La seduta di oggi di Piazza Affari vede il dominio di un solo titolo: Telecom Italia. In un contesto generale in cui il Ftse Mib non appare particolarmente brillante (la progressione in atto è di appena lo 0,3 per cento dopo il forte exploit azionario di ieri), il prezzo delle azioni Telecom Italia segna una progressione del 3,27 per cento attestandosi a quota 0,21 euro. Il ritorno sopra la soglia psicologica di 0,2 euro avvenuto nella seduta di ieri sembra quindi consolidarsi oggi con un ulteriore apprezzamento.
I temi sul tavolo sono sempre gli stessi a partire dalla questione della rete unica. Non è però di questo che intendiamo parlare nel nostro articolo. Argomento del post è invece una questione più pratica: capire perchè Telecom Italia, ossia il colosso italiano della telefonia e delle telecomunicazioni, proprio non riesce ad attirare gli investitori. Mettendoci nei panni degli azionisti, infatti, possiamo solo lontanamente immaginare quanto essi abbiano potuto tremare la scorsa settimana quando le valutazioni di TIM sono scese sotto la soglia psicologica di 0,2 euro.
Come si può vedere dal grafico in basso, a prescindere dal recupero delle ultime due sedute (siamo infatti dinanzi al classico rimbalzo dopo la bufera), il passivo di Telecom Italia sia su base mensile che su base annua è molto consistente.
Rispetto ad un mese fa, infatti, i prezzi di TIM sono più bassi del 12 per cento mentre dal confronto anno su anno emerge una prestazione negativa del 41 per cento. Non sono solo questi i numeri che definiscono il deprezzamento. Ve ne sono anche altri e, sotto un certo punto di vista, sono anche peggiori di quelli citati. Da inizio anno ad oggi il prezzo delle azioni Telecom Italia ha perso oltre il 57 per cento facendo nettamente peggio di un Ftse Mib che invece ha lasciato sul parterre solo il 22 per cento. Il confronto tra l’andamento delle azioni TIM da inizio anno ad oggi e quello dei principali competitors del gruppo italiano è impietoso.
Ad esempio le azioni Vodafone hanno perso solo il 3,3 per cento mentre le quotazioni di Deutsche Telekom nello stesso periodo di riferimento hanno addirittura guadagnato il 13,8 per cento sovraperformando il Dax. Si può obiettare affermando che DT è un gruppo tedesco ma in realtà anche altri concorrenti esperti si sono apprezzati da inizio anno ad oggi. Parliamo ad esempio di Orange che ha guadagnato il 6.9 per cento e anche delle spagnola Telefonica che avanza dell’1,7 per cento.
Considerando tutti questi dati la nostra impressione è che sia il titolo Telecom Italia ad essere un’eccezione nel panorama settoriale europeo. Da inizio anno ad oggi, infatti, le azioni TIM si sono mosse in controtendenza facendo peggio dell’indice di riferimento. Ora il fatto che il titolo sia così deprezzato rispetto ai concorrenti europei può essere un’occasione di maggiore visibilità. Tra l’altro oggi sul titolo Telecom Italia, come su tante altre azioni, è possibile fare trading online senza pagare commissioni. A prevedere questa condizione è il broker eToro che inoltre consente anche di iniziare a tradare a partire da un deposito minimo di soli 50 dollari.
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Perchè le azioni Telecom Italia hanno poco appeal?
Telecom Italia è una delle quotate più importanti di un Ftse Mib che, oramai da molto tempo, risulta essere un indice troppo condizionato dai titoli del settore bancario e con animo poco industriale. Uno dei problemi delle azioni Telecom Italia è la difficoltà di riuscire ad essere calamita per gli investitori esteri. La domanda quindi diventa perchè Telecom Italia non attira.
Pur limitando l’analisi al solo 2022, i motivi per cui le azioni Telecom Italia si tendono a guardare con scetticismo sono più di uno: ci sono sicuramente le forti pressioni sul business domestico ma c’è anche da considerare il fardello rappresentato dall’alto livello di indebitamento e quella che è un pò una caratteristica strutturale di Telecom Italia: l’incapacità ad esprimere un azionariato stabile. Chi ha seguito le notizie su TIM degli ultimi anni, si sarà certamente accorto dei numerosi cambi di direzione strategica. Ogni qualvolta sono avvenuti cambiamenti nel management (e questo è successo un bel pò di volte) ecco l’immancabile cambio di strategia. Tutte queste novità, spesso neppure coerenti tra loro, hanno confuso gli investitori che quindi hanno maturato un approccio scettico su Telecom Italia.
Questa situazione ad alta incertezza la si può cogliere nei pareri molto contrastanti che gli analisti hanno sulle azioni Telecom Italia. Basta considerare che 9 analisti hanno rating buy (ovvero comprare) ma poi ce ne sono 13 che invece non vanno oltre il neutral (mantenere e simili) e addirittura 2 sono per il sell ossia per vendere (il che presume un possibile ulteriore ribasso delle azioni Telecom Italia anche sotto i già depressi valori attuali).
Insomma le azioni Telecom Italia sono tutte un caso di borsa.
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