trader che guarda grafici e logo di stellantis
Il crollo di Mercedes porta nel baratro Stellantis - BorsaInside

Neppure il tempo per godere del rimbalzo messo a segno nella seduta di borsa di ieri, che ecco tornare le vendite sul titolo Stellantis. Dopo mezzora dall’apertura delle contrattazioni, la quotata del settore automotive già indossa la maglia nera del Ftse Mib con un ribasso di oltre il 3 per cento a quota 13,53 euro contro un Ftse Mib che invece limita il passivo allo 0,25 per cento. Il nuovo sell-off che si sta abbattendo su Stellantis è la dimostrazione che il rialzo messo a segno ieri, a sua volta arrivato dopo il crollo di mercoledì, era unicamente frutto di un rimbalzo tecnico. La realtà è che le azioni Stellantis da mesi sono sottopressione a causa dei problemi globali del settore automotive e specifici della casa automobilistica franco-italiana.

Del resto grafici e numeri la dicono molto lunga sullo stato di salute della quotata. Rispetto ad un mese fa c’è un rosso dell’8 per cento mentre dal raffronto su base semestrale emerge un passivo del 50 per cento. Disastroso anche l’andamento da inizio anno con un ribasso del 36 per cento. Queste cifre aiutano a capire come mai ieri le quotazioni di Stellantis siano risalite poco sotto ai 14 euro dopo che alla fine della scorsa settimana erano precipitate verso i 13,5 euro. Ad ogni modo siamo lontanissimi dai 19,4 euro di fine luglio.

Perchè le azioni Stellantis crollano di nuovo

La settimana di borsa di Stellantis rischia di chiudersi nel peggiore dei modi a causa di un nuovo crollo delle quotazioni. Il punto è che, come certamente sapranno gli investitori più esperti, nel momento in cui una situazione è compromessa basta il minimo pretesto per far scattare le vendite. Figuriamoci cosa può avvenire nel momento in cui a Francoforte le azioni Mercedes vanno a picco.

Proprio questo è quello che sta accadendo oggi con la prestigiosa casa automobilistica tedesca in ribasso di oltre l’8 per cento a causa della revisione al ribasso delle stime finanziarie sull’esercizio in corso. Il crollo di Mercedes a Francoforte sta trascinando nel baratro tutto il settore automotive europeo, compresa la già provata Stellantis.

Attenzione perchè sell-off non significa stare alla larga da un titolo. Un ribasso può essere sfruttato per comprare a sconto ma anche per fare trading con i CFD. Queste due opzioni sono disponibili su piattaforme come eToro e Fineco.

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Mercedes rivede stime sull’esercizio 2024

Per la seconda volta nel giro di appena due mesi, Mercedes ha nuovamente tagliato il margine di profitto atteso per l’intero anno. La decisione del management è scaturita a seguito dell’indebolimento del mercato automobilistico cinese che ad oggi è il più grande del mondo.

Come messo in evidenza dalla Reuters, a causa della perdita di slancio della crescita del PIL cinese (a sau volta frutto del calo dei consumi e della continua crisi del settore immobiliare) i vertici della Mercedes hanno deciso di rivedere le previsioni sugli utili per il 2024 sia per Mercedes-Benz Cars che per il Gruppo Mercedes-Benz.

Emblematiche in tal senso le parole del CEO Ola Kaellenius che, interpellato dagli analisti nel corso di una chiamata successiva all’annuncio, ha ammesso la necessitò di un approccio cauto in questa fase aggiungendo di non essere sorpreso dal fatto che la spesa per beni strumentali costosi sia stata ridotta in un contesto avverso.

Come accennato in precedenza, a causa della forte debolezza della domanda di auto di lusso in Cina, la casa tedesca aveva rivisto le proprie previsioni sull’esercizio 2024 già a luglio.

Ma fino a quando durerà questa situazione avversa? Ola Kaellenius non si è sbottonato più di tanto affermando di essere fiducioso sulla ripresa ma senza fornire elementi sulle tempistiche.

Insomma la situazione per Mercedes non è semplice e del resto quel ribasso dell’8 per cento da inizio anno (con andamento molto negativo nell’ultimo semestre – 25 per cento il rosso) né è la dimostrazione.

Tornando alle vicende di casa nostra (Borsa Italiana) è inutile dire che una situazione simile non possa non impattare su Stellantis che è già in difficoltà di suo oramai da tempo.

Per Stellantis rischio nuovi scioperi in Usa e pessimi dati sulle immatricolazioni in Europa

Tra le tantissime grane con cui il consiglio di amministrazione di Stellantis è costretto a fare i conti ce ne sonio due che non fanno dormire sonni tranquilli a Tavares.

Negli Stati Uniti, il sindacato United Auto Workers ha accusato formalmente Stellantis di non aver rispettato le garanzie a suo tempo fornite nell’ambito dell’accordo sindacale siglato l’anno scorso. L’UAW si è detta contrariata proprio dalla strategia di Tavares che prevede anche lo spostamento della produzione di Dodge Durango dal Detroit Assembly Complex-Jefferson dove attualmente si svolge al al Windsor Assembly Plant in Ontario (Canada). Secondo la UAW una decisione di questo tipo potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro in Usa con palese violazione degli accordi siglati.

La seconda grana per Stellantis è arrivata dall’Europa e riguarda le vendite. Nell’area UE, EFTA e UK la casa automobilistica franco-italiana ha segnato nell’ultimo mese un calo delle immatricolazioni del 28,7 per cento facendo peggio del mercato. La prestazione più negativa della media, ha causato una contrazione della quota-mercato di Stellantis nell’area che ad agosto è precipitata al 13,7 per cento (era il 14,9 per cento a luglio). Un dato molto preoccupante perchè dimostra che Stellantis abbia più difficoltà di un settore automotive che comunque è in piena crisi.

Cosa fare in borsa con le azioni Stellantis?

Non è un mistero che le azioni Stellantis abbiamo una forte impostazione al ribasso e che siano sempre più lontane dai massimi raggiunti a marzo a quota 27 euro. Attualmente il supporto più prossimo ai prezzi attuali è ubicato a quota 13,35 euro. Servirebbe un segnale di forza nell’area compresa tra i valori attuali e i 14 euro per pensare ad una ripartenza della quotata. In tal caso una resistenza si potrebbe collocare nell’area dei 15,30 euro vicino ai massimi registrati a fine agosto. Attenzione però agli scivoloni al ribasso che potrebbero tranquillamente esserci vista la situazione precaria.

In un quando simile, l’investimento in azioni Stellantis presenta un certo livello di rischio ma è anche un’occasione se si sa sfruttare la volatilità in atto. Strumenti derivati come i CFD consentono di fare logo e short trading.

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