Seduta da incubo per le azioni Stellantis che, dopo circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni sprofondano sul Ftse Mib con un ribasso del 4,5 per cento sotto a 12,9 euro. Per farsi un’idea della forte dinamica ribassista in atto sulla quotata è sufficiente considerare che il principale indice azionario di Piazza Affari è invece in rialzo dello 0,9 per cento.
L’ondata di vendite che sta affossando Stellantis è da correlare con la pubblicazione dei conti preliminari 2024 avvenuta nel premarket. Già prima di esaminare cosa non sia piaciuto al mercato dei risultati di esercizio della quotata, possiamo anticipare che neppure la presenza di un dividendo sembra bastare per argine il sell-off. Sul titolo, insomma, domina il pessimismo e la stessa cedola a valere sul 2024 è così finita in secondo piano. Prima di esaminare risultati e remunerazione degli azionisti, dobbiamo registrare una pesante conseguenza del crollo dei prezzi di STLA. Il ribasso in atto oggi, infatti, sta determinando l’annullamento della prestazione positiva che aveva fin qui caratterizzato l‘andamento mensile del titolo. In parallelo si aggrava il rosso dell’ultimo anno che ora torna al 48 per cento.
Una situazione difficile che infatti ha fatto finire le azioni Stellantis in balia della speculazione. Perchè perchè se è vero che il crollo di una quotata è occasione per comprare a sconto, è anche vero che, in assenza di indicazioni positive sul futuro, a dominare sono strategie di short trading ossia speculazioni su un possibile ulteriore calo. Per la cronaca con broker come eToro è possibile fare long e short trading usando strumenti derivati come i CFD.
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Dividendo Stellantis 2025 e conti 2024: ecco come è andata
Iniziamo subito da quello che dovrebbe essere il bicchiere mezzo pieno nella dinamica di Stellantis vale a dire la remunerazione degli azionisti. Il consiglio di amministrazione della quotata automotive ha proposto la distribuzione di un dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) pari a 0,68 euro per azione. La cedola, previo via libera da parte dell’assemblea degli azionisti, sarà staccata il prossimo 22 aprile 2025 per poi essere messa in pagamento dal successivo 5 maggio.
Per quello che riguarda i conti 2024, la società ha chiuso l’anno con un ribasso sia della redditività che dei ricavi. Ovviamente tali contrazioni sono state bocciate dal mercato e sono andate ad alimentare le vendite.
Scendendo nel dettaglio, i ricavi netti sono ammontati a 156,88 miliardi di euro, segnando una flessione del 17 per cento rispetto ai 189,54 miliardi messi a segno nel 2023. Il vertice di Stellantis ha imputato il calo dei ricavi alla diminuzione delle consegne consolidate del 12 per cento.
Andando avanti con il conto economico, il reddito operativo adjusted ha segnato un calo a quota 8,65 miliardi di euro nettamente sotto ai 24,34 miliardi registrati nell’anno precedente. In relazione proprio a questa voce, più che di flessione di può parlare di crollo visto che il rosso percentuale è del 64 per cento. Ovviamente, con queste premesse, non può non essere andata male anche la marginalità che infatti si è attestata al 5,5 per cento, nella parte più bassa della forchetta compresa tra 5,5 e 7 per cento indicata nelle stime della vigilia. A completare un quadro fortemente negativo è poi l’utile netto che a fine 20245 era pari a 5,52 miliardi di euro, rispetto ai 18,63 miliardi contabilizzati nel 2023.
Riduzione delle scorte e stime sull’esercizio 2025
La società ha evidenziato una riduzione delle scorte totali al 31 dicembre 2024, pari al 18 per cento, corrispondente a una diminuzione di 268mila unità rispetto all’anno precedente. In particolare, le scorte dei concessionari statunitensi sono diminuite del 20 per cento, attestandosi a 304mila unità, superando l’obiettivo precedentemente fissato di 330mila unità.
Con questi risultati, Stellantis si trova ad affrontare le sfide del mercato con una gestione attenta delle scorte e una strategia mirata alla stabilizzazione della redditività.
Per quello che riguarda le indicazioni sul 2025, i vertici della quotata puntano a conseguire una crescita positiva dei ricavi netti, una marginalità operativa Mid-Single Digit e un flusso di cassa industriale positivo. La quotata non ha però fornito cifre precise e anche questa “lacuna” poterebbe essere stata interpretata negativamente dal mercato. Tra l’altro (e questo la dice lunga proprio sull’approccio dei trader al titolo) anche l’annuncio sul lancio di ben nuovi 10 prodotti nel nuovo anno è passato del tutto in secondo piano.
Insomma per Stellantis è buio totale e almeno nella seduta di oggi è difficile immaginarsi altro che forti vendite. Una situazione che i trader con approccio speculativo stanno sfruttando operando con i CFD su azioni STLA.
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