flaconi di farmaci e grafico di borsa su laptop
CVC vuole cedere Recordati: ecco le ipotesi sul tavolo - BorsaInside

Faro sulle azioni Recordati in avvio di contrattazioni. Il titolo del colosso farmaceutico italiano potrebbe infatti sfruttare i rumors sulla possibile fusione con un’altra big del comparto pharma: Angelini. L’operazione porterebbe alla creazione del più grande gruppo europeo di farmaci generici. Per adesso si tratta di semplici speculazioni ma, si sa, sono i rumors a dettare spesso le reazioni del mercato. E allora vediamo nel dettaglio quali sarebbero le caratteristiche di questa ipotesi di sviluppo facendo riferimento proprio alla fonte che ha lanciato questo scoop: il Sole 24 Ore.

Ipotesi fusione Recordati – Angelini: le prime indicazioni

Secondo quanto affermato dall’edizione di oggi del quotidiano di Confindustria, Recordati Spa, società che è attualmente controllata da CVC Capital Partners, e Angelini Pharma starebbero studiando una possibile fusione. I colloqui in corso, prosegue la fonte, sono ancora a livello preliminare e, come affermato da Bloomberg, non è affatto detto che possano poi portare ad una intesa. Il “problema” principale è rappresentato dalla possibile governance tra la famiglia Angelini e CVC con quest’ultima che è alla ricerca di una soluzione per disinvestire a 7 anni di distanza dal suo ingresso in Recordati (per la cronaca, CVC entrò nel capitale della società farmaceutica nel 2018 comprando il 51,8 per cento dalla famiglia fondatrice per una cifra vicina ai 3 miliardi di euro).

In un contesto in cui il condizionale è d’obbligo, la sola informazione certa è che proprio la CVC avrebb e già ingaggiato varie banche di investimento del calibro di JP Morgan e Goldman Sachs proprio per sondare le strade percorribili.

L’ipotesi fusione tra Recordati e Angelini è la più interessante ma non è la sola. Non è da escludere, infatti, che alla fine la CVC possa prendere in considerazione il coinvolgimento di un fondo sovrano di Abu Dhabi. Il “limite” di questa seconda ipotesi è che lo stesso fondo avrebbe già fatto sapere di essere interessato al massimo a una partecipazione di minoranza.

La terza ipotesi sul tavolo condurrebbe poi al fondo KKR e Texas Pacific Group, una società americana che gestisce i fondi di investimento caratterizzati da capitale di crescita. Tutti e due questi gruppi avrebbero già avanzato delle bozze preliminari per acquisire una parte o tutta la partecipazione di Recordati in mano a CVC. Come evidenziato dal Sole 24 Ore, questa ipotesi è quella in assoluto meno probabile tra le tre.

In un contesto in cui tutte le opzioni sono aperte e non esiste niente di sicuro, non è da escludere che alla fine la sola novità possa essere il rifinanziamento del bond Recordati in scadenza nel 2024. 

Quanto guadagnerebbe CVC con la cessione di Recordati?

Lasciando perdere i rumors, concentriamo l’attenzione su quelle che potrebbero essere le conseguenze finanziarie della cessione di CVC (il tema è l’uscita dell’azionista di maggioranza, mentre la fusione con Angelini è solo l’ipotesi più probabile sul tavolo). Stando ad alcuni analisti, una dismissione della partecipazione detenuta agli attuali prezzi porterebbe ad un ritorno anno equivalente unlevered pari a circa il 12 per cento. Si tratta di un dato basato su prezzo di ingresso pari a 28 euro e sul reinvestimento dei dividendi maturati dal 2018 ad oggi pari a circa 6,4 euro per azione.

L’attuale market cap di Recordati è pari a circa 10 miliardi di dollari.

Cosa fare con le azioni Recordati?

Lo scenario più plausibile è che serva tanto tempo per poter veder qualcosa di più concreto dei rumors attuali. Di certo, però, temi come la cessione di CVC e l’ipotesi fusione tra Recordati e Angelini, saranno un catalizzatore potentissimo per i prezzi del titolo. In questa situazioni i rumors sono sufficienti a tenere alto l’appeal. E allora è lecito pensare che le azioni Recordati possano registrare una spiccata volatilità almeno fino a quando non dovessero essere smentite tutte le ipotesi. Le potenziali oscillazioni di prezzo sono ovviamente potenziali occasioni di trading. Uno scenario simile non può che essere invogliante per i trader che volessero posizionarsi sulle azioni Recordati. Per farlo non è neppure necessario comprare titoli reali ma è sufficiente operare al rialzo o al ribasso con strumenti derivati come i CFD.

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Recordati non è quello che si direbbe uno dei titoli più brillanti del 2024. La quotata attualmente scambia a 52 euro, in rialzo del 6 per cento da inizio anno. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, l’impostazione di fondo è rialzista. Le più immediate resistenze sono ad un passo dagli attuali prezzi ossia in area 52,5 euro. Se nella giornata di oggi questo livello dovesse essere superato, le quotazioni tornerebbero attorno ai 54 euro, area già testata nella seduta di ieri. Attenzione perchè ad un passo da 54 euro ci sarebbero i 54,7 euro che altro non sono che i massimi annui. La situazione tecnica sul titolo è quindi molto interessante.

Occhio come sempre alle evoluzioni al ribasso perchè in caso di discesa sotto ai 50 euro, i prezzi potrebbe ulteriormente calare fino a 47,5 euro anche altro non sono che i minimi del 2024. Insomma il range appare compresso e proprio questo può favorire un approccio di tipo più speculativo sul titolo.

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