Oggi 2 gennaio 2025 è la prima seduta del nuovo anno. Un 2025 che parte in modo striminzito visto che in occasione di Capodanno Borsa Italiana è rimasta chiusa per festività e che già dopodomani è già sabato e quindi classica pausa del fine settimana. Dopo due Ottave ridimensionate per effetto delle festività natalizie, Piazza Affari tornerà a pieno regime a partire dal prossimo lunedì 6 gennaio. Il calendario civile indica per quel giorno una festività, quella dell’Epifania. Come sempre, però, la borsa di Milano non festeggia la settimana e quindi lunedì 6 gennaio i mercati saranno normalmente aperti.
Ma torniamo alla sessione di oggi. Le prime sedute del nuovo anno sono sempre importanti per farsi un’idea dell’aria che tira sui mercati. Contrariamente a quello che si potrebbe essere portati a pensare, la sessione di oggi 2 gennaio e quella di domani 3 non sono da trascurare. I temi in ballo sono tanti a partire dall’oramai imminente insediamento di Trump a cui mancano davvero poche settimane. Focus anche sulle prime riunioni di politica monetaria dell’anno (BCE e FED).
Cosa succederà su Borsa Italiana nella prima seduta del 2025?
Iniziamo col dire che le premesse in vista dell’avvio degli scambi della prima seduta di Piazza Affari del nuovo anno non sono delle migliori. L’eredità ricevuta dal 2024 è infatti negativa visto che la borsa di Wall Street ha chiuso l’ultima seduta dell’anno in ribasso.
In particolare l’indice Dow Jones ha registrato una flessione dello 0,07 per cento scendendo a 42.544 punti, il paniere S&P 500 ha invece perso lo 0,43 per cento chiudendo a 5.882 punti e l’indice dei titoli tech Nasdaq ha rimediato un calo dello 0,9 per cento a quota 19.311 punti. Nonostante il peso della borsa Usa, i futures sui principali indici della borsa di Milano non sono messi male. Quelli sul Ftse Mib, in particolare, sono posizionati al rialzo. Insomma senza farla tanto lunga, è possibile che la prima seduta del 2025 della borsa di Milano possa partire con il segno verde.
Un’indicazione preziosa per gli investitori che sono interessati a speculare sugli indici di Borsa Italiana dopo le pause dell’1 gennaio e del 31 dicembre 2024. Per operare sull’azionariato italiano, potrebbe essere molto interessante usare il servizio di trading nazionale che proprio di recente è stato lanciato dal broker eToro. In pratica con il trading nazionale è possibile investire sulle azioni italiane senza costi di conversione.
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Le azioni Stellantis pronte a muoversi fin dal subito?
Dopo aver chiarito quello che è l’andazzo sul paniere di riferimento di Piazza Affari vediamo quali sono i titoli da tenere d’occhio. Iniziamo subito col dire che le quotate che si annunciano in qualche modo interessanti non sono tantissime anche perchè molte aziende fanno ponte fino all’Epifania.
Premesso questo, qualche spunto fin dall’apertura delle contrattazioni potrebbe interessare le azioni Stellantis. Come si può anche vedere dal grafico in basso il titolo del colosso automotive ha chiuso dicembre con un rialzo dell’8 per cento ma la sua prestazione annuale resta drammatica. I prezzi di Stellantis, infatti, sono più bassi di oltre il 40 per cento rispetto a quelli di inizio 2024. La quotata è quindi fortemente sottovalutata e questo sia a causa della persistente crisi che sta affondando il settore automotive che per effetto di scelte sbagliate che sono state condotte dai vertici della casa automobilistica franco-italiana.
Venendo ad oggi Stellantis potrebbe registrare variazioni di prezzo in scia alla notizia del completamento dell’investimento di maggioranza in Comau da parte di One Equity Partners, una società di private equity del mercato medio.
Oltre a STLA non ci sono altri titoli del Ftse Mib da tenere d’occhio. Qualche spunto ci potrebbe invece essere sul paniere secondario Euronext Growth Milan dove le azioni della spezzina EdgeLab già protagoniste nel giorno del loro debutto su Borsa Italiana (30 dicembre 2024) potrebbe continuare ad essere nel mirino dei compratori accrescendo ancora di più il loro valore.
Per finire, una nota di servizio da parte di Borsa Italiana (la prima del nuovo anno): a partire da oggi 2 gennaio sono stati vietati gli ordini al meglio sulle azioni Estrima e sulle azioni Neosperience. Lo stop deciso dalle autorità all’ammissione di ordini senza limite di prezzo su questi due titoli resterà in vigore fino a quando non ci sarà una nuova comunicazione.
Ricordiamo che per speculare su tante azioni italiane (tutte le più importanti) non è per forza necessario diventare azionisti ma si può anche operare con strumenti di tipo derivato come i CFD senza possesso del sottostante e con il più la possibilità di andare long (se le stime sono per un rialzo) o short (se invece le stime sono per un calo).
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