Avvio di contrattazioni decisamente movimentato per il titolo Monte dei Paschi di Siena nella seduta di borsa di oggi 9 maggio. La quotata toscana è stata immediatamente sommersa dalle vendite non appena è entrata in contrattazioni finendo in asta di volatilità per eccesso di ribasso. Alle ore 10,15, quindi, le azioni MPS risultavano sospese su Borsa Italiana dopo aver oscillato tra un prezzo minimo di 2,147 euro e un prezzo massimo di 2,275 euro.
Questi numeri dicono che sul titolo della banca toscana sia in atto tantissima speculazione. Allo stato attuale dei fatti non ci sono elementi per non considerare la possibilità che le azioni MPS possano restare sulla graticola per tutta la giornata. Ad alimentare la speculazione sono i conti del primo trimestre 2023 della quotata che, non a caso, sono stati pubblicati prima dell’apertura degli scambi. E qui va evidenziato che non serve essere dei grandi esperti di finanza per non mettere in correlazione la trimestrale MPS con la fredda accoglienza che i trader hanno riservato al titolo.
Trimestrale Banca MPS in dettaglio: ecco come è andata
Focus sulla trimestrale MPS, quindi, per capire perchè le azioni della banca toscana sono state addirittura sospese per eccesso di ribasso.
E allora iniziamo con l’evidenziare che MPS ha chiuso il trimestre con un margine di intermediazione primario pari a 836,2 milioni di euro, in rialzo del 20,9 per cento rispetto ai 691,7 milioni ottenuti nei primi tre mesi dell’esercizio precedente. Sempre a proposito di margini, il margine di interesse è ammontato a 504,5 milioni di euro, in crescita del 56,6 per cento rispetto ai 322,2 milioni di euro messi a segno nel primo trimestre 2022.
I vertici della banca toscana hanno evidenziato che la crescita del margine di interesse è stata possibile grazia al maggior contributo del comparto commerciale e alla crescita del contributo del portafoglio titoli della capogruppo come effetto dei maggiori rendimenti.
Scendendo nel conto economico, i ricavi complessivi di MPS sono stati pari a 878,9 milioni di euro, dato in crescita dell’11,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Variazione positiva anche per il risultato operativo netto che ha registrato un rally a 308,6 milioni di euro, un valore che si raffronta con i 135,6 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dello scorso anno. Di conseguenza l’utile netto di Monte dei Paschi alla fine del primo trimestre 2023 è stato pari a 235,7 milioni di euro, rispetto ai 9,7 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno.
Per quello che riguarda il patrimonio, a fine primo trimestre i finanziamenti verso la clientela della banca toscana erano pari a 77,8 miliardi di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2022. Buon segnale il fatto che le esposizioni deteriorate lorde fossero pari a 3,3 miliardi di euro, un dato che sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2022. Sempre a fine marzo, l’esposizione netta in termini di crediti deteriorati era pari a 1,6 miliardi di euro, in ribasso rispetto al 31 dicembre 2022 quando era pari a 1,7 miliardi di euro e rispetto al 31 marzo 2022 quando invece ammontava a 2 miliardi di euro.
Per quello che riguarda i ratio patrimoniali, il Common Equity Tier 1 Ratio della banca al 31 marzo era attestato al 14,4 per cento, un valore in calo nel confronto con i 15,6 per cento di fine 2022. Alla stessa data il Total Capital Ratio era invece pari al 18 per cento, in calo con il valore di 19,5 per cento registrato a fine 2022.
Proprio questo valore potrebbe essere alla base della delusione degli investitori che hanno reagito vendendo azioni MPS fino alla sospensione del titolo.
Ad ogni modo va tenuto presente che Banca MPS è cresciuta tanto nell’ultimo mese (+12 per cento la performance) e quindi il ribasso di oggi alla fine potrebbe solo essere una pausa di riflessione.
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