Giornata storica per le azioni Poste Italiane. La quotata gialla questa mattina è salita fino a quota 13,42 euro, nuovo massimo storico. Mentre è in corso la scrittura del post, il titolo avanza del 2,58 per cento a 13,32 euro imponendosi come uno dei migliori di tutto il Ftse Mib (a fare meglio di Poste Italiane è solo Banco BPM).
Dietro alla vera e propria corsa a comprare azioni Poste Italiane in atto oggi c’è la notizia dell’avvio del procedimento presso Consob relativo all’approvazione del prospetto inerente l’offerta di azioni da parte del MEF. Per la verità questo atto è stato poi sospeso temporaneamente, vedremo dopo perchè, ma il trend rialzista sulle azioni Poste Italiane non è venuto meno.
Insomma il titolo sembra avere un forte appeal e ciò è sicuramente un fattore positivo per tutti gli investitori che sono alla ricerca di azioni da inserire nel loro portafoglio e che oggi possono farlo anche attraverso strumenti derivati come i CFD.
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Cosa sta succedendo alle azioni Poste Italiane?
Questa mattina è arrivata la conferma che il collocamento di azioni Poste Italiane da parte del Tesoro è stato “temporaneamente interrotto” dopo che era stato già inviato il prospetto alla Consob.
A dare l’ufficialità della temporanea interruzione è stata la stessa quotata gialla con una nota di stampa. Poste ha reso noto di aver avviato congiuntamente al MEF, il procedimento presso la Consob previsto dalla legge per ottenere l’approvazione del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte dello stesso Tesoro a seguito dell’approvazione del DPCM del 17 settembre 2024 precisando però che tale procedimento è stato poi temporaneamente interrotto in attesa di decisioni e valutazioni in merito alle modalità e alle tempistiche dell’offerta.
Per la cronaca l’OPV sulle azioni Poste Italiane sarebbe dovuta iniziare il prossimo 21 ottobre ma, a seguito di questo stop, è evidente che tale data non sarà rispettata.
Dietro al rally del titolo ai nuovi massimi storici ci potrebbe proprio essere la spinta della speculazione per quello che sarà il destino dell’offerta pubblica volontaria. Non è necessario essere dei grandi esperti di finanza per farsi un’idea dei dubbi con cui in queste ore fanno i conti i trader. Cosa succederà all’OPV sulle azioni Poste Italiane? Quando partirà l’offerta? Ci saranno modifiche nei termini della proposta da parte del MEF? Sono queste le domande che, ne siamo certi, molti investitori si staranno ponendo dopo lo stop al procedimento per l’approvazione da parte di Consob del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del Tesoro.
Comprare azioni Poste Italiane in vista dell’OPV?
La privatizzazione di Poste Italiane è uno dei temi forti delle ultime settimane di borsa. La cessione di una quota da parte del MEF era molto attesa e proprio attorno a questa operazione il titolo giallo era riuscito a costruire il suo apprezzamento.
Per la cronaca le azioni Poste Italiane nel corso dell’ultimo mese sono salite del 5 per cento mentre da inizio anno il rialzo è del 28 per cento e addirittura anno su anno del 34 per cento. Il raggiungimento del massimo storico avvenuto nella seduta di oggi è stato quindi un traguardo maturato in modo progressivo nel corso del tempo dalla quotata gialla.
C’è spazio per un ulteriore rialzo anche perchè proprio nei giorni scorsi la premier Giorgia Meloni nel corso di una audizione in parlamento ha detto chiaramente che il governo ha la volontà di restare azionista di maggioranza della società gialla collocando una larga fetta delle azioni (il range è tra il 25 e il 30 per cento) presso la clientela retail. Lo stop annunciato oggi sembra quindi essere frutto unicamente di questioni tecniche. Calendario alla mano, il 6 novembre prossimo è prevista l’approvazione dei conti trimestrali della quotata gialla e far partire l’offerta pubblica volontaria il prossimo 21 ottobre poteva determinare un accavallamento. In pratica, stando alle voci che circolano tra gli addetti ai lavori, alla base della decisione di sospendere l’iter ci potrebbero essere le tempistiche non appropriate dell’operazione.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, sembra essere in atto un rafforzamento della tendenza al rialzo di breve termine con la prima resistenza che si può collocate a quota 13,47 euro. Se essa dovese cedere, il prezzo delle azioni Poste potrebbe portarsi fino a 13,87 euro. Il livello di supporto più vicino è invece a quota 13,07 euro.
Sia l’analisi tecnica che il quadro evolutivo del dossier OPV sembrano quindi prospettare una prosecuzione del rialzo del titolo.
Chi volesse sfruttare la situazione può quindi comprare azioni Poste Italiane ricorrendo o alle piattaforme di broker come eToro o a quelle di banche come Fineco.
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