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Poste Italiane sale nel capitale di TIM - BorsaInside.com

Tra i titoli più attesi della seduta di oggi c’era Poste Italiane. Nel fine settimana la quotata gialla ha annunciato di aver completato l’acquisizione da Vivendi del 15 per cento del totale delle azioni ordinarie di Telecom Italia (pari al 10,77 per cento del capitale sociale di TIM). Grazie a questa operazione Poste Italiane ha quindi ulteriormente rafforzato la sua posizione nel colosso delle tlc. La notizia, per quanto inattesa nelle sue condizioni specifiche, era comunque prevedibile alla luce dei recenti movimenti di Poste. Senza dilungarci più di tanto possiamo dire con assoluta certezza che ogni trader aggiornato aveva messo in conto che qualcosa sarebbe accaduto. E così è effettivamente stato. Per questo motivo le azioni Poste Italiane (ma anche Telecom Italia) sono subito rientrare tra gli osservati speciali della prima seduta settimanale.

Come si può vedere dal grafico in alto, per adesso non è che ci siano grandi movimenti sulle azioni Poste Italiane. La quotata segna infatti un ribasso dello 0,9 per cento a 16,5 euro contro un Ftse Mib che invece perde l’1,1 per cento. Vero è che tutto il settore bancario di Piazza Affari sta viaggiando in ribasso, tuttavia da Poste Italiane, dopo la salita in Telecom Italia, ci si poteva attendere altro.

E allora proprio la reazione fredda potrebbe essere il segnale che il mercato comunque si attendeva qualcosa. Il calo delle quotazioni di Poste non è da intendersi negativamente. Il titolo giallo, infatti, può vantare una prestazione brillante sia su base mensile che su base annua (+7 per certo il rialzo nell’ultimo mese e +42 per cento quello rispetto a un anno fa). Un titolo che è cresciuto tanto sia nel breve che nel medio termine dando soddisfazione ai possessori di lungo termine. Rispetto al calo di oggi, due sono le strade operative che possono essere prese: approfittare del rosso per comprare su prezzi più bassi rispetto a quelli di una settimana fa oppure speculare al ribasso. In entrambi i casi si possono usare i CFD disponibili anche su Eightcap.

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Poste Italiane sale nel capitale di Telecom Italia: i dettagli dell’operazione

Poste Italiane ha ufficialmente rafforzato la sua posizione in Telecom Italia e di fatto è ora il primo azionista. La società guidata da Matteo Del Fante ha acquisito il 15 per cento delle azioni ordinarie di Telecom Italia dai francesi di Vivendi, raggiungendo così una partecipazione complessiva del 24,81 per cento del capitale votante del gruppo di telecomunicazioni.

L’acquisto è stato effettuato in contanti per un totale di 648 milioni di euro, è stato concluso al prezzo di 0,2975 euro per azione. Poste Italiane aveva già una quota del 9,81 per cento di TIM e quindi con la nuova operazione ha consolidato ulteriormente la sua presenza nel settore delle telecomunicazioni.

L’avvenuta acquisizione è stata definita dalla stessa Poste Italiane come un investimento strategico di lungo periodo. L’obiettivo è quello di assumere il ruolo di “azionista industriale”, creando sinergie tra le due società e promuovendo il consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni. In un contesto di investimenti sempre più significativi e di margini operativi sempre più stretti, questa mossa potrebbe rappresentare un punto di svolta per il settore.

Poste Italiane ha anche chiarito che “non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie“. In pratica la società gialla manterrà una partecipazione strategica senza avviare un’OPA su TIM che quindi resterà entità a sè stante.

Le due aziende stanno già lavorando su possibili collaborazioni per sviluppare nuove sinergie. Poste Italiane, già attiva nel settore delle telecomunicazioni con Poste Mobile, può contare su una rete capillare di uffici sul territorio nazionale, elemento che potrebbe essere valorizzato attraverso nuove iniziative con Telecom.

Tra le partnership in discussione, spicca l’accordo per la fornitura di servizi di accesso alla rete mobile di TIM per Postepay, società interamente controllata da Poste Italiane, a partire dal 1° gennaio 2026. Inoltre, sono in corso valutazioni su collaborazioni in diversi settori, tra cui:

  • Telefonia e servizi ICT
  • Contenuti media
  • Servizi finanziari e assicurativi
  • Pagamenti digitali
  • Energia

L’altra faccia della medaglia di questa operazione, è la drastica riduzione della quota di Vivendi nel capitale di TIM. I francesi, un tempo azionista di maggioranza, ora mantengono solo una quota del 2,51 per cento del capitale con diritto di voto, pari all’1,80 per cento del capitale complessivo.

In generale la mossa di Poste Italiane segna un importante cambio di assetto nell’azionariato di TIM e potrebbe aprire nuove prospettive per il mercato delle telecomunicazioni in Italia. Resta ora da vedere come si svilupperanno le collaborazioni tra TIM e Poste Italiane e quale sarà l’impatto di questa acquisizione sulle strategie future del settore. Di certo gli spunti operativi su entrambi i titoli non mancano e ciò potrebbero offrire assist di lungo termine ai trader.

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