crollo delle azioni Stellantis
Le dimissioni di Tavares fanno scattare il sell-off su Stellantis - BorsaInside

La notizia calda del giorno è il passo indietro di Carlos Tavares dal vertice di Stellantis. L’amministratore delegato del colosso automotive ha rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato. A sua volta il CdA di Stellantis, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato l’addio di Carlos Tavares dalla carica di Chief Executive Office del gruppo italo-francese.

Il passo indietro di Tavares per quanto sorprendente nelle tempistiche era comunque atteso da tempo visto che già da mesi è in corso il processo per la nomina di un nuovo CEO permanente. L’operazione, come ribadito dalla stessa Stellantis, è gestita da un Comitato Speciale del Consiglio e dovrebbe chiudersi entro la prima metà del 2025.

Cosa succederà fino ad allora? Fondamentalmente nulla perchè in linea a quanto prevede lo statuto dalla casa automobilistica, la fase di passaggio viene gestita da un nuovo Comitato Esecutivo presieduto sempre da John Elkann.

Dimissioni Tavares causate dalla rottura con gli azionisti di maggioranza

Il passo indietro di Tavares prima della nomina del nuovo amministratore delegato era scontato dal mercato anche perchè, già da mesi, i rapporti tra il manager e gli azionisti di maggioranza di Stellantis non erano più quelli di un tempo. Una situazione, questa, che fondamentalmente rifletteva l’andamento negativo della casa italo-francese sul mercato automobilistico e quello catastrofico del titolo STLA a Piazza Affari. A sorprendere, come accennavamo in precedenza, è il timing decisamente prematuro delle dimissioni di Tavares da amministratore delegato di Stellantis. Il passo indietro potrebbe essere frutto di un ulteriore aggravamento dei rapporti al vertice della casa auto.

E infatti nello stesso documento ufficiale di Stellantis con cui si prende atto e si accettano le dimissioni dello storico manager, si fa riferimento a vedute differenti emerse nelle ultime settimane che hanno portato infine portato il Consiglio e il CEO alla decisione delle dimissioni.

Non serve essere degli esperti di comunicazione per capire che il rapporto tra Taveres e azionisti di Stellantis per arrivare ad una evoluzione di questo tipo era evidentemente in pezzi.

Proprio questa è la parte sorprendente di una notizia tutto sommato attesa. Ed è proprio su questo aspetto della notizia che si concentrerà la speculazione degli azionisti già a partire dall’apertura delle contrattazioni.

Ricordiamo che sulle azioni Stellantis si può investire sia direttamente ossia comprando azioni reali che indirettamente attraverso strumenti derivati come i CFD.

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Cosa succederà alle azioni Stellantis?

Quello che sta accadendo alle azioni Stellantis lo si può tranquillamente vedere dal grafico. Il titolo, fin dal primissimo minuto di contrattazioni, è stato travolto dalla vendite. Dopo neppure 15 minuti dall’avvio della seduta, STLA è praticamente in caduta libera con un crollo del 7,3 per cento a quota 11,61 euro. Il sell-off che si è scatenato sulla casa automobilistica sta determinando un ulteriore aggravamento della già pesante situazione grafica del titolo. Solo nell’ultimo mese le azioni Stellantis hanno perso il 9 per cento mentre anno su anno il ribasso è del 42 per cento. Più o meno lo stesso rosso è presente anche da inizio anno.

Le azioni Stellantis sono uno dei titoli più a sconto di Borsa Italiana ma la crisi del settore automotive europeo da un lato e il rapporti tesissimi nel management hanno costantemente impedito una riscoperta del titolo il cui appeal resta costantemente ai minimi termini. Gli ultimi mesi sono stati letteralmente un incubo per il titolo STLA. Tutto è iniziato il profit warning lanciato dall’azienda sui conti del 2024 proprio a fine settembre. Come sempre avviene in questi casi all’allarme sui conti è corrisposta una intensificazione delle vendite.

Momenti di vero e proprio terrore sono stati vissuti dal titolo il 30 settembre scorso quando i prezzi hanno perso ben il 14,7 per cento in solo una seduta. Quotazioni in picchiata e ovviamente anche market cap in profondo ribasso. Giusto per citare qualche numero in un solo giorno la capitalizzazione di mercato di Stellantis ha bruciato ben 6,5 miliardi di euro con tantissimi analisti che hanno deciso di rivedere al ribasso il rating e il target price sul titolo.

A preoccupare più di tutto gli analisti è la presenta di quel flusso di cassa negativo per 10 miliardi di euro rispetto ad un outlook che in precedenza era addirittura positivo. Un netto peggioramento che la stessa Stellantis ha imputato al boom delle scorte sul mercato auto Usa. Ma se negli Stati Uniti Stellantis piange, in Europa non ride. Mese dopo mese le immatricolazioni auto di Stellantis nell’area ACEA sono sempre negative determinando una sistematica contrazione della quota mercato. In Europa la concorrenza a Stellanitis non brilla ma di certo non va male come il gruppo fino a ieri guidato da Tavares.

Cosa fare sulle azioni Stellantis?

La situazione grafica di Stellantis è molto pesante. Il crollo in atto oggi ha portato il titolo fino a ridosso dei suoi minimi dell’anno a quota 11,604 euro risalenti alla seduta di borsa del 10 ottobre scorso. Il problema è che quei livelli coincidono anche con i minimi storici della casa italo-francese. Ergo, Stellantis rischia di cadere ai minimi storici. Il titolo è lontanissimo dai suoi massimi annuo a 27,35 euro raggiunti a fine marzo scorso.

In questo contesto due sono le opzioni per gli analisti: comprare a queste valutazioni ultra-convenienti oppure speculare su un ulteriore ribasso del titolo. Nel primo caso la view è ovviamente ribassista mentre nel secondo sarebbe bearish. Con i CFD si può speculare in entrambi i modi senza possesso del sottostante.

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