La prima seduta settimanale di scambi è nel segno di Saipem. La quotata del settore engineering è balzata in vetta al Ftse Mib fin dai primi minuti di scambi allargando poi il verde nel corso delle fasi successive. A metà mattinata la situazione appare molto definita con Saipem in rialzo del 4,11 per cento a 1,94 euro contro un Ftse Mib che invece limita la progressione allo 0,35 per cento. Considerando l’enorme disparità tra la performance della quotata enginering e quella del paniere di riferimento di Piazza Affari è palese che ci siano ragioni prettamente domestiche alla base del rally della prima. E infatti il rally di Saipem è da mettere in relazione con la notizia dell’aggiudicazione di un contratto di prestazione enegetica (EPC) offshore da parte di Qatar Energy.
Vediamo in cosa consistete questa commessa, quale è il suo ammontare e soprattutto cosa potrebbe accadere ora al titolo. In fin dei conti, a questo punto, quello che vogliono sapere gli investitori è facilmente intuibile: ci sarà spazio per un ulteriore rialzo delle quotazioni di Saipem oppure il rally in atto è destinato ad esaurirsi?
Nuova commessa del valore complessivo di 4 mld
L’accordo che sta mettendo le ali a Saipem nella prima di Ottava riguarda i pacchetti combinati COMP3A & COMP3B del progetto North Field Production Sustainability Offshore Compression Program. Senza scendere troppo in tecnicismi si tratta di un progetto riguardante la produzione del giacimento offshore di gas naturale North Field che è situato al largo della costa nord-orientale del Qatar.
Il valore del contratto è di 4 miliardi di euro. Saipem dovrà occuparsi dell’ingegneria, dell’approvvigionamento, della fabbricazione e dell’installazione di sei piattaforme ma anche di 100 km di condotte sottomarine rigide, di 100 km di cavi compositi sottomarini, di 150 km di cavi in fibra ottica e di una serie di altre strutture sottomarine.
Saipem supera l’area della media mobile di lungo periodo
Grazie al rally sostenuto dalla notizia sull’aggiudicazione del nuovo contratto, le azioni Saipe sono riuscire a superare quota 1,9 – 1,92 euro che sarebbe poi l’area in cui transita la medio mobile di lungo periodo. A questo punto non è da escludere che i prezzi si possano anche spingere verso quota 2 euro e, nel caso in cui gli acquisti dovessero proseguire, fino a quota 2,08 euro.
Se anche questi livelli dovessero essere raggiunti, allora i prezzi si potrebbero spingere fino alla successiva area compresa tra 2,20 e 2,25 euro. Immaginando che anche dopo aver raggiunto questo livello la tendenza a comprare azioni Saipem dovesse consolidarsi, si potrebbe ipotizzare un assalto ai massimi annuali collocati in area 2,45 euro.
Sul fronte opposto, ossia nel caso in cui il titolo dovesse invertire la rotta e passare al ribasso, fondamentale sarebbe la tenuta dei minimi raggiunti la scorsa settimana a quota 1,80 euro. In tal caso, infatti, il titolo si potrebbe spingere anche fino a 1,65 euro.
Lo scenario più plausibile tra quello rialzista e quello ribassista sembra essere il primo almeno nel brevissimo termine. Fare ipotesi più di lungo periodo, diventa azzardato anche perchè il titolo Saipem da inizio anno è già cresciuto del 30 per cento imponendosi come uno dei migliori del Ftse Mib. Anche su base annua è poi presente un bel verde del 20 per cento mentre nell’ultimo mese i prezzi sono calati del 3 per cento. Come messo in evidenza dai più recenti report degli analisti, Saipem potrebbe aver raggiunto i suoi obiettivi e lo spazio per un ulteriore apprezzamento sarebbe molto contenuto. Ad esempio secondo Equita il target price di Saipem non è superiore ai 2,25 euro, livello molto vicino ai prezzi attuali. E infatti la sim milanese non va oltre il rating hold (mantenere) sulla quotata engineering. Ancora più emblematica la valutazione di Mediobanca che si ferma a neutral ma soprattutto indica un target price pari a 1,95 euro, praticamente il livello di oggi.
Il fatto che sia Equita che Mediobanca consiglino prudenza sulle azioni Saipem non significa che dal titolo si debba stare alla larga. Nel breve termine c’è la visibilità garantita dal nuovo contratto in Qatar mentre, più sul lungo termine, si può anche operare con lo short trading se le prospettive sono quelle di un ritracciamento. I Contratti per Differenza sono uno strumento derivato che consentono di speculare al ribasso (oltre che al rialzo) senza possesso del sottostante.
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