Incubo dazi Trump: Titoli di Piazza Affari a Rischio per gli Analisti
L’imposizione di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump contro Canada, Messico e Cina, insieme alla minaccia di tariffe contro l’Unione Europea e le conseguenti ritorsioni annunciate dai paesi colpiti, hanno riacceso l’attenzione degli investitori sui rischi di una guerra commerciale imminente. Questa situazione ha generato un’ondata di preoccupazioni nei mercati azionari, con un focus particolare sull’impatto che tali eventi potrebbero avere su Piazza Affari.
Le Nuove Tariffe di Trump
Le nuove tariffe, prevedono un aumento del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, con l’eccezione del greggio canadese (10%), e un’imposizione di tariffe aggiuntive del 10% su tutti i beni provenienti dalla Cina. Queste misure resteranno in vigore fino a quando i paesi interessati non limiteranno i flussi di droghe e immigrati irregolari verso gli Stati Uniti.
La decisione del presidente Trump rappresenta la più grande azione protezionistica intrapresa da un presidente statunitense in quasi un secolo. Canada e Messico hanno immediatamente annunciato ritorsioni, mentre Pechino ha promesso “contromisure corrispondenti”, i cui dettagli devono ancora essere definiti.
La Reazione dei Mercati e le Preoccupazioni degli Analisti
Gli analisti destano la loro preoccupazione per l’escalation della situazione, sottolineando come una guerra commerciale su vasta scala potrebbe avere conseguenze negative sulla domanda globale. Il valore totale dei beni esportati dai paesi colpiti verso gli Stati Uniti ammonta a 1.500 miliardi di dollari, una cifra che evidenzia l’impatto potenziale di tali misure.
Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ha dichiarato: “Trump ha costantemente affermato che avrebbe utilizzato i dazi nel tentativo di far crescere l’economia statunitense, proteggere i posti di lavoro e aumentare le entrate. Tuttavia, il mercato si aspettava delle scelte più graduali, soprattutto nei confronti dei paesi più vicini agli Usa”.
Secondo Filippo Diodovich, l’inasprimento delle politiche protezionistiche potrebbe portare a una diminuzione della domanda globale, con effetti negativi sull’economia mondiale. Luigi de Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita, sottolinea che l’impatto dipenderà dall’approccio di Trump: se rigido, potrebbe rallentare la crescita economica globale e aumentare l’inflazione; se invece i dazi fossero utilizzati come strumento di negoziazione, gli effetti potrebbero essere meno pronunciati.
Luigi de Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita, ha aggiunto: “Nel breve termine, il mercato si interrogherà sulla reale strategia di Trump sui dazi. Se adotterà un approccio rigido, l’impatto potrà essere una frenata della crescita economica globale, un aumento dell’inflazione e uno stop alla politica di allentamento monetario della Fed, con conseguenze inizialmente negative per i mercati azionari”.
I Titoli Italiani Più Esposti
Banca Akros ha identificato i titoli di Piazza Affari più esposti ai nuovi dazi. Tra questi, figurano Stellantis, Pirelli, Campari, Brembo, Stm e De Longhi. Stellantis e Pirelli sono particolarmente vulnerabili a causa della loro elevata esposizione alle importazioni da Messico e Canada verso gli Stati Uniti, mentre Stm e De Longhi risentiranno principalmente dei dazi sui beni cinesi.
Banca Akros identifica alcune aziende italiane particolarmente esposte ai nuovi dazi:
- Stellantis: circa il 37% dei veicoli venduti negli Stati Uniti proviene da Messico e Canada.
- Pirelli: circa il 50% dei volumi negli Stati Uniti è importato da Messico e Canada.
- Campari e Brembo: anch’esse potenzialmente colpite dai dazi contro Messico e Canada.
- STM e De’ Longhi: importano dalla Cina circa la metà dei loro volumi destinati al mercato statunitense.
Gli analisti di Banca Akros ritengono che l’impatto dei dazi possa essere mitigato da diversi fattori, tra cui l’applicazione dei dazi solo al valore aggiunto locale, la decisione di riportare parte della produzione negli Stati Uniti e la svalutazione delle valute locali rispetto al dollaro.
Conclusioni
L’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e i suoi partner commerciali rappresenta un rischio significativo per i mercati globali, con potenziali impatti negativi anche su Piazza Affari. Gli investitori sono chiamati a monitorare attentamente gli sviluppi della situazione e a valutare attentamente le proprie strategie di investimento.
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