A fare rumore nella prima di Ottava di Borsa Italiana è il crollo delle azioni Prysmian. Fin dal primo minuto di scambi la quotata dei cavi e sistemi è stata bersagliata dalle vendite risultando il peggior titolo del Ftse Mib. A metà mattinata il quadro si è solo consolidato con le azioni Prysmian in ribasso di ben il 7,5 per cento a 66,56 euro contro un Ftse Mib che è in calo di appena lo 0,1 per cento. Basta già questo raffronto per capire che il crollo di Prysmian oggi è da imputare a ragioni prettamente domestiche che non riguardano le dinamiche generali del mercato.
Prima di analizzare i motivi alla base di quello che possiamo definire un vero e proprio sell-off del titolo, rammentiamo che i crolli (tutti) sono sempre una potenziale occasione di ingresso per i trader. A volte, infatti, gli asset che vengono travolti dalle vendite sono reduci da lunghe fasi di rialzo. In altre parole le loro valutazioni erano eccessive e, “grazie” al crollo, tornano ad essere alla portata degli investitori. Comprare un asset con i prezzi in forte calo può quindi essere un’occasione sempre che le prospettive del titolo siano positive.
Proprio questa sembra essere la situazione di Prysmian.
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C’è Morgan Stanley dietro al crollo delle azioni Prysmian?
Non ci sono notizie price sensitive che possano spiegare un crollo come quello in atto da questa mattina sulle azioni Prysmian. C’è però una revisione di valutazione operata dagli analisti della banca Usa Morgan Stanley. Gli esperti proprio oggi hanno tagliato il prezzo obiettivo delle azioni Prysmian a quota 64 euro contro i 66 euro precedenti. La riduzione del target price è di appena 2 euro, tuttavia il valore della valutazione va ben oltre questi “spicci”.
Con il downgrade, infatti, il prezzo target scende al di sotto di quelle che sono le attuali quotazioni del titolo. In pratica Prysmian si ritrova senza alcun potenziale di upside e, diciamolo chiaramente, questo è quanto di peggio possa capire ad una quotata agli occhio dei suoi investitori. Prysmian non ha spazio di crescita e il quadro diventa ancora più nero se si considera che pure il rating assegnato dalla banca d’affari Usa non è proprio brillante: quell’equalweight già affibbiato da tempo e ribadito con la valutazione odierna, significa prospettiva incolore quindi approccio neutrale.
Ma altri analisti dicono di comprare azioni Prysmian
Quella espressa da Morgan Stanley è solo la sua valutazione. Altri analisti intervenuti in queste prime settimane del 2025 hanno un giudizio molto più improntato all’ottimismo. Ad esempio Jefferies la scorsa settimana aveva ribadito il rating buy (ossia comprare) alzando addirittura il prezzo obiettivo a 80 euro, decisamente sopra i valori del titolo. Sulla stessa scia anche gli esperti di Citi che sul titolo italiano sono da tempo buy. Anche loro avevano rivisto al rialzo il prezzo target portandolo a 73 euro. Sia in un caso che nell’altro, quindi, c’è un discreto potenziale di upside. Questa view bullish non è ovviamente condivisa da Morgan Stanley.
Perchè il mercato preferisce dare retta alla valutazione di MS e non a quelle più ottimistiche degli altri due analisti? Non è solo un discorso di tipo cronologico (ossia il report di Morgan Stanley è quello più recente ed è quindi lui ad essere prevalente). In mezzo ci sono infatti anche considerazioni di tipo tecnico per la serie le azioni Prysmian sono salite troppo nelle ultime sedute e il downgrade di target price è la giusta scusa per fermarsi e trarre profitto.
In effetti, come si può vedere guardando i grafici, Prysmian continua ad avere una performance positiva dell’8,2 per cento e questo nonostante il crollo di oggi. Rispetto ad un anno fa, inoltre, i prezzi sono più alti del 62 per cento. La quotata ha quindi corso tanto anche perchè il mercato sta scommettendo sull’impatto positivo che potrebbe avere la doppia quotazione (previsto il listing a Wall Street) ed eventuali nuove acquisizioni in Usa.
Quella di oggi potrebbe essere solo una pausa.
Chi volesse comprare azioni Prysmian sfruttando i prezzi bassi di oggi ma chi volesse speculare al ribasso dando credito alla valutazione più pessimistica di Morgan Stanley, può operare con i migliori broker CFD.
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