Il titolo Telecom Italia è stato il protagonista della seduta di borsa di ieri. Le azioni dell’ex monopolista si sono infatti apprezzate del 2,1 per cento salendo a quota 0,24 euro. Mettere a segno un balzo simile in pieno mese di agosto (e quindi con l’esiguità di punti e volumi tipica di questo mese) non è semplice. E infatti dietro alla vera e propria corsa a comprare azioni Telecom Italia che ha caratterizzato la seduta di borsa di ieri c’è un’indiscrezione ben precisa: la possibile formazione di una cordata di investitori guidata da Costamagna (ex numero uno della Cassa Depositi e Prestiti) che rileverebbe la quota del capitale di TIM che è ora in mano ai francesi di Vivendi.
Un rumor potentissimo poichè, se concretizzato, significherebbe una modifica sostanziale nella composizione dell’azionariato delle stessa Telecom Italia. Consapevoli di questo potenziale effetto, gli investitori hanno reagito nel solo modo possibile: premiando le azioni TIM.
Per la regola dei mercati, quanto avvenuto ieri è però già roba di “archivio” e quindi l’attenzione degli investitori è già rivolta a quello che potrebbe accadere oggi. L’interrogativo è uno solo: il rally di Telecom Italia proseguirà anche nella seduta di oggi oppure scatteranno le prese di profitto?
Per provare a dare una risposta a questo interrogativo è essenziale esaminare la portata del rumor (insomma è fondamentale capire quanto c’è di vero nelle indiscrezioni di stampa) e poi dare un occhio al quadro tecnico del titolo.
Cordata pronta a rilevare la quota di TIM in mano a Vivendi?
L’indiscrezione è stata lanciata dal Corriere della Sera: Carlo Costamagna è al lavoro per creare una cordata di investitori interessati alla quota di Vivendi nel capitale di TIM. Concretamente l’operazione avverrebbe attraverso la creazione di un veicolo che acquisirebbe poi il 6-7 per cento di TIM in mano a Vivendi per circa 500 milioni di euro (prezzo che implica un valore doppio rispetto a quello attuale). In una seconda battuta, la società veicolo comprerebbe altri blocchi delle azioni TIM in mano a Vivendi (la quota totale dei francesi è del 23,75 per cento).
Della cordata, stando ai rumors del Corriere della Sera, potrebbe far parte anche il fondo private equity francese Tikehau e l’americana Blackstone.
L’operazione di acquisizione si profilerebbe come molto complessa e infatti le possibilità che si arrivi a qualcosa di concreto sono decisamente basse. Come affermato dagli analisti di Equita, nonostante lo schema teorizzato dal Corriere della Sera, ha comunque un senso logico, il rumor sempre essere più una proposta preliminare che un’ipotesi di lavoro reale. Morale: l’impressione è che ci sia davvero poco concretezza in questa suggestiva ipotesi.
Fin dove possono salire le azioni Telecom Italia
Oltre anche analisti di Equita, anche Websim è intervenuta sulle recenti indiscrezioni su Telecom Italia. Secondo questi esperti, una eventuale uscita di Vivendi sarebbe funzionale alla conversione delle risparmio Telecom Italia in azione ordinarie anche perchè furono proprio i francesi a bloccare anni fa questa operazione. Questo è solo uno dei vantaggi dell’operazione che però resta molto difficoltosa da realizzare.
Sia gli esperti di Equita che quelli di Websim sono quindi allineati nello scetticismo. Tuttavia questo non impedisce ai secondi di avere una valutazione molto positiva sulle azioni dell’ex monopolista. Per Websim le azioni TIM sono molto interessanti ma soprattutto hanno un target price di 0,38 euro che significa, tenendo conto dei prezzi attuali, potenziale di upside del 60 per cento. Niente affatto male per i trader che sono interessati a comprare azioni Telecom Italia e che possono farlo ricorrendo sia a broker come eToro che a banche come Fineco.
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