Spesso e volentieri concentriamo la nostra attenzione su quei titoli che registrano ribassi anche di una certa rilevanza. Chi è solito investire in borsa assumendo un approccio speculativo, sa bene che, a volte, i crolli sono occasioni per comprare a prezzi più bassi del solito oppure addirittura a sconto (nel caso in cui sul titolo in questione sia in atto un vero sell-off). Non c’è niente di particolare in questa strategia che viene applicata anche da chi ha poca dimestichezza con le grandi tecniche di borsa. Comprare azioni a prezzi bassi può essere considerata quasi una questione di logica e buon senso.
Il punto è che, come tutte le strategie, essa non è in automatico valida. In altre parole non è sufficiente che un titolo stiano crollando per acquistarlo ed inserirlo in portafoglio. E’ invece necessario sapere quali sono le ragioni alla base del crollo (ci possono essere tanti motivi) e soprattutto (la cosa più importante) se ci sono driver positivi che comunque possono portare le quotazioni a risalire.
Insomma, al netto dei soliti movimenti fisiologici, non esiste che un titolo crollato, per miracolo, possa ripartire.
Proprio durante la ricerca che periodicamente facciamo, ci siamo imbattuti in un titolo che non è quotato sul Ftse Mib (quindi non è una big) ma che è molto presente nei portafogli di investimento dei trader italiani: parliamo di OVS.
La quotata retail non se la passa bene e, come vedremo nel prossimo paragrafo, i prezzi delle sue azioni sono andati ripetutamente sotto nelle ultime sedute tanto che ribasso dopo ribasso, oramai la contrattazione è arrivata all’8 per cento su base mensile.
Azioni OVS anche oggi in forte ribasso
Iniziamo dalle valutazioni. Al giro di boa dell’ultima seduta settimanale di scambi, le azioni OVS evidenziano un calo del 2,3 per cento attestandosi a quota 2 euro. Anche quella di ieri era stata una giornata difficile per OVS con le quotazioni in calo dell’1,52 per cento. Vero è che rispetto ad un anno fa le valutazioni di OVS sono anche più alte del 7 per cento, tuttavia, se consideriamo la flessione di oggi, per la quotata sono ben 6 sedute consecutive tinte di rosso.
6 sedute che che hanno portato i prezzi delle azioni OVS sui livelli attuali causando proprio quel forte interesse da parte degli investitori speculativi cui accennavano prima. La domanda è una sola: comprare adesso è conveniente o meglio lasciar perdere?
Come anticipato in precedenza, accendiamo anzitutto un faro sulle ragioni alla base del calo.
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Azioni OVS: focus semestrale
Recentemente OVS è stata protagonista della cronaca finanziaria per la pubblicazione dei conti semestrali.
La quotata ha registrato una crescita dell’utile netto adjusted pari a 34 milioni di euro, in aumento del 5,6 per cento rispetto all’anno precedente e un contestuale aumento dei ricavi del 4,1 per cento con il fatturato che si è attestato a quota 735 milioni di euro.
Scendendo nel conto economico, l’Ebitda adjusted ex IFRS di OVS si è attestato a 86 milioni di euro, registrando un aumento del 5 per cento mentre l’Ebit adjusted è cresciuto del 4,2 per cento attestandosi a 55 milioni di euro. Criticità sul debito con la posizione finanziaria netta che ha mostrato un indebitamento di 242 milioni di euro, in crescita del 5,9 per cento rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente.
Secondo gli analisti di Equita, i risultati del primo semestre di OVS sono stati leggermente migliori delle aspettative, soprattutto per quello che concerne la redditività. I ricavi sono stati perfettamente in linea con le stime con la quotata che ha battuto il concorrente UPIM (+3,9 per cento per OVS contro la crescita del 2,7 per cento di UPIM. Per quello che riguarda le altre voci dei conti, l’utile lordo è stato leggermente inferiore delle previsioni a causa dei costi associati alla collezione primavera-estate che hanno dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi delle materie prime. Nonostante questo, però, l’Ebitda è aumentato grazie al controllo dei costi operativi (in particolare il costo del personale rimasto stabile nel primo semestre dell’anno).
L’indebitamento finanziario netto è stato di 242 milioni di euro ma questo perchè la società ha dovuto sostenere 38 milioni in spese per investimenti e ha anche assorbito 81 milioni di capitale circolante netto. Per gli analisti della sim milanese, però, grazie al più basso debito commerciale, OVS è rimasta in linea con le aspettative iniziali per il flusso di cassa libero per l’anno.
Comprare azioni OVS ai prezzi attuali?
E adesso veniamo alla questione alla base di questo articolo: il crollo di OVS può essere sfruttato per comprare azioni della quotata a valutazioni basse?
Se guardiamo all’analisi di Equita la risposta è negativa. Il punto è che per gli analisti il rating delle azioni OVS è solo hold (mantenere) e non buy. Il prezzo obiettivo è di 3,2 euro che, alla valutazioni attuali implica un bel potenziale di upside.
Secondo la sim è innegabile che OVS, negli ultimi mesi, sia sottopressione per le preoccupazioni sulla tenuta dei consumi in Europa e in Italia a causa del peso dell’inflazione. In termini valutativi, le azioni OVS trattano 4 volte il multiplo enterprise value/Ebitda e 7 volte il multiplo prezzo-utili adjusted 2023.
Questo il giudizio di OVS. Da parte nostra, però rileviamo un aspetto molto interessante: nella semestrale c’è un riferimento al futuro con le aspettative di redditività che sono state rafforzate rispetto al 2022. E infatti pure Equita prevede un aumento di 10 milioni di euro ìdell’Ebitda x-IFRS16 per il 2023, con al nuiva stime a 190 milioni di euro.
Il futuro per OVS, quindi, non sembra essere affatto male con il buon andamento delle vendite di agosto e settembre (mese incompleto) che fa ben sperare.
A parte il caso specifico di OVS, cosa fare quando un titolo è in forte ribasso? Si può puntare su un riapprezzamento ma anche su una prosecuzione del calo. Lo strumento che consente di investire in entrambe le direzioni (long e short) sono i CFD.
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