la vetrata di un ufficio postale di Poste Italiane

Su Borsa Italiana è sempre più centrale l’argomento “trimestrali” e proprio di una trimestrale che parleremo in questo articolo. Ci riferiamo ai conti del primo trimestre 2023 di Poste Italiane, una delle più importanti quotate del Ftse Mib. L’appuntamento è previsto per il 3 maggio e quindi c’è ancora un certo periodo di tempo.

Tuttavia, come sempre avviene quando un titolo è alle prese con i conti del trimestre (ma il discorso vale anche per la pubblicazione del bilancio) non è necessario attendere l’ufficializzazione dei risultati per investire. In realtà, come certamente sapranno i traders più sul pezzo, anche le previsioni sono un ottimo assist per entrare sulla quotata interessa all’evento.

Come siamo soliti ripetere sul nostro sito, la diffusione dei risultati di una società può essere usata due volte in ottica speculazione: prima della comunicazione dei risultati facendo leva, appunto, sulle stime della vigilia e dopo (in questo caso i conti reali vanno raffrontati con quelle che erano le attese per vedere se hanno confermato le stime o deluso o fatto meglio delle stesse).

Dopo aver chiarito tutti questi aspetti possiamo adesso occuparti del tema del post: le stime sulla trimestrale di Poste Italiane.

Trimestrale Poste Italiane previsioni conti primo trimestre 2023

Poste Italiane, in vista della pubblicazione dei conti trimestrali, ha fornito il consensus degli analisti sui conti del primo trimestre 2023. La rilevazione è stata elaborata sulla base delle previsioni dei principali broker domestici e internazionali che seguono il titolo.

Stando alle previsioni, i ricavi della quotata gialla dovrebbero attestarsi alla fine del primo trimestre 2023 a quota 2,99 miliardi di euro. Si tratta di un dato medio con un minimo di 2,9 miliardi e un massimo di 3,05 miliardi. Il risultato operativo di Poste Italiane è invece previsto a 712 milioni di euro. In questo caso la peggiore delle previsioni fornita dal consensus è di 693 milioni mentre la migliore è pari a 750 milioni di euro.

Sulla base del dato medio la marginalità di Poste Italiane è indicata in area 23,8 per cento. Scendendo nel conto economico, l’utile netto trimestrale di Poste Italiane è visto a 502 milioni di euro, con un minimo di 474 milioni e un massimo di 528 milioni.

Saranno sufficienti questi dati per smuovere un pò l’andamento del titolo? Come si può vedere dal grafico in alto le azioni Poste Italiane non hanno brillato così tanto nell’ultimo anno. Oggi il titolo scambia a 9,4 euro e la performance su base annua è praticamente nulla. Su base mensile, invece, c’è un leggero apprezzamento del 2,2 per cento.

Circa un mese fa il titolo ha fatto i conti con la decisione degli analisti di Citi di rivedere al ribasso il target price pur confermando il rating buy. Nel dettaglio il prezzo obiettivo sulla quotata gialla è stato portata dalla banca d’affari Usa a 12,5 dal precedente 13,5. La decisione fu adottata nonostante la parallela mossa di rivedere al rialzo le stime di EPS che vennero aumentate nell’ordine del 4 per cento con riferimento al triennio 2022-2024.

Il downgrade di target price sulle azioni Poste Italiane deciso dagli esperti di Citi non ha trovato daccordo gli analisti di Berenberg che invece hanno adottato una decisione diametralmente opposta sempre nello stesso periodo: alzare il target price da 12,1 euro a 13 euro con conferma dell’indicazione di acquisto (rating buy). Ai prezzi attuali, un valore obiettivo come quello indicato da Berenberg implica un potenziale di upside di circa il 40 per cento.

Che proprio la pubblicazione dei conti del primo trimestre 2023 di Poste Italiane possa dare al titolo la giusta visibilità? Staremo a vedere.

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