E’ Saipem ad imporsi in vetta al Ftse Mib nei primi minuti di contrattazione. La quotata engineering avanza del 4,6 per cento a 2,36 euro facendo nettamente meglio di un paniere di riferimento che, almeno in queste prime battute, non va oltre un verde dello 0,5 per cento.
Ma focalizziamo l’attenzione sulle azioni Saipem. Come si può vedere dal grafico in basso, grazie alla vera e propria corsa all’acquisto che è in atto, il titolo, fino a ieri zavorrato da un forte passivo mensile, ora riduce il ribasso ad appena un punto percentuale. Tutto questo mentre si rafforza ancora di più il verde accumulato su base annua che è ora pari al 70 per cento.
Non è necessario essere dei grandi esperti di finanza per capire che dopo essere rimasta in ombra nelle ultime settimane, ora Saipem è tornata ad essere molto visibile. E infatti non è un caso che la corsa dei trader sia scattata a seguito della diffusione da parte della società oil dei nuovi target finanziari al 2028 e soprattutto della nuova politica dei dividendi. Due catalizzatori potentissimi che sono sempre in grado di dare direzione al titolo coinvolto.
Prima di procedere con l’analisi ci preme sempre ricordare che essendo Saipem un titolo italiano rientra in quel discorso sul trading nazionale di recente avviato dal broker eToro. In pratica con eToro se si investe in azioni italiane non si pagano spose di conversione valutaria.
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Come cambia la politica dei dividendi di Saipem
Per azionisti e investitori, i dividendi sono uno degli elementi più impattanti nel momento in cui avviene la scelta dei titoli su cui investire. In particolare non è un mistero che chi opera sul mercato apprezzi tantissimo il rialzo delle cedole. Ed è proprio questo ciò che ha fatto il management di Saipem. Il consiglio di amministrazione della quotata ha infatti dato il via libera alla nuova dividend policy aziendale.
Stando alle indicazioni del management, Saipem dovrebbero procedere con la distribuzione ai suoi azionisti di almeno il 40 per cento del suo Free Cash Flow (dato al netto dei canoni di locazione). Parlando in termini più concreti, la società prevede ora lo stacco di dividendi complessivi per almeno 300 milioni di dollari nel 2026 alla luce di quelli che saranno i risultati dell’esercizio in corso.
Una remunerazione complessiva consistente, quindi, che ovviamente incontra il favore gli azionisti e provoca l’impennata dei prezzi del titolo.
Conti 2024 di Saipem nel dettaglio
Saipem ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 14,55 miliardi di euro, registrando un incremento del 22,5 per cento rispetto agli 11,87 miliardi di euro ottenuti nell’esercizio precedente. Secondo il management, il miglioramento è stato trainato principalmente dai settori Offshore, sia Engineering & Construction che Drilling.
Anche il margine operativo lordo adjusted (MOL) ha registrato una crescita significativa, passando da 926 milioni a 1,33 miliardi di euro ed evidenziando una dinamica positiva del 43,5 per cento. Scendendo nel conto economico, il risultato netto è stato positivo per 306 milioni di euro, in aumento rispetto ai 179 milioni contabilizzati nel 2023. Parallelamente il risultato netto adjusted ha raggiunto quota 306 milioni di euro.
Limitando l’analisi al solo quarto trimestre 2024, Saipem ha riportato ricavi pari a 4,42 miliardi di euro, con un incremento del 25,9 per cento rispetto ai 3,51 miliardi di euro di un anno fa e un margine operativo lordo adjusted in rialzo anno su anno da 286 milioni a 424 milioni di euro. Pere finire il risultato netto adjusted del trimestre è stato positivo per 100 milioni di euro.
Per quello che riguarda la situazione finanziaria a fine 2024, a fine anno la posizione finanziaria netta di Saipem era positiva per 23 milioni di euro con un netto miglioramento rispetto all’indebitamento di 261 milioni di euro registrato a inizio anno. Alla stessa data, la società engineering disponeva di liquidità per 2,87 miliardi di euro.
I conti dell’esercizio 2024 di Saipem hanno confermato la solidità finanziaria della quotata e consentono ai trader di guardare con fiducia al futuro anche perchè gli stessi target del piano strategico aggiornato per il quadriennio 2025-2028 sono molto robusti.
I target finanziari al 2028 di Saipem
Contestualmente all’approvazione dei conti 2024, Saipem ha reso note le previsioni finanziarie per l’esercizio 2025 e per l’intero arco del piano strategico 2025-2028, delineando obiettivi di crescita e sostenibilità economica.
Per l’anno in corso, la società punta a conseguire ricavi pari a circa 15 miliardi di euro e un margine operativo lordo in area 1,6 miliardi di euro. In relazione agli altri target il cash flow operativo viene visto a circa 900 milioni di euro mentre gli investimenti previsti ammontano a circa 500 milioni di euro.
Nel periodo 2025-2028, poi, Saipem prevede l’acquisizione di nuovi ordini per circa 50 miliardi di euro, con un’attenzione particolare ai segmenti “low/zero carbon”, che rappresenteranno circa il 30 per cento del totale.
A fine piano (2028) la società stima ricavi pari a circa 15 miliardi di euro e un margine operativo lordo in crescita a circa 2 miliardi di euro. Ancora il cash flow operativo per l’intero periodo di piano è previsto ad almeno 3,7 miliardi di euro, con investimenti stimati intorno a 1,5 miliardi di euro.
Infine in relazione agli obiettivi finanziari e ai programmi di riduzione del debito, i vertici di Saipem si sono impegnati a mantenere una posizione di cassa disponibile di almeno un miliardo di euro e a ridurre il debito lordo (pre-IFRS 16) di circa 650 milioni di euro, rimborsando tutte le passività in scadenza nel periodo 2025-2027.
Questi target sono la dimostrazione di come la società sia sempre più impegnata per consolidare la propria crescita e a rafforzare la propria posizione nel mercato rivolgendo sempre un’attenzione particolare alla sostenibilità finanziaria di lungo termine.
Si tratta di target che non possono non essere valutati positivamente dagli investitori (contestualmente ai segnali di miglioramento che si evincono dai conti dell’esercizio 2024). Da qui il rally del titolo in borsa che ora può essere anche sfruttato attraverso strumenti derivati come i CFD.
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