ingresso borsa di Milano e cartello Merry Christmas
Ci sono le utility tra le azioni cui puntare per fine anno - Borsainside

Cosa attendersi da Borsa Italiana nell’ultima parte dell’anno? Ci sarà un ulteriore avanzamento oppure è più plausibile un ritracciamento? E soprattutto Piazza Affari sarà o no inclusa nel rally di fine anno che, stando a previsioni e dati storici, dovrebbe interessare molti mercati azionari?

Come sempre accade in questo periodo, gli interrogativi su quello che potrebbe accadere nelle ultime settimane dell’anno sono tantissimi.

Punto di partenza per ogni analisti è la situazione attuale. Il Ftse Mib, dopo aver lottato per alcuni giorni, ha sfondato il muro dei 30.000 punti, livello cha mancava dal lontano giugno 2008. Si tratta di un traguardo molto importante non solo da un punto di vista prettamente tecnico ma anche sotto il profilo psicologico. Secondo molti analisti, lo sfondamento dei 30.000 significa esistenza di spazio per un ulteriore allungo. Guardando ai dati storici, si può vedere come da ottobre ad oggi il paniere di riferimento abbia guadagnato oltre il 3 per cento. Le premesse per un rally di fine anno ci sono quindi tutte anche se, arrivati a questo punto, servirebbe un bell’assist in grado di fare la differenza. Il driver potrebbe arrivare il prossimo 20 dicembre, quindi proprio a ridosso di Natale, quando ci sarà l’ultima riunione FED del 2023.

Tendendo conto che prima di quella data verranno pubblicati alcuni market mover pesantissimi, a partire dall’inflazione Usa e che non ci dovrebbero essere sorprese nella politica della Federal Reserve (servirebbe un vero e proprio cambio di direzione dei prezzi al consumo per spingere il Fomc ad un cambio di passo), si può ipotizzare proprio negli ultimi 10 giorni dell’anno il Ftse Mib possa registrare l’allungo finale.

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Borsa Italiana previsioni fine 2024: cosa serve per il rally di Babbo Natale?

I market mover favorevoli sono il primo assist che servirebbe al Ftse Mib per mettere a segno un rally nella parte finale del 2023.  Ovviamente però questo per quanto fondamentale non basterebbe. Tenendo conto che la borsa di Milano è crescita del 23 per cento da inizio anno, servirebbe anche una rotazione settoriale con la ripresa del settore utility e, più in generale, dei titoli che hanno fin qui sottoperformato, per poter assistere ad un ulteriore allungo del Ftse Mib.

Ma quali sono queste quotate il cui rialzo di Babbo Natale spingerebbe in avanti tutto il Ftse Mib? Tanto per iniziare c’è Nexi che da un mese è sulla cresta dell’onda con un balzo di ben il 20 per cento. Il forte verde mese su mese non deve però annebbiare la vista impedendo di vedere che da inizio anno ad oggi Nexi ha perso ben il 6 per cento che anno su anno la flessione è addirittura del 20 per cento. I rumors su un potenziale interesse da parte di fondi di investimento per acquisire in tutto o in parte la società italiana dei pagamenti digitali sono il grande catalizzatore in grado di fare la differenza.

Proprio ultimamente Deutsche Bank ha rivisto al ribasso il suo giudizio su Nexi tagliando il rating dal precedente buy ovvero comprare al nuovo hold ossia mantenere. Parallelamente gli analisti tedeschi hanno anche rivisto al ribasso il target price su Nexi che è stato portato a da 11,5 euro a 7 euro. Il downgrade riflette una forte cautela nei confronti del settore dei pagamenti digitali.

A parte la situazione particolare di Nexi, opportunità interessanti restano sul settore delle utility, che potrebbero beneficiare di un possibile rally natalizio. Il comparto ha i suoi assi nella manica nel rendimento elevato delle cedole e nella notevole resilienza di fronte a un potenziale peggioramento del ciclo economico. Diversamente delle quotate del settore bancario, fin qui protagoniste a Piazza Affari, le utility non hanno registrato un surriscaldamento e di conseguenza, alla luce di quello che abbiamo detto in precedenza, potrebbero rappresentare una scelta attraente per gli investitori che sono in cerca delle migliori occasioni di fine anno sull’azionario italiano.

Le azioni su cui puntare con il rally di fine anno del Ftse Mib

Più nel nel dettaglio, le azioni Enel si distinguono grazie ad un rendimento atteso della cedola pari quasi al 7 per cento. Tra l’altro, proprio nelle ultime settimane, è arrivato l’upgrade di target price degli analisti di Goldman Sachs con gli esperti che hanno portato il prezzo obiettivo da 8,15 euro a 8,35 euro confermando l’indicazione buy sul titolo. Vero è che lo scarto tra vecchio e nuovo prezzo obiettivo di Enel non è poi così ampio, tuttavia il fatto che stesso che ci sia stata una revisione al rialzo, basta per inserire le azioni Enel tra quelle che potrebbero registrare un rally per fine anno.

Altri analisti, quelli di Deutsche Bank, hanno invece espresso un giudizio positivo sulle azioni Snam e Italgas. Alle azioni Snam, gli esperti di Deutsche Bank hanno recentemente assegnato rating buy con un target di 5,5 euro mentre, nel caso di Italgas, è addirittura arrivata una promozione con il rating rivisto da hold a buy (quindi da mantenere a comprare) e un prezzo obiettivo che è invece sceso da 6 a 5,7 euro.

Oltre al settore utility e al caso specifico di Nexi, tra le azioni di Borsa Italiana che da qui a fine anno potrebbero apprezzarsi sostenendo il rally del Ftse Mib, ci sono le Diasorin. Da inizio anno ad oggi il titolo ha perso il 33 per cento (quindi è tra i più sottovalutati), tuttavia la quotata ha messo in evidenza una resilienza importante nel solo ultimo mese con un guadagno del 3 per cento. Gli analisti per la verità sono abbastanza freddi con Equita che ha tagliato il target price da 123 euro a 116 euro pur ribadendo l’indicazione di acquisto. La società della diagnostica il prossimo 15 dicembre presenterà il nuovo business plan dal quale potrebbero arrivare indicazioni da sfruttare in ottica speculativa.

Tirando quindi le somme: Nexi, Enel, Snam, Italgas e Diasorin sono le quotate che potrebbero registrare forti apprezzamenti da qui a fine anno determinando il rally di fine 2023 del Ftse Mib.

La domanda è quasi spontanea: come investire su questi titoli? La scelta più immediata è quella di comprare azioni in senso fisico. Chi però non fosse interessato a diventare azionista, con tutti gli obblighi che tale situazione comporta, può operare con strumenti derivati come i CFD che hanno il vantaggio di consentire una speculazione in entrambe le direzioni: al rialzo e al ribasso (long e short trading).

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