Israele e Hamas scatenata dopo gli attacchi terroristici di quest’ultima contro gli insediamenti ebraici attorno alla striscia di Gaza. Le indicazioni che arrivano da Borsa Italiana sono chiarissime nonostante dall’apertura degli scambi siano passati appena pochi minuti: vendite su tutto il settore finanziario e acquisti, anche molto forti, su Leonardo (settore difesa) e la triade Eni-Tenaris-Saipem (settore petrolifero).
I numeri, in questi casi, dicono molto di più delle parole: le azioni Leonardo stanno evidenziando un progressione del 5 per cento, Eni avanza dell’1,7 per cento, Tenaris e Saipem di circa l’1 per cento. Dall’altro lato, invece, ci sono vendite massicce su BPER Banca, Monte dei Paschi, Banco BPM, tutte con flessioni di oltre il 3 per cento.
Insomma siamo dinanzi alla classica situazione di borsa che si tende a creare il giorno dopo lo scoppio di una guerra. Sicuramente si tratta di una reazione a freddo (e quindi ci potrebbero essere anche significative variazione rispetto a questo quadro) ma attualmente la situazione è questa. Del resto il Ftse Mib sta segnando una flessione dell’1 per cento e questo è proprio la dimostrazione della marcata presenza di titoli in ribasso.
Azioni petrolifere in forte rialzo con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas
Il primo asset a risentire dello scoppio delle ostilità tra Israele e Hamas è stato il prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio hanno subito preso la via del rialzo con il valore dell’oil a New York (contratto con scadenza a novembre 2023) che è balzato a 86 dollari al barile proprio a seguito delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Mentre è in corso la scrittura del post, il petrolio WTI segna una progressione del 3,2 per cento a quota 85,45 euro mentre il Brent avanza del 2,82 per cento a quota 87 dollari al barile. Complessivamente il prezzo del petrolio è arrivato a registrare un picco di guadagno del 5 per cento dal momento della scoppio della tensione in Medio Oriente per poi attestarsi su un verde più contenuto.
Per effetto del rally del prezzo del petrolio, tutte le quotate del settore oil sono fortemente comprate e grazie ai rialzi riescono a migliorare ancora di più la loro prestazione su base mensile. Ad esempio il prezzo delle azioni Eni, rispetto ad un mee fa, è ora più alto dello 0,5 per cento (fino a venerdì era invece presente una variazione negativa).
Da evidenziare che a fare catalizzatore per gli energetici non è solo il petrolio ma anche il gas naturale. Il prezzo del gas è infatti balzato di oltre 40 euro in avvio di contrattazioni a causa delle preoccupazioni per una escalation della guerra in Israele. Sulla borsa di Amsterdam le quotazioni del gas salgono dell’8,3 per cento a 41,40 euro al megawattora.
Azioni Leonardo staccano tutti sul Ftse Mib: è effetto guerra
Come facilmente prevedibile, nel momento in cui c’è tensione geopolitica ad essere premiate sono le azioni che con la guerra fanno affari. E’ il caso di Leonardo. La quotata della Difesa è la vera vincitrice di questa prima parte della seduta di borsa. Grazie al rally in atto oggi, Leonardo annulla la prestazione negativa su base mensile che era presente fino a venerdì scorso (ora il titolo è sulla parità rispetto ad un mese fa) ma soprattutto incrementa il rialzo dell’ultimo anno che è ora pari all’84 per cento.
Chi ha memoria lunga ricorderà che la stessa situazione che si sta delineando oggi su Leonardo, si delineò anche all’epoca dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Comprare azioni Leonardo e titoli petroliferi: come farlo da una sola piattaforma
Nei vari paragrafi di questo articolo abbiamo fatto riferimento alle azioni Leonardo e poi ad Eni, Tenaris e Saipem. La domanda è quindi molto semplice: c’è un modo per speculare su tutti questi asset da una sola piattaforma?
La risposta non solo è ovviamente si, ma bisogna aggiungere che sempre dalla stessa piattaforma è anche possibile speculare sia sul petrolio che sul gas naturale, le due materie prime che più di tutte stanno beneficiano della nuova tensione geopolitica. Lo strumento per speculare su tutti questi asset da un solo account sono i CFD. Si tratta di uno strumento derivato che non implica il possesso fisico del sottostante ma solo una speculazione in entrambe le direzioni (quindi sia al rialzo che al ribasso) sulla differenza di prezzo.
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