Gli investitori non hanno accolto nel migliore dei modi il ritorno del Monte dei Paschi sul Ftse Mib dopo anni di “purgatorio” negli indici secondari. Il prezzo delle azioni MPS, come si può vedere dal grafico in basso, è andato subito in sofferenza fin dal primo minuto di scambi. In un contesto caratterizzato da estrema incertezza su tutto il settore bancario (a causa della notizia dell’offerta di UBS al sofferente Credit Suisse), Monte dei Paschi ha subito fatto peggio delle altre banche che compongono il paniere di riferimento. Questo può essere interpretato come un segnale che, in una fase estremamente debole per il comparto banche, gli investitori abbiamo punito il titolo più vulnerabile, ovvero la banca toscana.
Ma parliamo di numeri. Alle ore 10,00, il prezzo delle azioni MPS segna un ribasso del 3 per cento a quota 1,83 euro. In realtà il minimo intraday è stato raggiunto a quota 1,75 euro quando i valori sono arrivati a perdere oltre 5 punti percentuali.
A causa della flessione in atto oggi, le quotazioni di MPS adesso perdono il 30 per cento su base mensile e addirittura il 90 per cento anno su anno.
Stiamo quindi parlando di un titolo che è molto deprezzato. Solitamente quando ci sono crolli simili, l’idea di comprare a prezzi stracciati è più che naturale. Ma è questo il caso delle azioni MPS? Abbiamo imparato che questi ragionamenti con la banca toscana valgono poco. Monte dei Paschi è tornato sul Ftse Mib e questo è un segnale positivo ma è evidente che i veri nodi siano altri.
Dal nostro punto di vista, quindi, la migliore strategia trading per investire su MPS resta di tipo speculativo. In altre parole si tratta di sfruttare le possibili variazioni di prezzo al rialzo o al ribasso. Per operare in questo modo si può optare per i CFD (Contratti per Differenza). Si tratta di strumenti di tipo derivato e quindi è fondamentale avere un certa pratica che può essere assunta esercitandosi con il conto demo gratuito da 100 mila euro virtuali che il broker eToro mette a disposizione.
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MPS verso conferma di Lovaglio? Il parere di Equita
In realtà a tenere banco in casa Monte dei Paschi non è il programmato ritorno sul Ftse Mib ma la questione management. Un articolo di La Repubblica ha ricordato come tra marzo e aprire le principali partecipate statali saranno chiamate a rinnovare i vertici con le relative assemblee degli azionisti.
Secondo i rumors del quotidiano, se è vero che sono emerse alcune spaccature tra i più importanti partiti di governo sul rinnovo dei vertici ci alcune partecipate, è altrettanto vero che c’è pieno accordo sulla figura dell’aCEO di Banca Monte Paschi, il dottor Luigi Lovaglio.
Per gli analisti di Equita la conferma di Lovaglio è una notizia positiva per tre diverse ragioni. Tanto per iniziare il business plan in vigore è stato realizzato proprio da Lovaglio e presenta precise finalità di tipo strategico che, ovviamente, potrebbero saltare in caso di sostituzione del manager (la continuità è quindi fondamentale). In secondo luogo va considerato l’ottimo track record per quello che riguarda l’execution/rilancio di situazioni bancarie complicate che il manager presenta. E infine, Lovaglio, presenta ottime capacità negoziali sul fronte M&A che potrebbero rivelarsi determinanti per il futuro della banca.
La conferma di Lovaglio, scontata, è quindi un elemento positivo in ottica investimento.
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