Grazie ad un rialzo dello 0,16 per cento le azioni Snam si riportano sugli stessi livelli di inizio novembre in area 4,45 euro. La progressione odierna arriva dopo quella di ieri e consente al titolo di annullare completamente il passivo dell’ultimo mese e di ridurre al 4 per cento quello da inizio anno. A dare visibilità alle azioni Snam sono due diversi catalizzatori: l’acquisizione delle quote del Terminale LNG Adriatico e la valutazione favorevole arrivata dagli analisti di Deutsche Bank. Si tratta di due driver positivi che possono essere sfruttati anche dai trader che operano con approccio speculativo ricorrendo a strumenti di tipo derivato come i CFD.
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Deutsche Bank definisce il valore più giusto delle azioni Snam
Partiamo anzitutto dalla valutazione positiva che è arrivata dagli analisti di Deutsche Bank. Gli esperti tedeschi hanno portato il rating sulle azioni Snam a buy (comprare) alzando al tempo stesso anche il target price che ora è 5,5 euro. Un prezzo obiettivo simile implica un discreto potenziale di upside rispetto alle attuali quotazioni di Snam.
Sia il rating che il tp definiscono una strategia di tipo bullish sul titolo. Questo però è solo il punto di vista di Deutsche Bank che, per la cronaca, non è condiviso da altri analisti. Ad esempio per Berenberg le azioni Snam non sono da comprare ma solo da mantenere (rating hold). A questa valutazione più prudente corrisponde poi anche un prezzo obiettivo più contenuto e pari a 4,8 euro. Come si può vedere dal grafico in basso siamo molto prossimi agli attuali valori del titolo e ciò significa che il potenziale di upside è decisamente circoscritto.
Snam ha completato l’acquisizione di Adriatic LNG
Il secondo catalizzatore alla base del ritorno delle azioni Snam sui livelli di inizio novembre è rappresentato dall’annuncio sul completamento dell’acquisizione di Adriatic LNG, operazione che ha visto Snam agire assieme a Vtti. Adriatic LNG è la società proprietaria di un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto ubicato al largo di Porto Tolle, in provincia di Rovigo.
Il completamento dell’acquisizione era ampiamente atteso dagli investitori dopo che ad aprile, Vtti aveva siglato un accordo per acquisire una quota di maggioranza nella società e Snam aveva esercitato un diritto di prelazione per incrementare la sua partecipazione in Adriatic LNG passando dal precedente 7,3 per cento al 30 per cento. A seguito del completamento dell’operazione ora Vtti detiene il 70 per cento di LNG mentre Snam il 30 per cento.
Come hanno sottolineato molto analisti, l’operazione contribuisce ad incrementare la diversificazione e la sicurezza delle forniture energetiche all’Italia. Snam che è il terzo operatore per capacità di rigassificazione, assumendo il controllo del 30 per cento di Adriatic LNG, di fatto va ad incrementare la rilevanza del proprio portafoglio GNL nell’ambito energetico europeo. Accanto alla quota detenuta in Adriatic LNG, Snam ha anche in mano tutta una serie di partecipazioni significative in vari altri terminali regolati di rigassificazione GNL presenti in Italia arrivando a vantare una capacità complessiva di circa 23 miliardi di metri cubi.
La società quotata nell’annunciare il completamento dell’operazione di acquisizione, ha anche ricordato che nei primi 11 mesi del 2024, Adriatic LNG ha immesso nella rete italiana circa 8 miliardi di metri cubi di gas naturale ovvero il 15 per cento del consumo nazionale, con un aumento del 3 per cento rispetto a un anno fa.
Dove si possono spingere le azioni Snam per l’analisi tecnica
In precedenza abbiamo segnalato quale è il target price delle azioni Snam secondo il recente report di Deutsche Bank. Vediamo adesso cosa dice l’analisi tecnica sul titolo. L’impostazione emersa nelle ultime due sedute con il ritorno ai livelli di inizio novembre, potrebbe aprire la porta verso quota 4,60 euro, ossia ai massimi degli ultimi mesi. Se la spinta bullish dovesse poi ulteriormente consolidarsi, allora i prezzi potrebbe anche testare l’area dei 4,9 euro, ossia la zona dei massimi annui.
Viceversa (scenario ribassista) una perdita di contatto con quota 4,4 euro, area in cui staziona la media mobile di lungo termine, farebbe scendere i prezzi anche fino a 4,25 euro e, in seconda battuta, anche fino a 4,12 euro dove ci sono i minimi del 2024. Un eventuale ulteriore ribasso metterebbe a rischio la struttura grafica del titolo ma è comunque poco probabile.
Tirando quindi le somme, il ritorno ai livelli di inizio novembre potrebbe in effetti confermare la view bullish sul titolo Snam che è stata elaborata da Deutsche Bank. In tal caso il target price a 5,5 euro fissato dagli analisti tedeschi potrebbe spingere i valori ad arrivare fino ai massimi annui a 4,9 euro.
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