Le azioni Telecom Italia svettano nella seduta di borsa di oggi. Il titolo dell’ex monopolista è salito in cattedra nei primi minuti di scambi e dopo oltre un’ora registra una progressione del 2,75 per cento a 0,28 euro. Non c’è proprio paragone con il paniere di riferimento di Piazza Affari che avanza di appena lo 0,25 per cento. Grazie al rialzo in atto proprio mentre è in corso la redazione del post, Telecom Italia consolida la sua prestazione su base mensile che è ora pari al 6,8 per cento. L’aspetto più interessante della dinamica in atto è che le azioni Telecom Italia potrebbero avere ancora un buon margine di crescita o almeno è così che la vedono due analisti di peso come Intermonte e Equita sim. Entrambi questi esperti hanno di recente collocato il target price di Telecom Italia molto più avanti delle quotazioni attuali andando così a determinare un discreto potenziale di upside.
Sia la valutazione di Equita che quella di Intermonte sono arrivate a seguito della grande novità che ha recentemente riguardato il colosso delle telecomunicazioni: l’arrivo di Poste Italiane nel capitale sociale.
In questo articolo ci muoveremo in due direzioni: tanto per iniziare faremo il punto su quelli che, stando a Equita e Intermonte, potrebbero essere i prezzi più giusti per le azioni Telecom Italia. Successivamente analizzeremo poi cosa comporterà l’ingresso nel capitale di Poste.
Fin dove possono salire le azioni Telecom Italia
Nell’ultimo periodo c’è stato molto fermento sulle azioni Telecom Italia. In questo contesto gli analisti di Equita hanno ribadito il rating buy con target price a 0,36 euro (sale a 0,44 euro sulle azioni di risparmio). La view bullish assegnata dalla sim milanese trova concordi anche gli esperti di Intermonte che però si sono spinti oltre con il prezzo obiettivo fissandolo a 0,38 euro.
Rispetto a quelle che sono le attuali quotazioni di Telecom Italia, i due prezzi obiettivo (soprattutto il secondo) implicano un discreto potenziale di upside. Se a ciò poi si aggiunge il fatto che il rating assegnato in entrambi i casi è bullish, quello che emerge è una chiara indicazione di acquisto sul titolo.
La prospettiva tracciata da Equita e Intermonte non può che far piacere agli investitori che stanno considerando la possibilità di speculare sul titolo TIM. C’è anche una seconda notizia positiva per questi trader: di recente il broker eToro ha lanciato il servizio di trading nazionale grazie al quale è possibile investire senza costi di conversione valuta sulle azioni denominate in Euro come appunto Telecom Italia.
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Poste Italiane entra nel capitale di Telecom Italia: gli effetti
Nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio dell’acquisizione del 9,8 per cento del capitale di TIM da parte di Poste Italiane. Si tratta della quota che attualmente è detenuta da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e che sarà rilevata in parte mediante i proventi della cessione del 3,8 per cento di Nexi alla stessa CDP e e in parte mediante l’utilizzo di liquidità disponibile.
L’operazione è di natura strategica e punta a rafforzare le sinergie tra Poste e TIM favorendo al tempo stesso il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia. Tra le prime iniziative pratica dell’ingresso della quotata gialla nel capitale di Poste c’è il certo potenziamento della collaborazione tra TIM e PostePay S.p.A., con la trattativa per l’accesso ai servizi di rete mobile di TIM in fase avanzata.
Secondo i citati analisti di Equita l’operazione non dovrebbe escludere necessariamente una futura aggregazione tra TIM Consumer e Iliad Italia, opzione che la sim milanese giudica la più vantaggiosa in termini di sinergie e stabilizzazione del mercato. Tuttavia, dopo l’ingresso di Poste nel capitale TIM, si apre anche lo scenario di una possibile aggregazione tra TIM Consumer e Poste Mobile, opzione che, pur offrendo sinergie inferiori, potrebbe presentare minori ostacoli regolatori.
Nel report di Intermonte, invece, l’accento vie posto sul potenziale rischio Antitrust derivante dall’investimento di Poste in TIM visto che tutte e due le società operano come concorrenti nel settore della telefonia.
Mentre Equita continua a preferire una combinazione tra TIM Consumer e Iliad Italia, Intermonte ritiene improbabile questa opzione dopo l’ingresso di Poste in TIM. In tale contesto, Iliad potrebbe valutare un’alleanza con WindTre, lasciando così inalterate le dinamiche di mercato e beneficiando anche TIM di una potenziale stabilizzazione competitiva.
Tirando le somme, non è da escludere che il nuovo assetto possa ridisegnare il panorama delle telecomunicazioni in Italia, con TIM al centro di un possibile consolidamento del settore. L’evoluzione delle trattative e l’eventuale ingresso di nuovi protagonisti saranno determinanti per definire le future strategie di mercato e il quadro regolatorio. Al tempo stesso saranno anche determinanti per definire la possibile traiettoria delle azioni Telecom Italia.
Lo scenario più plausibile per il titolo resta quello di una discreta volatilità che, come noto a chi opera sui mercati, può favorire l’ingresso degli investitori non solo in modo diretto (ossia comprando titoli) ma anche indirettamente con i CFD.
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